La disperata ricerca di nuove soluzioni innovative per sfruttare l’energia solare ha portato negli ultimi anni all’evoluzione di tecnologie davvero molto interessanti come ad esempio il solare galleggiante: questa proposta rivoluzionaria, piuttosto recente, suggerisce di collocare impianti solari su laghi, bacini artificiali e specchi d’acqua, promettendo vantaggi ambientali e un’efficienza energetica superiore rispetto ai tradizionali impianti a terra. Ecco tutto quello c’è da sapere a riguardo.
Indice
Come funziona il solare galleggiante
I vantaggi del solare galleggiante
Gli ultimi studi sul solare galleggiante
Il potenziale del solare galleggiante
I limiti del solare galleggiante
Come funziona il solare galleggiante
Dal punto di vista tecnico, questa soluzione non è poi così complicata da realizzare: è sufficiente montare i pannelli su supporti galleggianti in plastica abbastanza solidi da resistere alle intemperie e all’eventuale furia dell’acqua in determinate condizioni meteo. Gli esperti ritengono che posizionare tali impianti su specchi d’acqua artificiali non avrebbe un impatto significativo sull’ecosistema locale, ridurrebbe l’evaporazione nelle zone secche e, soprattutto, eliminerebbe praticamente l’utilizzo aggiuntivo di suolo. L’energia solare richiede una superficie d’acqua stabile e non ombreggiata, rendendo in questo modo un canale di irrigazione, una cava o un serbatoio le location ideali.
Inoltre, l’acqua svolgerebbe la funzione di refrigerante, contribuendo a mantenere bassa la temperatura dei pannelli e aumentando in modo ulteriore la loro efficienza. Attualmente, meno del 2% della produzione mondiale di energia fotovoltaica è legata ad impianti galleggianti, ma gli esperti ritengono che questa potrebbe essere una soluzione per incrementare significativamente la produzione di energia rinnovabile in un futuro prossimo.
Le sperimentazioni di questa soluzione hanno preso il via in Cina: il primo sistema “floatovoltaico” di questo tipo è infatti stato installato nel 2008 presso la Dezhou Dingzhuang Floating Solar Farm: si tratta della struttura più grande del mondo di questo tipo e copre quasi 600 ettari.
I vantaggi del solare galleggiante
Il solare galleggiante si presenta come una soluzione più che promettente per affrontare le sfide attuali. L’idea di installare pannelli solari su specchi d’acqua non solo offre una fonte pulita ed abbondante di energia, ma affronta anche alcune delle criticità associate alle installazioni a terra. Una delle principali preoccupazioni relative all’energia solare è l’occupazione di suolo e il suo impatto sull’ambiente circostante: l’utilizzo di laghi e bacini artificiali per ospitare impianti solari riduce però drasticamente la necessità di terreno, preservando al contempo anche le aree naturali e agricole.
Come già anticipato, il solare galleggiante può potenzialmente contribuire a limitare l‘evaporazione dell’acqua nelle regioni particolarmente siccitose, fornendo un duplice beneficio sia per la produzione di energia che per la conservazione delle risorse idriche.
Gli ultimi studi sul solare galleggiante
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Nature, coprire il 30% della superficie dei 115.000 serbatoi d’acqua del mondo con pannelli solari potrebbe generare annualmente 9.434 terawattora di energia: si tratta di più del triplo della produzione energetica dell’Unione Europea, che ha raggiunto i 2.785,44 terawattora nel 2021.
In aggiunta, i ricercatori dell’Università di Cambridge stanno lavorando alla creazione di “fabbriche galleggianti” per produrre carburante a zero emissioni nette: gli studiosi hanno infatti svlluppato una sorta di “foglia” artificiale galleggiante che trasforma luce solare, acqua e anidride carbonica in un carburante verde. In futuro, dispositivi simili potrebbero essere collegati tra loro per generare il carburante su una “scala industriale”.
Il potenziale del solare galleggiante
Oggi meno circa l’1% delle installazioni solari mondiali sono galleggianti ma è un peccato, anche perché secondo lo studio su Nature questi impianti hanno un “enorme potenziale”. Secondo quanto sottolineato dagli studiosi della ricerca sopracitata, infatti,
Considerando la vicinanza della maggior parte dei serbatoi alle aree urbane e il potenziale per sviluppare sistemi di alimentazione locali dedicati possiamo concludere che 6.256 comunità e/o città in 124 paesi, comprese 154 metropoli, potrebbero essere autosufficienti con impianti fotovoltaici galleggianti locali.
I limiti del solare galleggiante
Nonostante i numerosi vantaggi, il solare galleggiante affronta alcune sfide che richiedono attenzione e soluzioni innovative. Uno degli aspetti critici è il possibile degrado dei galleggianti in plastica, che potrebbe contribuire alla diffusione di microplastiche nell’ambiente circostante. Per superare questo problema, il mondo della scienza si sta attualmente focalizzando sullo sviluppo di materiali più resistenti e sostenibili per i supporti galleggianti.
Un’altra questione da considerare è l’accesso limitato all’acqua per gli uccelli e altri animali a causa della copertura dei pannelli solari. Gli scienziati si stanno dunque cercando di focalizzare anche sulla progettazione di sistemi che consentano la circolazione di acqua e la creazione di aree protette per la fauna circostante, proprio allo scopo di mitigare questi potenziali impatti negativi.
Il solare galleggiante anche in mare?
Gli impianti in mare, infine, potrebbero a loro volta rappresentare la nuova frontiera del fotovoltaico, ma almeno per il momento su questo settore pesano più incognite che certezze, da un punto di vista ambientale e non solo. Questo, perlomeno, è il giudizio formulato dall’esperto Molly Cox, analista di Wood Mackenzie Power & Renewables.