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Stadi ecosostenibili: quali sono i templi dello sport più green al mondo?

Stadi ecosostenibili: uno stadio gremito
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Difficilmente ci si pensa, ma il calcio può davvero contribuire alla soluzione dei problemi ambientali. Il primo passo potrebbe essere la sostenibilità degli stadi all’interno dei quali si disputano le partite. Sono luoghi popolari e bisettimanalmente molto affollati, per cui possono educare molti al rispetto e alla tutela dell’ambiente. Le squadre lavorano continuamente sulla sostenibilità e sono impegnate a ridurre il loro impatto ambientale, anche solo per tenere alta la reputazione del loro brand. L’impronta di carbonio di impianti sportivi di queste dimensioni è piuttosto elevata, ma si può ridurre. C’è chi lo ha già fatto. Vediamo, di seguito, quali sono gli stadi ecosostenibili che impattano meno.

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Focus sugli stadi

Stadi alternativi: uno stadio di notte
La sostenibilità degli stadi è un tema sempre più attuale

Una squadra di calcio, o di qualsiasi altro sport a livello professionistico, può fare molto per l’ambiente. Pensiamo ai materiali scelti per il merchandising, alle utenze del centro di allenamento o all’arrangiamento dei trasporti pubblici per raggiungere i luoghi ove si svolgono le attività di franchigia. Queste questioni sono tutt’altro che secondarie. Eppure, la struttura in assoluto più impattante legata alle attività di una squadra, date le sue imponenti dimensioni, resta il suo stadio. Questo luogo è quello dove si può davvero portare avanti una battaglia per il pianeta.

Nella Premier League inglese, il campionato più ricco e popolare al mondo, il fattore di incidenza ambientale è un dato molto importante. Due delle ultime strutture aperte, l’Emirates Stadium dove gioca l’Arsenal e il New Tottenham Hotspur Stadium, casa dei Tottenham Hotspurs, possono vantarne uno molto basso e ciò è motivo di vanto per le due squadre e l’intera lega. Questa produce, ogni anno, addirittura una speciale classifica, detta Sport Positive Summit, che premia chi abbia inquinato meno durante la stagione. I fattori chiave di valutazione sono utilizzo di energie rinnovabili, emissione di carbonio, utilizzo di plastiche e risparmio d’acqua.

Tenendo conto delle stesse indicazioni, è possibile elencare gli stadi ecosostenibili di calcio, quelli che maggiormente fanno attenzione a questo aspetto. I modernissimi impianti dove si sono giocati gli ultimi mondiali in Qatar sono quasi tutti conformi a questi standard ma li abbiamo volutamente tenuti fuori dal nostro elenco, a causa del totale disprezzo dei diritti civili dei lavoratori che li hanno realizzati, i quali hanno operato in condizioni di simil-schiavitù durante l’edificazione.

Kaohsiung World Stadium – Taiwan

Questo impianto è nato nel 2009 e porta la firma dell’archistar Toyoo Ito, premio Pritzker 2013. Viene utilizzato prevalentemente dalla nazionale taiwanese ed è interamente ecosostenibile. I materiali con cui è realizzato sono tutti ecologici e le tribune sono ricoperte da 9000 pannelli fotovoltaici. Non essendo utilizzato molto spesso, buona parte dell’energia immagazzinata viene rivenduta dal governo a terzi. Intorno all’impianto, si estende un parco pubblico ampio oltre 4 ettari.

Stadi ecosostenibili: la splendida Mercedes-Benz Arena – Atlanta

In questo stadio bivalente giocano sia i Falcons, franchigia di football americano, che gli United, squadra di calcio a 11, e questa meraviglia architettonica è stata definita come il sito sportivo più sostenibile al mondo. Si tratta dell’impianto più grande dello Stato della Georgia e le sue peculiarità riguardano il risparmio di acqua (-47% rispetto a stadi di pari dimensione) ed energia elettrica (-29% grazie all’impiego di 4000 pannelli fotovoltaici). Le due società sportive, in aggiunta, mettono a disposizione un servizio di bike sharing che parte due ore prima del fischio di inizio e permette, a chi lo desideri, di raggiungere l’arena senza inquinare.

New Tottenham Hotspur Stadium – Londra

Aperto al pubblico nel 2019, questo stadio è stato edificato tenendo sempre a mente la sostenibilità ambientale. Gli Spurs si vantano di essere il club più green della Premier League e il loro stadio dimostra una certa coerenza in questo loro pensiero. Tutta l’energia utilizzata nell’impianto è rinnovabile e lo stadio è certificato ecosostenibile al 100%. Lo spreco di materiali è stato assente durante l’intero processo di edificazione e l’acustica è perfetta. I decibel di inquinamento uditivo prodotto dallo Stadium sono pari a 0. All’interno dell’impianto si segue una rigida politica di raccolta differenziata e i servizi igienici sono alimentati da acqua piovana filtrata e riutilizzata.

Allianz Arena – Nizza

Costato 250 milioni di euro, questo impianto è stato il primo tra gli stadi ecosostenibili d’Europa. La spesa iniziale è stata sicuramente importante, ma gran parte di quell’investimento è ora riammortizzato dalle coperture fotovoltaiche e dalle strutture in legno lamellare. L’acqua piovana viene raccolta e riutilizzata e il forte vento che caratterizza la Costa Azzurra viene sfruttato come fonte d’energia. All’interno dell’arena è presente un impianto geotermico, che aumenta la temperatura durante i periodi più freddi dell’anno.

Stadi ecosostenibili in Italia: la Dacia Arena – Udine

Anche il nostro Paese gioca la sua partita quando si tratta di stadi ecosostenibili. La Dacia Arena di Udine può contare su un sistema di riduzione dell’acustica e uno di miglioramento della visibilità. Non solo. Il sistema fotovoltaico che ricopre l’arena ha contribuito a ridurre del 20% i consumi energetici del vecchio Friuli mentre il gas è fornito da un’azienda che opera interamente CO2 free. Anche l’impatto paesaggistico è stato studiato e buona parte delle strutture sono interrate, così da consentire un colpo d’occhio non troppo disturbato sulle Alpi Carniche circostanti la città di Udine.

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Mattia Mezzetti

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