Il nuovo Polo fieristico di Messina nascerà dalla dismissione dell’area industriale ex Sanderson. Le aspettative sono di attrarre flussi commerciali e imprenditoriali da tutto il bacino del Mediterraneo, rilanciando la città in una nuova dimensione di metropoli europea.
È completato il progetto esecutivo della Regione Sicilia per i lavori di dismissione dello stabilimento industriale “ex Sanderson” di Messina, dove sorgerà un nuovo Polo fieristico e congressuale da almeno quattromila posti, in grado di attrarre e intercettare flussi commerciali e imprenditoriali da tutto il bacino del Mediterraneo.
Gli interventi propedeutici alla realizzazione del Polo fieristico di Messina
Fondata nel 1895 da William Sanderson e Arthur Barrett, la Sanderson è stata per decenni sede di un importante stabilimento produttivo per la trasformazione degli agrumi, rappresentando per decenni uno dei fiori all’occhiello dell’industria cittadina. Dopo la dichiarazione di fallimento nel 1981, i 75.000 mq dell’ex stabilimento industriale sono diventati un vero e proprio buco nero nel cuore della zona sud di Messina, a ridosso del litorale jonico. L’Ufficio speciale per la Progettazione della Regione, che ha costituito un gruppo di lavoro per la riqualificazione dell’area sulla quale sorge l’ex fabbrica di agrumi, ha steso il progetto esecutivo delle opere di dismissione: i 42 edifici – fra civili e industriali – interni all’area sono tutti destinati alla demolizione, tranne due che saranno riqualificati e diverranno uno spazio adibito ad attività multimediali, con caffetteria. Il progetto prevede inoltre la bonifica dell’area, con interventi di rimozione e smaltimento di manufatti in cemento, rottami di lastre, manufatti contenenti fibre di amianto, olii combustibili e rifiuti di vario genere presenti all’interno dei padiglioni. L’importo complessivo degli interventi, la cui realizzazione è prevista nel corso di sei mesi – ammonta a 6,5 milioni di euro.
Il Polo fieristico di Messina avrà la sagoma di un delfino
La cittadella fieristica sarà costituita da un grande corpo di fabbrica, adibito a centro congressi e realizzato con una copertura in vetro fotovoltaico che riprodurrà la sagoma di un delfino. Ad esso si affiancheranno padiglioni fieristici tematici, strutture ricettive, ristoranti e sale conferenze. A servizio del centro fieristico, si prevede la realizzazione di un porto e di una darsena sul greto e sulla foce del torrente Zafferia. Completa il progetto, un canale che collegherà la darsena con l’area dell’edificio fieristico dedita alle esposizioni nautiche. Una torre faro, alta circa 90 metri, con piattaforma panoramica e spazi di ristoro e accoglienza, svetterà dal braccio portuale. Nel progetto anche uno spazio attrezzato adibito a verde, un percorso pedonale, tre parcheggi e numerosi punti di ricarica per bici e veicoli elettrici. “Si tratta – dice il responsabile dell’Ufficio progettazione della Regione Leonardo Santoro – di una struttura a vela stilizzata, che richiama la sagoma di un delfino: la fera nel dialetto siculo-calabrese, il cetaceo che fu immortalato nell’affresco letterario dell’Horcinus Orca di Stefano D’Arrigo. Un omaggio all’identità dello Stretto e alle magnifiche creature che lo abitano, oltre che un’ulteriore occasione di riqualificazione urbana e di rilancio della sua economia, in una nuova dimensione di metropoli europea”.