Grassland Agro ha sviluppato un’app che tutti possono utilizzare per testare lo stato di salute del proprio terreno e migliorarne la qualità. Minimizzando l’uso di fertilizzanti e pesticidi.
“Hai bisogno di tre cose. Una vanga, un righello e uno smartphone”. Lo scrive sul proprio sito Grassland Agro, azienda con sede a Dublino, che ha messo a punto un’app per saggiare lo stato di salute di un terreno agricolo o di un giardino e offrire indicazioni per il relativo trattamento. Con l’obiettivo di migliorarne la qualità e aumentarne la resa, minimizzando l’impiego di fertilizzanti o pesticidi.
Come funziona
La vanga serve a scavare, il righello a misurare, lo smartphone a raccogliere le informazioni e trasmetterle via app. Il primo passo è quello di prelevare una zolla di terreno, prendere nota delle dimensioni e della forma, del colore e della porosità. Indicazioni che vanno riportate in un formulario sull’app. Oltre a ottenere una prima valutazione sulle caratteristiche del terreno, il sistema suggerisce le pratiche gestionali più adatte a contrastarne la compattazione, sia che si tratti di consentire al terreno di autoripararsi in modo naturale, sia che risulti necessario il ricorso a pratiche meccaniche. L’azienda ha sviluppato un test per analizzare l’attività biologica interna al terreno, che offre indicazioni sul potenziale di mineralizzazione dell’azoto e, tramite app, è possibile mettersi in contatto con gli specialisti di Grassland Agro per programmare interventi mirati a migliorare la fertilità del suolo. L’app si basa sul metodo Vess (Visual evaluation of soil structure) utilizzato tra gli altri dall’Autorità nazionale responsabile dei servizi di ricerca e sviluppo, formazione e consulenza nel settore agroalimentare in Irlanda. Si tratta di un sistema di analisi che esamina olisticamente la struttura del suolo ed è in grado di fornire una risposta affidabile in tempi rapidi, grazie all’impiego di strumenti economici e alla portata di tutti.
