L’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo scalo ferroviario a Sesto San Giovanni è una tappa importante per la riqualificazione dell’area. Finalmente in ottica di sostenibilità e rigenerazione.
La bonifica e la riqualificazione delle aree ex Falck, che interessano 255 ettari all’interno del Sito di interesse nazionale di Sesto San Giovanni, hinterland nord di Milano, sono considerate da molti analisti uno dei progetti di rigenerazione urbana più importante d’Europa. Il sito, appartenuto alle acciaierie Falck fino al 1995, rappresenta infatti oltre il 12% della superficie dei Siti di interesse nazionale dell’intera Lombardia, pari a 5.946 ettari. L’attività siderurgica che dal 1906 a Sesto San Giovanni ha dato lavoro con alterne fortune ad oltre 16mila dipendenti, ha lasciato il territorio segnato dalla pesante eredità degli scarti di lavorazione: metalli pesanti, idrocarburi e solventi clorurati nella parte più profonda della falda acquifera. In particolare, ha destato preoccupazione la massiccia presenza di tetracloroetilene, pericoloso per l’ambiente, tossico per gli organismi viventi – secondo l’International Agency for Research on Cancer si tratta di una sostanza potenzialmente cancerogena – e scarsamente biodegradabile.
La prima pietra della nuova stazione
La bonifica delle aree ex Falck è iniziata su alcuni comparti nel 2015. Ad oggi, è stato bonificato il 40% dei terreni, con un investimento di 200 milioni di euro sui 540 milioni che saranno necessari per realizzare l’intervento complessivo. Secondo uno studio realizzato dalla società di consulenza The European House-Ambrosetti, il completamento delle opere di risanamento consentirà un risparmio stimato in 100 milioni di euro, tra costi sanitari diretti e indiretti collegati alle ripercussioni degli inquinanti sulla salute. Il progetto di riqualificazione dell’area è fondato su tre pilastri: una nuova stazione ferroviaria, progettata come un ponte per collegare le due parti della città; la “Città della salute”, nuova sede dell’Istituto nazionale tumori, dell’Istituto neurologico Carlo Besta, dell’ospedale San Raffaele e della facoltà di Medicina; un grande parco urbano di 25 ettari attraversato da percorsi ciclo-pedonali, per realizzare il quale saranno piantumati 10mila nuovi alberi. I grandi manufatti industriali saranno conservati, a futura memoria della storia del lavoro e del territorio, con funzioni prevalentemente culturali. L’avvio del cantiere edile per la realizzazione dello scalo ferroviario rappresenta un momento decisivo nell’avanzamento dei lavori. Il nuovo scalo in ferro e vetro è stato disegnato da Renzo Piano e avrà una copertura fotovoltaica da 110 metri per 28, in grado di alimentare per intero il fabbisogno energetico della stazione. La passerella pedonale di 89 metri, sospesa al di sopra dei binari e con vista sul futuro parco urbano, ricongiungerà le due parti in cui Sesto San Giovanni è divisa dalla linea ferroviaria. Ammonta a 2 miliardi di euro la cifra stimata per realizzare l’intervento complessivo di riqualificazione. E traghettare finalmente quest’area in una direzione di rigenerazione urbana e sostenibilità.