Asfalto riciclato al 70%, grafene e plastiche da recupero permettono di ridurre i consumi energetici, le emissioni di CO2 e l’utilizzo di materie prime. Sulla Milano – Torino è partita la sperimentazione della tecnologia Gipave, un brevetto tutto italiano.
La prima autostrada hi-tech e sostenibile d’Europa è made in Italy. Sul tratto autostradale A4 Torino – Milano, gestito dal Gruppo Astm, sono infatti partiti i cantieri per la ripavimentazione dei 125 chilometri di corsia di marcia lenta, in entrambe le direzioni, con un asfalto innovativo realizzato con grafene e plastiche dure riciclate, come quelle di giocattoli e cassette della frutta, e il reimpiego del 70% di asfalto riciclato proveniente dalla pavimentazione esistente. Materiali che riducono al 30% l’impiego di bitume nuovo e di aggregati e che consentiranno, secondo le stime, di abbattere le emissioni oltre il 38% rispetto a una realizzazione tradizionale. I lavori interessano al momento un tratto pilota di 30 chilometri.
Il brevetto made in Italy che migliora le prestazioni, riduce i consumi energetici e l’utilizzo di materie prime
La tecnologia si chiama Gipave e utilizza un processo brevettato tutto italiano, risultato di una ricerca durata sei anni, condotta da Iterchimica – azienda italiana di produzione e messa a punto di prodotti e tecnologie per asfalti sostenibili, che opera in oltre 90 Paesi – in collaborazione con G.Eco del gruppo A2A, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus. “L’impiego di questa tecnologia e di asfalto riciclato garantisce maggiori prestazioni in termini di sostenibilità e resistenza, sino a incrementare fino al 75% la durata della pavimentazione rispetto alle migliori tecnologie attualmente utilizzate sul mercato” spiegano Astm e Iterchimica. Secondo le stime delle aziende, questa soluzione permetterà di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kilowattora (-30%) rispetto a una manutenzione standard, corrispondenti al fabbisogno annuale di circa 30mila famiglie, e consentirà l’abbattimento di oltre 18mila tonnellate di CO2 (più del 38%) pari all’azione di assorbimento di circa 115.000 alberi. Inoltre, rispetto a una pavimentazione realizzata con metodologia tradizionale, per questa attività verranno riutilizzati circa 1,5 milioni di chili di plastiche dure (pari circa al peso di oltre 1.200 automobili), risparmiando quasi 23 milioni di chili di bitume e circa 480 milioni di chili di materie prime estratte da cave (-40% di materiali non rinnovabili impiegati rispetto alle tecnologie tradizionali).
Il progetto Smart Roads per incrementare sicurezza, qualità del viaggio e tutela dell’ambiente
Quest’opera di ripavimentazione si inserisce nel più ampio progetto Smart Roads del Gruppo Astm. E lungo i 125 chilometri della Torino – Milano verranno implementate anche altre soluzioni innovative con lo scopo di incrementare i livelli di sicurezza, migliorare la qualità del viaggio degli utenti e tutelare l’ambiente. “Faremo della Torino-Milano, l’autostrada più moderna, più tecnologica e più green d’Europa – ha commentato l’amministratore delegato di Astm Umberto Tosoni – Stiamo lavorando su diversi fronti che spaziano dall’adozione di sistemi di comunicazione infrastruttura-veicolo, all’introduzione di varchi intelligenti con un sistema di pedaggio free flow e sistemi antinebbia, da sistemi di rilevamento contromano e di merci pericolose, all’introduzione di distributori a idrogeno e a una maggiore presenza di stazioni di ricarica elettrica. Con l’utilizzo dell’asfalto al grafene, acceleriamo il processo di transizione ecologica e ambientale delle infrastrutture”. Un progetto ambizioso se Astm intenderà estenderlo a tutti i 1400 chilometri di autostrada che gestisce in Italia. Intanto, per provare il nuovo asfalto sulla tratta Torino – Milano, c’è da aspettare fino al 2024.