Le case ipogee hanno una storia antichissima. Oggi si propongono come esempi di architettura ecosostenibile, grazie alle loro specifiche caratteristiche che ne fanno esempi di costruzioni attente all’ambiente e al paesaggio. Di edifici di questo tipo ne esistono numerosi, sparsi in tutto il mondo. A causa delle peculiarità che li contraddistinguono possono divenire una soluzione interessante, per numerose infrastrutture: dalle abitazioni alle cantine vinicole, fino ai musei. Una casa ipogea presenta diversi vantaggi, principalmente in chiave termica e ambientale, ma ci sono svariati aspetti da considerare prima di pianificare la sua realizzazione.
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Caratteristiche delle case ipogee
La parola ipogea deriva dal greco e significa sotto terra. Il nome descrive la principale caratteristica di queste abitazioni: il fatto che siano realizzate interamente, o almeno in parte considerevole, sotto il livello del suolo. La terra, in questo caso, funge da isolamento e protezione dagli elementi. Queste strutture sono solitamente costruite su colline o tumuli e dotate di grandi finestre e lucernari, allo scopo di fornire luce naturale e ventilazione. Esistono svariati tipi di case ipogee. I rifugi in terra, ad esempio, sono abitazioni completamente interrate, mentre le case in terrapieno sono solo parzialmente edificate sottoterra.
La storia di questo tipo di costruzioni è molto antica. Pare che fin dal 15.000 a.C. circa i cacciatori migratori, in Europa, utilizzassero torba e terra per isolare semplici capanne rotonde che venivano anche affondate nel terreno. In questi luoghi si riposavano e preparavano le loro battute di caccia. Le motivazioni principali per edificare sottoterra erano dovute a questioni di mimetizzazione e protezione. I cacciatori non volevano rendersi troppo vulnerabili o visibili.
Vantaggi delle case ipogee
Vivere in una casa ipogea presenta i suoi vantaggi. Il primo si deve all’efficienza energetica. Poiché sono parzialmente, o completamente isolate, queste strutture richiedono un minore apporto in termini di riscaldamento e raffrescamento, rispetto a una casa tradizionale. Alcune strutture sotterranee non necessitano nemmeno di sistemi dedicati. La regolazione naturale della temperatura della terra mantiene l’interno a una temperatura confortevole per tutto l’anno.
Un secondo vantaggio è dato dalla loro sostenibilità. Affidandosi all’isolamento naturale fornito dalla terra, le case ipogee richiedono meno materiali da costruzione, e meno energia, per la loro manutenzione. Inoltre, in diversi progetti sono incorporate funzionalità green come, per esempio, la raccolta dell’acqua piovana. Anche la resilienza a eventi estremi è un pregio dell’architettura ipogea. Le case costruite sotto il livello del suolo sono meno vulnerabili a forti venti, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi. Inoltre, forniscono una sicurezza sismica maggiore. C’è poi da considerare che garantiscono un livello di isolamento acustico difficile da ottenere in una casa fuori terra.
Naturalmente, le case sotterranee non presentano soltanto vantaggi. Vi sono infatti anche alcuni svantaggi da tenere in considerazione. Costruire una casa sotterranea può essere costoso e trovare un terreno adatto per la costruzione difficile. I materiali devono essere inoltre durevoli e impermeabili nonché capaci di resistere alla pressione sotterranea.
Diffusione delle case ipogee in Italia e nel mondo
In Italia abbiamo svariati esempi di case ipogee. Il caso più famoso, naturalmente, è quello dei Sassi di Matera. Esistono però anche altre costruzioni simili, alcune delle quali piuttosto note. Una tra queste è l’edificio ipogeo e certificato CasaClima Oro, dunque amico dell’ambiente, situato a Comano Terme (Trento) e noto come B&B Casariga. Vi sono poi edifici monumentali collocati, almeno in parte, sottoterra e realizzazioni più moderne.
Nel mondo troviamo numerosi esempi di case ipogee. Tra le più celebri ricordiamo The Earth House Estate Lättenstrasse, in Svizzera. Si tratta di un esclusivo complesso residenziale sotterraneo che presenta una serie di strutture curve, ricoperte di erba, le quali si fondono perfettamente con il paesaggio circostante. Le nove unità immobiliari che comprende sono tutte parzialmente sepolte nella terra. Nel Regno Unito segnaliamo invece Sedum House, una casa ipogea dal tetto verde spiovente che non impatta con il panorama che la circonda. Parzialmente sepolta nel terreno, l’abitazione presenta una serie di grandi finestre che forniscono luce naturale e regalano viste mozzafiato sulla campagna.
Attenzione al terreno
Le case ipogee, essendo interrate, hanno bisogno di specificità precise nel terreno che le circonda. Il suolo granulare è tipicamente il migliore, dal momento che ghiaia e sabbia proteggono e solidificano piuttosto bene la terra. Questi terreni si compattano senza difficoltà, sono in grado di sopportare il peso dei materiali da costruzione e molto permeabili. Consentono dunque all’acqua di defluire rapidamente. I terreni più poveri invece, come l’argilla, sono coesivi e permettono di realizzare lo scavo fino alla profondità scelta. Effettuare test professionali sul terreno può determinare la capacità portante del sito.
Un altro fattore da considerare riguarda i livelli di radon nel suolo. Più elevate saranno le concentrazioni di questo gas e maggiore sarà la potenziale esposizione della casa all’inquinamento interno. Esistono, ad ogni modo, metodi per ridurre l’accumulo di radon, sia nelle abitazioni convenzionali che in quelle protette dalla terra. Si tratta però di una bonifica aggiuntiva che l’impresa edile deve effettuare, la quale può incidere, anche in maniera sensibile, sui costi realizzativi.
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