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Siamo bravi a riciclare, ma i rifiuti sono sempre troppi

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L’Italia è prima in Europa per riciclo dei rifiuti speciali, seconda per materiale recuperato e reimmesso nel sistema economico. Ma si producono troppi rifiuti dai rifiuti.

Sono stati 154 milioni di tonnellate i rifiuti speciali prodotti nel 2019 dalle attività economiche del nostro Paese, in aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Eppure siamo bravi a recuperare materia, visto che il tasso di riciclaggio arriva al 79%, meglio di Francia e Germania ferme rispettivamente al 56% e 42%, e la quota di materiale reimmesso nell’economia raggiunge il 19%. Secondo i dati Eurostat elaborati da Laboratorio Ref per Fise Assoambiente, i risultati italiani sul piano del riciclo sono ottimi, ma rimane alta la percentuale di “rifiuti dai rifiuti” che non vengono trattati.

Luci e ombre sulla gestione dei rifiuti

Secondo il Rapporto rifiuti speciali 2021 di Ispra, la quota di rifiuti recuperati nel 2019 è aumentata del 9,6%. È cresciuta però di oltre l’1% anche la quota dei rifiuti da smaltire, con 12 milioni di tonnellate di rifiuti che finiscono direttamente in discarica. “Troppi” denunciano da Fise Assoambiente, l’associazione che rappresenta gli operatori attivi nei servizi ambientali, “i rifiuti da rifiuti non vengono valorizzati e aumentano il costo dell’intero ciclo di gestione”. Il punto centrale è la mancanza di recupero energetico. In Italia si incenerisce pochissimo ed esportiamo verso altri impianti europei. L’export cresce e soprattutto costa: nel 2016 si esportavano poco più di 3 milioni di tonnellate di rifiuti e, nel 2019, il Rapporto Ispra ne conta 3,9 milioni. Laboratorio Ref fa il confronto con l’Europa: “L’Italia è il Paese che produce più rifiuti da rifiuti, gli scarti da trattamento e selezione sono più elevati di Germania e Francia e sono in crescita”.

Aumentare impianti di trattamento e recupero energetico

Le criticità secondo il dossier di Fise Assoambiente non finiscono qui: gli impianti di gestione sono tanti, di piccola scala e si stanno riducendo. Siamo passati dagli 11.087 del 2016 ai 10.839 del 2019. In conclusione, siamo bravi a riciclare e recuperiamo molta materia prima seconda, questo il termine che indica la materia prima recuperata. È sulla frazione non recuperabile dei rifiuti speciali, tutto materiale che non si ricicla, che il sistema fa acqua. Per evitare di intasare le discariche e rallentare l’export, i ricercatori prescrivono una ricetta: aumentare gli impianti finali di trattamento e recupero energetico.

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Redazione

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