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Porta Nuova: i progetti in corso e le opere future

Porta Nuova: vista dello skyline
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Il progetto Porta Nuova, a Milano, cresce sempre di più. Il quartiere continua ad arricchirsi di nuovi edifici iconici ed estende ulteriormente il suo piano di sviluppo, portandolo oltre il perimetro di quello originario. Nel momento in cui si scrive si sta portando finalmente a compimento, sebbene in una versione non poco diversa da quella illustrata sul progetto originario, l’idea di realizzare in quest’area il centro direzionale di Milano. Vediamo a che punto siamo con quelli che possiamo ormai definire gli ultimi colpi di uno dei più grandi cantieri d’Europa, com’è stato più volte definito.

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Porta Nuova oggi

La riqualificazione del quartiere di Porta Nuova è iniziata qualche decennio fa. Il progetto è partito da un’iniziativa di Hines – Coima, una joint venture che ha sede proprio a quelle latitudini e ha ottenuto la prima autorizzazione di riqualificazione dell’area, gestendola nel periodo iniziale. Poi la finanza ha fatto il suo gioco e l’appalto è stato ceduto, in blocco, al ricco fondo della Qatar Investment Authority (QIA). Il gruppo UnipolSai ha rilevato una quota minore, precedentemente in capo all’ex Fondiaria di Salvatore Ligresti, fallita ufficialmente nel 2012Il restyling del quartiere prevede la realizzazione di oltre 20 nuovi edifici, in totale.

Com’era facilmente prevedibile, nel dar vita al cantiere più grande d’Europa si sono superati ampiamente i due miliardi di euro di investimenti immobiliari. Porta Nuova mira a diventare il cuore economico di Milano, sul modello di altre aree simili presenti nelle altre grandi città europee. Sull’area insistono già alcune delle più iconiche infrastrutture milanesi

  • la Torre Unicredit, ovvero il più alto grattacielo in Italia;
  • la Torre Solaria, il più alto grattacielo a destinazione residenziale del nostro Paese;
  • il Bosco Verticale, votato come il più bel grattacielo del mondo;
  • la Torre Diamante, sede centrale di BNP Paribas Italia;
  • la Torre Unipol, ai ritocchi finali, destinata a divenire quartier generale della società che le dà il nome.

Nel 2018 tutto il progetto ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del MIPIM Award come Best Urban Regeneration ProjectIl masterplan originario è in gran parte concluso, sebbene manchino ancora alcuni tasselli, ma altri progetti sono in costruzione, o in attesa di esserlo. In prima fila nello sviluppo della seconda fase nell’espansione di Porta Nuova, che ha coinvolto, coinvolge e coinvolgerà le aree limitrofe (tra cui Corso Como e quella, ben più estesa di Gioia/Pirelli) c’è sempre Coima, anche se non è più la società capofila.

Le principali opere in via di realizzazione

Dopo aver elencato quanto sia stato realizzato a Porta Nuova in tempi recenti, vediamo che cosa sia ancora da ultimare o stia attendendo di essere ristrutturato, in zona.

Porta Nuova: grattacieli visti da vicino
La riqualificazione di Porta Nuova punta a renderlo un quartiere direzionale moderno ed europeo

Gioia 20 Est ed Ovest, i grattacieli gemelli

Chi frequenta Milano avrà sentito parlare del progetto di Gioia 20. Si tratta di una nuova realizzazione, già a buon punto, suddivisa in Gioia 20 Est, alta 98 metri, di fronte a Gioia 22, e Gioia 20 Ovest, sua dirimpettaia più bassa, alta appena – si fa per dire – 64 metri. Siamo all’angolo tra via Melchiorre Gioia, che dà il nome alle due torri, e via Pirelli. Le due infrastrutture hanno destinazione d’uso terziaria e rientrano nel vasto progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine. Andranno a coprire gli ultimi due vuoti rimasti in questa porzione del Centro Direzionale.

Per la prima volta in Italia, all’interno del complesso, è prevista l’installazione di ascensori Twin. Questi elevatori tecnologici saranno inseriti in entrambi gli edifici. La loro peculiarità è che consentono una gestione intelligente, e molto efficace, del flusso di passeggeri ai piani della torre. Si tratta di due cabine che si muovono in un unico vano, andando naturalmente nella stessa direzione. La consegna è prevista tra il termine di quest’anno e l’inizio del prossimo.

Pirelli 35: la riqualificazione dell’ex sede Telecom a Porta Nuova

In fase piuttosto avanzata è anche la riqualificazione con ammodernamento dell’ex palazzo Telecom di via Pirelli e piazza Einaudi. Il cantiere è noto come P35. A curare il progetto sono Park Associati e Snøhetta. Si prevede un cambio di pelle, con nuove superfici vetrate e un design in linea con gli altri palazzi della zona. Si sono create aperture verso i cortili interni, al fine di dare spazio a un giardino creando permeabilità con l’ambiente circostante. Sopra il ristorante sul tetto, in cima all’edificio, è stato realizzato un attico sospeso e un nuovo volume, collegato all’edificio principale da un ponte.

Diamantino e il suo solarium

In Via Cornalia 17, tra Gioia 20 Est e Gioia 22, è partita da pochi mesi l’edificazione della versione ridotta del Diamantone di viale della Liberazione, sede di BPM. L’infrastruttura è già stata soprannominata il diamantino. Prende il posto di un piccolo palazzo di due piani, unito alle due torrette gemelle di via Pirelli 30 e 32 risalenti agli anni Sessanta, con un progetto a firma di Gas Studio.

Nei suoi 42 metri di altezza, suddivisi su 8 piani, troverà spazio la nuova sede della società assicurativa S2C. L’edificio si caratterizza per una struttura in legno, interamente visibile dall’esterno. All’ultimo piano è prevista una boardroom, dalla quale accedere al solarium sul tetto. Da qui si potrà godere di una vista spettacolare sullo skyline. L’inaugurazione è programmata per il 2025.

Pirelli 39: la Torre Botanica

Il progetto Pirelli 39, collocato tra la Biblioteca degli Alberi e i due edifici di Gioia 20, non è ancora partito. C’è però molta attesa. A curarlo saranno Stefano Boeri Architetti e Diller Scofidio + Renfro (DS+R), vincitori di un concorso internazionale indetto per questo lotto nel lontano 2001. Il masterplan originario è spettacolare e prevede la realizzazione di:

  • Torre Botanica: un grattacielo di 110 metri con ben 1.700 metri quadrati di vegetazione;
  • ristrutturazione del Pirellino con realizzazione di terrazza panoramica che lo porterà a raggiungere un’altezza di 95 metri;
  • trasformazione del ponte a scavalco su via Melchiorre Gioia in nuovo hub a servizio della città, con all’interno una serra delle biodiversità.

Il motivo per cui il progetto stenta a partire è proprio la realizzazione di questo ponte serra, messo in sospeso a causa della riduzione delle volumetrie da parte del Comune. Coima ha ottenuto una vittoria in tribunale, contro il municipio, relativamente alla possibilità di dare vita a questo ponte. Impugnandola, potrebbe far valere le sue ragioni.

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Mattia Mezzetti

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