Due ordini del giorno approvati dal Consiglio della Regione Lazio impegnano la Giunta a rispettare le scadenze previste per l’accreditamento dei fonti europei e definire procedure di lavoro efficienti, coinvolgendo il territorio
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, il 16 febbraio ha dedicato una seconda seduta straordinaria ai temi relativi alla messa in sicurezza e bonifica del Sito di interesse nazionale bacino del fiume Sacco. Con molta concretezza la seduta si è chiusa con l’approvazione di due ordini del giorno che impegnano la Giunta, nel primo caso, su due punti:
- continuare il lavoro già avviato per tutti gli interventi, puntando all’approvazione della progettazione esecutiva e alla sottoscrizione di tutte le obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 2022;
- intensificare l’attività subordinata all’accreditamento dei Fondi europei FSC, in modo da poter adempiere entro la scadenza annuale alle complesse procedure di trasferimento delle risorse.
Il secondo ordine del giorno impegna il presidente della Regione e l’assessore competente su sei punti:
- dotare di personale e risorse idonee la direzione Bonifiche, al fine di agevolare gli obiettivi posti in capo al commissario per la bonifica nominato;
- costituire un tavolo permanente che abbia l’obiettivo di coinvolgere e concertare con il territorio le azioni di bonifica a partire dai prossimi mesi;
- relazionare con cadenza semestrale alla commissione consiliare competente circa lo stato di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza e della Valle del Sacco;
- istituire, sul sito della Regione Lazio, uno spazio web dedicato alla messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale per il monitoraggio e la verifica dello stato di attuazione degli interventi previsti dall’accordo di programma;
- definire un protocollo di procedure veloci per dare risposte alle imprese che, in fase autorizzativa, hanno necessità di caratterizzare le aree industriali e produttive;
- favorire una reindustrializzazione che incentivi l’insediamento di aziende hi-tech, ecosostenibili e di innovazione rispetto alle tematiche ambientali.