È stata approvata all’unanimità la proposta di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uso dell’amianto e la bonifica dei siti contaminati. Per individuare le cause che hanno impedito in questi anni di affrontarne la rimozione in modo efficace. La prossima settimana arriveranno i pareri delle Commissioni competenti.
Ha avuto il via libera della Commissione Affari Sociali della Camera la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’uso dell’amianto e sulla bonifica dei siti contaminati. “Si tratta – spiega il relatore, il deputato Leu Nicola Stumpo – di una commissione monocamerale, strumento che consente di approvare il provvedimento in una sola Camera, visti i tempi stretti dovuti alla prossima fine della legislatura, che farà un’attenta analisi sui dati disponibili”. Il testo è stato approvato all’unanimità e andrà ora all’esame delle Commissioni competenti, i cui pareri dovrebbero arrivare entro la prossima settimana. “Ci auguriamo una discussione e un’approvazione in Aula nel minor tempo possibile – prosegue Stumpo – vista la rilevanza dell’argomento”.
La proposta di legge, che vede come primo firmatario Federico Fornaro, capogruppo Leu a Montecitorio, consta di 5 articoli e mira a portare alla luce le cause di natura politica, ambientale, sociale, economica e giudiziaria che hanno impedito in questi anni, di affrontare in modo efficace la rimozione dei materiali contenenti amianto. Per farlo, la Commissione potrà avvalersi dell’opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di ulteriori collaborazioni che vengano ritenute necessarie.
L’Italia è stata il secondo Paese produttore europeo e tra i principali consumatori di amianto. L’Agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità per la ricerca sul cancro (IARC) classifica questo materiale, ampiamente utilizzato per diversi anni, come cancerogeno per l’uomo, in quanto in grado di provocare tumori della pleura, del polmone, della laringe e dell’ovaio.