Circularity è stata aggiornata grazie a modelli di calcolo avanzati di elaborazione di dati che classificano gli operatori in base a parametri ambientali e sistemi di geolocalizzazione che consentono la tracciabilità dell’intera filiera
Nuova versione per Circularity, la piattaforma dedicata al recupero e alla valorizzazione dei materiali di scarto industriali lungo tutta la filiera. Già la prima versione del 2018 puntava a favorire lo scambio di informazioni utili allo sviluppo di filiere produttive più circolari. La release fa un passo in avanti grazie all’applicazione di modelli di calcolo avanzati di elaborazione di dati che classificano gli operatori in base a parametri ambientali e sistemi di geolocalizzazione che consentono la tracciabilità dell’intera filiera dei rifiuti, dei sottoprodotti e dei materiali end of waste, per i quali fin ad oggi non esisteva un sistema dedicato.
A questo proposito, i dati più recenti indicano un peggioramento dell’indice globale di circolarità dell’economia mondiale che misura la quota di materiali provenienti dal riciclo sul totale dei materiali consumati: scende dal 9,1% nel 2018 al 7,3% nel 2022.
“L’obiettivo della nuova versione è offrire un valore aggiunto alle imprese affinché possano valutare il partner più efficiente per gestire i propri rifiuti dal punto di vista ambientale e tracciare i propri scarti per rendicontare il dato reale del proprio livello di circolarità”, commenta Camilla Colucci, ceo di Circularity, che permette di gestire secondo un modello circolare i propri scarti, generando materie prime seconde per nuovi cicli produttivi e aumentando le percentuali di recupero dei propri scarti. Oltre alla possibilità di individuare i partner più virtuosi sul territorio e definire accordi commerciali per la gestione circolare della materia in tutte le fasi.