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Perché Jakarta sta affondando?

Jakarta sta affondando: skyline di Jakarta
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Jakarta sta affondando. Lentamente, eppure inesorabilmente, la capitale dell’Indonesia è destinata a diventare una novella Atlantide. Il governo asiatico ne ha ormai preso atto. Non a caso, ha iniziato a pianificare una nuova città destinata a diventare la stella polare della nazione. Si chiamerà Nusantara e sarà edificata in mezzo alla foresta del Borneo. Negli ultimi 10 anni, l’altezza di Jakarta sul livello del mare si è abbassata di due metri e mezzo. Il nucleo urbano occupa un’ampia porzione della superficie dell’isola di Giava, nel sud-est asiatico, e i disagi maggiori si riscontrano nella zona nord della città.

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La città e i suoi problemi

Adagiata su una superficie di 661,52 chilometri quadrati e abitata da oltre 10 milioni e 700mila persone, la capitale dell’Indonesia è un tipico esempio di megalopoli asiatica vulnerabile. Gentrificazione e sovraffollamento urbano sono due problemi all’ordine del giorno. A queste latitudini, nel 1960 non si contavano più di 1 milione e 200mila persone. Nell’arco di sessant’anni, il numero dei residenti è aumentato del 1000%, e in questa cifra includiamo soltanto gli abitanti ufficialmente censiti e regolarmente residenti.

La crescita della popolazione è stata smisurata e troppo veloce. Il governo non è in grado di rispondere alle domande di base di tutti i residenti. Le dimensioni demografiche raggiunte sono troppo elevate perché l’amministrazione possa prendersi cura dei trasporti e dello smaltimento di rifiuti. Questa situazione già grave, nella quale gli ingorghi sulle strade e le discariche a cielo aperto sono la normalità, peggiora ulteriormente nel weekend, quando gran parte degli abitanti del Jabotabek, ovvero le periferie suburbane, si sposta in città per svagarsi o lavorare nell’economia informale.

L’aria è altamente inquinata, e diventa irrespirabile in prossimità dei principali raccordi urbani. Durante la stagione delle piogge, gli allagamenti sono la norma, non l’eccezione. L’ampia foresta pluviale dell’isola di Giava è infatti sempre meno folta, a causa delle esigenze di avanzamento urbano, mentre fogne, tubazioni e canali di scarico sono perennemente intasati e non riescono ad arginare le bombe d’acqua.

Jakarta sta affondando a causa della subsidenza

Jakarta sta affondando: periferie
A Jakarta vivono moltissime persone. La città si è ingrandita troppo in fretta e né il governo né l’amministrazione riescono a controllarne l’espansione.

In aggiunta ai già più che considerevoli problemi descritti, Jakarta deve anche affrontarne un altro. Si tratta probabilmente del principale, dal momento che minaccia l’esistenza stessa della capitale. La città si sta infatti inabissando sotto il proprio peso. La situazione è critica e irreversibile. Il governo indonesiano ha ripetuto più volte che farà il possibile per salvarla ma, contemporaneamente, ha stanziato oltre 32 miliardi di dollari per creare una nuova capitale, nella giungla dell’isola del Borneo, a circa 1200 chilometri da Jakarta.

A cosa si deve il dramma di Jakarta? Si può dire, senza alcun timore di essere contraddetti, che gli abitanti della capitale, e i loro amministratori, non abbiano mai fatto nulla per tutelare il centro urbano, data la delicata posizione geografica ove è collocato. Anzi, hanno continuato a umiliare la natura, senza alcuna soluzione di continuità, per cementificare e ingrandire la metropoli. Giava è rimasta nuda, debole, e non può più garantire alcuna protezione agli isolani. A questo quadro, dobbiamo aggiungere il fenomeno della subsidenza, il principale responsabile di questo collasso irrefrenabile.

Le ragioni della subsidenza

La subsidenza è un fenomeno geologico naturale, che viene enormemente accelerato dall’estrazione incontrollata di acqua dal sottosuolo. A Jakarta è successo proprio questo: l’azione dell’uomo ha accelerato la naturale compattazione degli strati argillosi e sabbiosi del terreno, creando il vuoto sotto una metropoli molto pesante e ha messo l’isola in condizione di non poter più sostenere il peso del cemento e dell’acciaio. In ambienti deltizi e piane alluvionali la subsidenza è pressoché inevitabile (si tratta di un problema presente, in minor misura, anche a Venezia); in una città assetata come Jakarta, il problema diventa un dramma.

La capitale dell’Indonesia ha bisogno di un’elevata quantità di acqua potabile, dato il numero dei suoi abitanti. Le richieste di allacciamento alla rete idrica sono numerosissime e l’amministrazione riesce ad accontentare la domanda del solo 40% della popolazione. Tutti gli altri la prelevano in maniera illegale, senza alcun controllo e, molto spesso, evitano di porsi limiti e scrupoli.

Se Jakarta sta affondando, Nusantara non nasce tra i migliori auspici

Dal momento che la capitale Jakarta sta affondando, il governo indonesiano ha deciso di risolvere il problema edificando un’altra città. Le promesse della politica sono che Nusantara sarà un super hub di tecnologia e sostenibilità. A crederci, però, sono in pochi. Il nuovo centro urbano porterà all’abbattimento di un’area di foresta tropicale pari a 256mila chilometri quadrati nella regione del Kalimantan orientale, ove vivono specie rare e protette nonchè tribù indigene lontane dall’urbanizzazione. I lavori dovrebbero terminare tra 20 anni, nel 2045. Il rischio è che la nuova capitale danneggi l’ambiente esattamente come ha fatto la vecchia.

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Mattia Mezzetti

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