Il cantiere navale che per 50 anni ha supportato l’industrializzazione cinese è oggi un parco della memoria e luogo di intrattenimento.
Il cantiere navale di Zhongshan, città prefettura della provincia cinese del Guangdong, ha supportato l’industrializzazione cinese per cinquant’anni, in piena epoca maoista. La cessazione delle attività produttive, nel 1999, ha lasciato in eredità capannoni, acque luride nel centro della città, banchine, gru e rotaie. “Era un sito apparentemente insignificante nella storia cinese – raccontano i progettisti di Turenscape, lo studio di architettura di Pechino che ha realizzato la riqualificazione dell’area – quindi suscettibile di essere raso al suolo, ma il cantiere rifletteva la straordinaria storia cinquantennale della Cina socialista e conservava la memoria delle esperienze del popolo”. E così il progetto di riqualificazione nasce dall’idea di conservare l’identità del luogo, preservandone alcune strutture e facendone un parco a tema industriale.
Lo Zhongshan Shipyard Park
Nel 2002 viene inaugurato lo Zhongshan Shipyard Park, un’area naturale di 11 ettari che circonda un’insenatura del fiume Qijiang, che attraversa la città. Il parco conserva la vegetazione originale, grazie alla piantumazione di varietà autoctone e alla salvaguardia dei vecchi alberi di banyan che crescono sulle rive del corso d’acqua. Inoltre, con il passare del tempo, le comunità di piante acquatiche continuano ad arricchirsi, favorendo l’insediamento di animali selvatici e insetti. Il livello delle acque interne al parco è influenzato da quello del fiume e delle maree, e può variare di oltre un metro. Per rendere il lago accessibile in ogni momento, i progettisti hanno tenuto conto di questa variabilità e dell’instabilità del terreno, realizzando una serie di ponti a cavalletto integrati con piantagioni a terrazze. “Le erbacce sono belle quanto le rose e le peonie coltivate” sostengono i progettisti. E i fatti non li smentiscono, dato che il parco è diventato un’attrazione per turisti e residenti, location per foto di matrimonio e sfilate di moda. Anche grazie al riutilizzo delle darsene per aprire case da tè e club house.