Magari nemmeno ci pensiamo, ma gli pneumatici che ci permettono di sfrecciare ovunque a bordo delle nostre automobili o mezzi su due ruote rappresentano, ahinoi, uno dei rifiuti più difficili da smaltire in assoluto. Per fortuna, sono anche tra i rifiuti più versatili quando si tratta di riciclo creativo. Scopriamo dunque insieme in che modo li possiamo riutilizzare con metodi alternativi, contribuendo così a salvaguardare il nostro preziosissimo pianeta Terra.
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Di cosa sono fatti gli pneumatici?
Di cosa sono fatti gli pneumatici?
Prima di addentrarci più nel dettaglio del materiale di cui sono fatti gli pneumatici, vale a dire la gomma. Le combinazioni di gomma utilizzate vengono create partendo essenzialmente da due fonti principali: da un lato troviamo la gomma naturale, estratta dal lattice delle piante di Hevea Brasiliensis, dall’altro quella sintetica, derivata da materie prime molto inquinanti come il petrolio e composti chimici. Per conferire loro le qualità desiderate, vengono aggiunti altri componenti come zolfo, nero di carbonio, silice e oli. Questi ingredienti vengono miscelati uniformemente tramite grandi apparecchi chiamati mescolatori, dove rotori sagomati ruotano in direzioni opposte, operando in modo analogo alle comuni impastatrici domestiche. L’impasto risultante viene quindi laminato attraverso cilindri che girano in senso contrario, trasformandolo in uno strato uniforme che viene poi raccolto su pallet. Queste miscele vengono quindi impiegate per rivestire tessuti di carcassa e cintura, oppure per creare componenti semilavorati come talloni, fianchi e battistrada: per ottenere ciò, il materiale viene estruso attraverso un ugello che assume la forma desiderata.