Vi sono oggetti che si prestano molto bene al riciclo creativo, anche se magari non si direbbe. È il caso, per esempio, dei vecchi ombrelli rotti. Con l’arrivo della stagione delle piogge – è il caso di chiamarla così, ormai che il clima del nostro Paese si è tropicalizzato e si caratterizza per una lunga stagione secca e, poi, una in cui piove con elevata frequenza – ne acquistiamo numerosi, anche perché tendono a rompersi piuttosto spesso, esposti come sono alle intemperie più violente. Questo accessorio, una volta danneggiato, non è in grado di esercitare la sua funzione e non riesce più a ripararci dagli acquazzoni. Ciò non significa che non abbia più alcuna utilità. Può infatti essere riusato per altri scopi.
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Il riciclo creativo dei vecchi ombrelli
Il riciclo creativo dei vecchi ombrelli non richiede elevata manualità ed è in grado di dare origine a oggetti originali e utili. Basta un pizzico di fantasia – e la lettura di una pratica guida, come questa – per decorare casa e giardino. Sarà sufficiente qualche basilare nozione di cucito per trasformare il rivestimento in una borsa o in un vestito. Ogni singola parte dell’ombrello può essere riutilizzata: dal rivestimento impermeabile, al manico (in legno o in plastica, non fa alcuna differenza) fino alla struttura a raggi che ne regola l’apertura. Vediamo di seguito alcune idee creative, tutte particolarmente low cost, per fornire una seconda, e inaspettata, vita al vecchio ombrello che abbiamo dismesso in seguito a rottura.
Appendiabiti
Anche se la tela dell’ombrello fosse severamente rovinata, non disperiamo. È possibile riutilizzare agevolmente il solo manico. Si può infatti riciclare come appendiabiti, attaccando quello stesso manico a un supporto di legno che possiamo tranquillamente ridipingere o decorare secondo il nostro gusto. La soluzione funziona meglio con il classico manico ad uncino, più pratico per appendere i capi d’abbigliamento.
La stoffa dei vecchi ombrelli e i suoi mille utilizzi
La stoffa impermeabile dei vecchi ombrelli, naturalmente, è la parte dell’accessorio che meglio si presta a essere riciclata, per numerosi altri usi. È infatti possibile riutilizzare quel tessuto colorato per realizzare borse, shopping bag, sacchetti per le scarpe o altri oggetti, copri-zaino per bambini (o adulti, naturalmente), scialli e foulard capaci di proteggerci dalla pioggia e così via. Naturalmente, rispetto all’idea dell’appendiabiti per realizzare questi accessori è necessaria una competenza, anche minima, con ago e filo. Ciò non significa che occorra essere sarti, specie per dare vita a un foulard o a un copri-zaino.
Borse e sacchetti sono leggermente più complessi da realizzare. Possono inoltre diventare difficili per un totale neofita, specie perché il tessuto impermeabile non è molto resistente e si potrebbe strappare durante la lavorazione. I vantaggi di questa stoffa sono che resta molto leggera, non si bagna ed è colorata e ricca di gradevoli fantasie. Si tratta di un materiale che difficilmente viene considerato, eccezion fatta per la sua principale destinazione d’uso, ma che in realtà si dimostra pratico e molto versatile. Cecilia Felli, giovane designer italiana, lo trasforma in gonne fai da te originali e creative. Sul suo blog è possibile lasciarsi ispirare o acquistare le sue realizzazioni.
Impermeabile per cani
La stessa stoffa che, per un periodo di tempo più o meno lungo, ci ha protetto dall’acqua piovana, può farlo per il nostro cane, una volta che il fidato compagno di passeggiate invernali si sia rotto. Se non possiamo più utilizzare l’ombrello per noi, doniamolo al nostro amico peloso. Creare un prodotto di questo tipo è piuttosto complicato, dunque valutiamo se sia il caso di farci aiutare da qualcuno pratico di cucito (anche una sarta, se ne conosciamo di particolarmente sensibili al tema del riuso. In caso contrario, difficilmente accetterà di mettere mano a un tessuto così fragile e di bassa qualità).
È considerevolmente più semplice, e alla portata di chiunque, creare un copritrasportino per quando portiamo l’animale con noi o un telo per proteggere i sedili dell’auto dalle impronte.
Protezione per le piante
Chi ha il pollice verde sarà forse già abituato a proteggere le piante dalle intemperie e dal gelo invernale. Nelle zone in cui la temperatura scende di più, ma anche in città, il freddo rappresenta una minaccia per il verde, e può arrivare a ucciderlo. Ebbene, i vecchi ombrelli possono anche essere riusati per proteggere orto e giardino. In questo caso, non occorre impegnarsi granché. Si prende l’ombrello, nelle condizioni in cui si trova, e lo si posiziona sopra la pianta, o le piante, che desideriamo proteggere. La circonferenza dell’accessorio eviterà che la pioggia troppo violenta devasti il fusto e fornirà un ostacolo in più, sebbene non certo insormontabile, al gelo.
Dal vecchio ombrello alla fioriera
Restando in giardino, piazziamo l’ombrello a testa in giù, per così dire, e riempiamolo di argilla espansa, una volta capovolto. La protezione contro la pioggia diverrà così una fioriera all’interno della quale potremo sistemare tutte le piante che desideriamo, tenendo conto della posizione ove la collocheremo.
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