Il piccolo Comune di Terre Roveresche grazie al modello Carbon WastePrint calcola la tariffa dei rifiuti sulla base della CO2 prodotta dalla loro gestione. E quella risparmiata viene valorizzata con i certificati verdi. Un’esperienza modello.
La gestione dei rifiuti aiuta la lotta alla crisi climatica e può anche aiutare le casse comunali. “Una corretta gestione dei rifiuti può avere sostanziali benefici per gli sforzi volti ad affrontare il cambiamento climatico” afferma l’Unep, il Programma per l’ambiente delle Nazioni unite. Secondo l’Unep la gestione dei rifiuti vale tra il 3 e il 5% delle emissioni climalteranti antropogeniche. Tuttavia, il settore dei rifiuti si trova in una posizione unica per passare da fonte di emissioni a fonte di riduzione: la prevenzione e il recupero dei rifiuti (produzione di materie secondarie o di energia) infatti contribuiscono a ridurre le emissioni in tutti gli altri settori dell’economia. Chi ha cercato di diventare protagonista di un cambiamento nell’approccio ai rifiuti, con un occhio al clima e alla cassa, è il piccolo Comune di Terre Roveresche, 5.000 abitanti nella provincia di Pesaro Urbino.
Il sistema Carbon WastePrint calcola la tariffa dei rifiuti in base alla CO2 prodotta dalla loro gestione
A partire dal 2019, il Comune ha applicato la metodologia Carbon WastePrint, validata da RINA Services. Si tratta di un sistema che fa pagare la tariffa dei rifiuti in base alla CO2 che la loro gestione rilascia in atmosfera: grazie ad un sistema di calcolo della tariffa che tiene conto non solo dei rifiuti indifferenziati conferiti, ma contabilizza (invece di stimarle come si fa di solito) la frazione organica, la carta, il vetro e la plastica conferite. Per ogni frazione vengono pesati gli svuotamenti delle famiglie e in base ai rifiuti prodotti si calcola la quantità di CO2 che finirà in atmosfera durante il loro trattamento. È su questa CO2 che viene calcolata la quota variabile della tassa dei rifiuti. “Il nostro obiettivo, sin dall’inizio, è stato trovare un modo per calcolare e valorizzare le attività di riduzione dei rifiuti e i comportamenti più virtuosi da parte dei cittadini – ricordano Andrea Valentini e Luca Belfiore, responsabili della metodologia Carbon WastePrint – La Carbon WastePrint è riuscita ad ottenere tale risultato”. Carbon WastePrint è la prima metodologia nel settore dei rifiuti conforme alla UNI EN ISO 14064-2:2012 (“Quantificazione, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell’aumento della loro rimozione”). Fondamentale nella fase di sperimentazione, spiegano Valentini e Belfiore, è stato il supporto tecnologico di Junker app. L’applicazione ha infatti aiutato i cittadini a differenziare meglio e senza errori i propri rifiuti, ma ha soprattutto consentito un maggiore e più diretto coinvolgimento dei cittadini.
La CO2 risparmiata è valorizzata grazie ai certificate verdi
Grazie alla Carbon WastePrint il Comune di Terre Roveresche ha certificato la riduzione di oltre 5.000 tonnellate di CO2 nel biennio 2019/2020. Le tonnellate non emesse sono diventate crediti di carbonio, i certificati negoziabili e scambiabili sul mercato legato proprio alla riduzione o all’assorbimento dei gas serra. Crediti poi acquistati dalla ditta VALORE CO2 SRL, del Gruppo genovese APG, fruttando al Comune 15mila euro, che si sono sommati agli oltre 5mila euro di crediti acquistati annualmente dall’azienda responsabile della raccolta dei rifiuti locale. “Un risultato di grande soddisfazione per l’amministrazione comunale – commenta il Sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli – che ha avuto la geniale intuizione di prevedere le enormi potenzialità della metodologia Carbon WastePrint, non solo nel contabilizzare in modo innovativo il comportamento dei cittadini, ed associare a questo il calcolo della tariffa rifiuti, ma anche nel produrre un gettito costante per le casse comunali”. L’esperienza di Terre Roveresche può essere da esempio e aprire la strada ad un nuovo approccio alla gestione dei rifiuti, che tenga insieme il rispetto dell’ambiente con nuove forme di ricavo per le casse comunali.