Un progetto per trasformare i rifiuti plastici in oggetti di arredo urbani coinvolge giovani e vecchi in una iniziativa di cittadinanza attiva inclusiva e sostenibile.
Un patto tra nonni e nipoti per tutelare l’ambiente. È questo il senso del progetto “Generazioni virtuose – azioni di riciclo mai viste” che ha preso il via a marzo dello scorso anno con la partecipazione di comunità e associazioni della provincia di Palermo. Nei tre anni previsti per la durata del progetto, giovani e anziani saranno coinvolti nel riciclo e riuso dei materiali plastici, in iniziative di sensibilizzazione sui temi ambientali, in eventi e passeggiate per la raccolta della plastica e la riqualificazione di sentieri extraurbani in stato di degrado. Con l’obiettivo finale di contribuire a formare una comunità di cittadini attivi.
Trasformare i rifiuti plastici in oggetti di uso comune e di arredo urbano sarà possibile grazie al “Precious Plastic“, un macchinario ideato in Olanda e realizzato dagli studenti dell’Istituto superiore “Corbino” di Partinico, con l’aiuto degli anziani dell’Auser di Montelepre (Palermo), con esperienza nel settore artigianale. Le bottiglie, i tappi e altri rifiuti in plastica, raccolti da volontari e studenti, saranno destinati alla produzione di piastrelle di diverse taglie, colori e forme che saranno utilizzate per interventi di riqualificazione urbana per decorare i muri e le scalinate più belle dei Comuni partner dell’iniziativa.
Le comunità della provincia di Palermo coinvolte sono Montelepre, San Cipirello, Balestrate, Giardinello, San Giuseppe Jato e Partinico. Collaborano al progetto l’Auser di Balestrate, Legambiente Giuseppe Giordano, Liberitutti S.C.S., CNA Palermo, Associazione civica Balestratese e Associazione culturale Kaleidos. Recentemente poi, all’iniziativa hanno preso parte anche alcuni migranti ospiti dei due Centri di accoglienza straordinaria di Partinico (PA), in un’ottica di inclusione sociale e di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.
“Questo progetto dà la possibilità a generazioni diverse di interagire per un obiettivo comune – spiega la presidente di Auser Montelepre Nuccia Gaetani – Coinvolgendo i ragazzi infatti è più facile arrivare ai genitori e allo stesso tempo formare, poco a poco, gli adulti di domani. Il cambiamento vero, e radicale, è la sommatoria di tanti piccoli traguardi che si raggiungono nel tempo”.