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La regola delle 4 r dell’economia circolare

Borsa con uno smartphone sopra
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Quando si parla di economia circolare si fa riferimento ad un approccio sostenibile che punta al riutilizzo delle risorse in modo tale che nulla venga perduto o sprecato e che tutto sia reinserito nel sistema produttivo. Tale sistema green, del quale sentiamo bisogno oggi più che mai per ridurre il nostro impatto ambientale, si basa sulla cosiddetta “regola delle 4 r” della quale discuteremo qui di seguito. Scopriamo dunque di cosa si tratta e quali sono i suoi elementi fondanti: rispettarli significa avere a cuore il benessere del pianeta Terra, anche perché si tratta di un approccio che tra l’altro protegge le prossime generazioni da inquinamento e riscaldamento globale fuori controllo.

Indice contenuti

Cos’è la regola delle 4 r

La regola delle 4 R nell'economia circolare ci permette di capire in che modo comportarci per essere realmente sostenibili a livello ambientale.
Diversi tappi di plastica colorata

Le quattro R fanno riferimento alle parole “ridurre“, “riutilizzare“, “riciclare” e “recuperare“: grazie a questo metodo possiamo chiarirci quanto sia importante limitare la nostra produzione quotidiana di rifiuti, evitando così di contribuire all’accumulo di materiali nelle discariche.

Un aspetto da non sottovalutare è l’ordine di questi elementi, che va assolutamente rispettato. Vediamoli insieme più nel dettaglio.

Ridurre

La nostra priorità assoluta dovrebbe essere in primis la riduzione della produzione e dei consumi: le aziende dovrebbero infatti produrre in modo più oculato, usando se possibile materiali sostenibili, così come i loro clienti dovrebbero fare scelte più attente rispetto a quello che acquistano quotidianamente.

Riducendo, infatti, si evita di generare rifiuti, poiché tutto viene gestito alla fonte. In altre parole, acquistando meno e riutilizzando al massimo, si riduce anche il contenuto dei cassonetti per il riciclo. Se il contenitore per il riciclo è meno pieno, automaticamente si abbassa anche l’impatto ambientale, poiché il processo di riciclo stesso non è mai privo di effetti sull’ambiente. I processi di selezione, pulizia, fusione e trasformazione dei materiali riciclabili in nuovi prodotti, tra l’altro, richiedono molta energia.

Riutilizzare

Esistono alcuni prodotti che, più di altri, si prestano a questo processo. Il concetto di riutilizzo basa sull’idea di dare una seconda vita agli oggetti, evitando che vengano smaltiti quando ancora utili. Ad esempio, si possono riparare o condividere prodotti come capi d’abbigliamento, elettrodomestici, mobili e altri beni di uso quotidiano. Questo principio contribuisce a ridurre la domanda di nuovi prodotti e quindi anche il consumo di risorse.

In questo senso, ricordiamo, ci sono anche tante altre azioni che si possono intraprendere ogni singolo giorno per fare la differenza. Per esempio:

  • Donare i mobili e gli elettrodomestici che non usano più;
  • Riutilizzare cartelle, porta documenti, buste, graffette, ecc;
  • Scegliere cartucce d’inchiostro ricaricabili e batterie ricaricabili;
  • Utilizzare borse riutilizzabili per i tuoi acquisti.

Negli ultimi anni, a proposito, hanno iniziato a spuntare come funghi online anche diverse piattaforme per il second hand, cioè legate allo scambio di prodotti (soprattutto vestiti o scarpe, ma non solo) che vengono rivenduti tra gli iscritti al servizio.

Riciclare

Si parla di dare nuova vita ai materiali, un concetto che tutti abbiamo sentito citare almeno una volta ma che non sempre riusciamo ad applicare nella nostra vita quotidiana.

Basti per esempio pensare che quello può sembrare un semplice pezzo di plastica o una bottiglia vuota ha la possibilità di essere trasformato in qualcosa di totalmente diverso, anche – perché no – con un pizzico di creatività.

Un altro esempio pratico può riguardare i propri dispositivi elettronici. Telefoni, cavi e dispositivi vari contengono materiali preziosi che possono essere riutilizzati, anche se per il loro riciclo è necessario il supporto di esperti del settore. Sempre meglio portare questi oggetti nei centri di raccolta specializzati per assicurarsi che vengano trattati in modo corretto. Molto importante, in un’ottica di riciclo davvero efficace, è l’utilizzo di un contenitore apposito a casa per separare i rifiuti riciclabili come plastica, vetro e carta: in questo modo si potrà evitare che i rifiuti organici li contaminino e potranno così essere riutilizzati nei nuovi cicli produttivi.

Riciclare in modo corretto non è complicato, ma richiede attenzione e un’adeguata cura. Ogni materiale riciclato rappresenta un’opportunità per ridurre la necessità di estrarre nuove risorse: si tratta di un principio che non andrebbe mai sottovalutato!

Recuperare

Uno dei principi cruciali dell'economia circolare è quello legato alla regola delle 4 R: scopriamo insieme che cos'è e che cosa comporta esattamente.
Bottiglie di plastica vuote

Recuperare vuol dire in sostanza estrarre dei materiali da un prodotto e riutilizzarli direttamente in un altro bene, sistema o servizio. Il riciclaggio e il recupero sono termini molto simili, ma presentano una differenza sostanziale: il recupero non richiede una lavorazione del materiale per un ulteriore utilizzo.

Un esempio pratico è legato al compostaggio domestic: se si ha dello spazio a disposizione, si possono utilizzare i rifiuti organici (avanzi di frutta, verdura o fondi del caffè) per creare compost nel proprio giardino o in un compostatore. Questa sceta riduce i rifiuti e genera fertilizzante naturale per le tue piante.

Il recupero è, per concludere, una soluzione di ultima istanza quando non possiamo ridurre, riutilizzare o riciclare, ma rimane comunque un’opzione molto utile per minimizzare l’impatto dei rifiuti.

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Alberto Muraro

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