Il Consiglio europeo ha avviato la discussione sul nuovo regolamento in materia di utilizzo dei pesticidi, proposto dalla Commissione per allinearsi agli obiettivi del Green Deal europeo. Ma la sostenibilità non deve mettere a rischio sicurezza alimentare e competitività dell’agricoltura.
Entra nel vivo il dibattito europeo sui pesticidi. Il Consiglio europeo del 18 luglio ha infatti dato il via alla discussione sulla proposta di un nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottata dalla Commissione il 22 giugno. La proposta mira a favorire un migliore allineamento agli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia europea in materia di sostanze chimiche attraverso un utilizzo “necessario e in condizioni di sicurezza”, promuovendo tecniche alternative di controllo non chimico delle specie nocive e una migliore attuazione della difesa integrata. In sostanza, la norma renderà vincolanti per gli Stati membri target di riduzione in linea con gli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030, cioè un impegno di riduzione del 50% dell’uso di pesticidi di sintesi entro il 2030. Verrebbe richiesto inoltre agli Stati membri un monitoraggio più stringente dell’uso di queste sostanze.
Sì all’uso sostenibile dei fitosanitari, ma non a scapito di sicurezza alimentare e competitività
Al momento, tuttavia, la strada pare in salita. Secondo il resoconto del Consiglio “Agricoltura e pesca”, i ministri hanno accolto con favore l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari ma hanno espresso preoccupazione per l’obiettivo di riduzione del 50 % per i pesticidi chimici, sia a livello europeo che nazionale: è necessario individuare alternative valide e sostenibili prima di fissare obiettivi di riduzione obbligatori. I ministri hanno anche sottolineato la necessità di tenere conto delle differenze geografiche, climatiche e di partenza nei diversi Stati membri. La sostenibilità non deve essere conseguita – hanno ricordato – a scapito della sicurezza alimentare o della competitività dell’agricoltura dell’Unione europea, in particolare nell’attuale contesto caratterizzato dall’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina.
La campagna di sensibilizzazione sulla presenza e i rischi dei pesticidi
Procede intanto la campagna di comunicazione “Check Up Pesticidi”, promossa dall’alleanza europea GoodFoodGoodFarming, coordinata in Italia dalla Coalizione Cambiamoagricoltura, per sensibilizzare i cittadini e i decisori politici europei sulla pervasività dei pesticidi e sui rischi per la salute. “Check Up Pesticidi” intende mostrare, attraverso l’analisi dei capelli di alcune centinaia di cittadini europei, come i pesticidi siano diffusi nell’ambiente e stiano contaminando l’organismo delle persone, con potenziali effetti negativi sulla salute. I cittadini sono stati invitati a partecipare a questa azione simbolica di citizen-science, inviando entro il 15 luglio un campione dei propri capelli da far analizzare. I campioni provenienti da vari Paesi europei saranno inviati ad un laboratorio francese (Yootest.com) per cercare i residui di 30 diversi pesticidi utilizzati in agricoltura: erbicidi, insetticidi e fungicidi. Il report finale mostrerà i risultati all’interno di una mappa dell’Unione europea.
Utilizzo dei pesticidi prima causa di perdita di biodiversità
L’alleanza delle associazioni europee chiede di rafforzare le norme che proteggono le persone e la natura dall’esposizione ai pesticidi, rendendo obbligatorio anche il monitoraggio diffuso delle matrici ambientali – oltre all’acqua, la sola al momento monitorata – e delle persone, per evidenziare i livelli di contaminazione delle sostanze chimiche più pericolose. Secondo i dati riportati dalla coalizione CambiamoAgricoltura, gli effetti dei pesticidi possono essere passeggeri (irritazione della pelle e degli occhi, mal di testa, nausea) o diventare cronici, e causare insorgenza di tumori, asma, morbo di Parkinson, Alzheimer e diabete. Inoltre, l’uso di sostanze chimiche in agricoltura è una delle maggiori cause della perdita di biodiversità. Negli ultimi 30 anni in Europa la biomassa degli insetti volatori è diminuita del 75% e l’uso dei pesticidi è la prima causa di questa estinzione di massa. I tempi del dibattito europeo potrebbero slittare. Intanto a dicembre 2022, scade l’autorizzazione all’uso in Europa del glifosato: il pesticida più usato al mondo e contro il quale la società civile ha da tempo promosso un forte appello per abolirne l’utilizzo. Il rinnovo dell’autorizzazione dovrà aspettare perché le autorità competenti non sono riuscite a completare per tempo il rapporto in cui mettono nero su bianco le loro conclusioni. Troppi i commenti e le osservazioni ricevute durante la procedura di partecipazione pubblica: questo il motivo ufficiale fornito. In Italia è atteso anche l’adeguamento del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari scaduto a febbraio 2019.