La crisi ecologica del lago ha indotto i pescatori a mobilitarsi per la difesa dell’ecosistema
La pesca e l’estrazione intensiva delle sabbie, l’inquinamento legato al traffico marittimo e le attività industriali stanno portando al collasso ecologico il ramo orientale del lago Dongting, nella città di Yueyang, provincia cinese dell’Hunan. Si tratta del secondo lago d’acqua dolce più grande della Cina. Un giacimento di biodiversità dove, fino agli anni Ottanta, si contavano oltre 120 specie di pesci. Ma l’utilizzo incontrollato di reti elettriche per pescarli, piano piano hanno compromesso il patrimonio ittico. Per mettere un freno a quest’attività illegale le autorità cinesi hanno imposto il divieto di pesca in alcune aree del bacino del fiume Yangtze, compreso il lago Dongting. Centinaia di migliaia di pescatori hanno cambiato lavoro. Molti però, sensibilizzati sull’importanza della tutela ambientale anche per la salvezza della propria attività, dal 2015 si sono riuniti nell’associazione per la protezione ecologica del Dongting orientale.
Recupero delle reti e difesa della cicogna nera
He Daming appartiene ad una famiglia che vive di pesca da tre generazioni. Si batte per la tutela dell’ecosistema da quando ha salvato e si è preso cura di una neofocena ferita e del suo cucciolo, intrappolati in un canneto. Questo piccolo cetaceo vive nelle acque di India, Cina, Indonesia e Giappone. Il suo habitat naturale è formato da acque basse, profonde massimo 50 metri e predilige soprattutto le zone costiere e i fondali soffici e sabbiosi. Nel Dongting il loro numero è calato drasticamente, proprio a causa delle reti elettriche. Questi animali infatti sono mammiferi, respirano con i polmoni, e se incappano in una rete sopravvivono alle scosse ma subiscono un forte shock e annegano, perché non riescono a nuotare in superficie per respirare. I pescatori che fanno parte dell’associazione si sono attivati per la ricerca, il recupero e la distruzione delle reti. Un’attività importante, non solo per i pesci: anche gli uccelli rischiano di rimanere impigliati nelle reti mentre sono a caccia di cibo. Quest’anno è stata realizzata la stazione di guardia della cicogna nera, una rara specie selvatica di cui sopravvivono circa 3.000 esemplari in tutto il mondo e dei cervi milu, una specie a rischio di estinzione. Ma l’associazione dei pescatori è anche molto attiva nell’organizzazione di campagne di sensibilizzazione sull’inquinamento atmosferico imputabile alle navi inquinanti e agli impianti chimici costieri. Il testimone dei pescatori ecologisti passa di padre in figlio. Quest’anno il giovane He Dongshun, figlio di He Daming, appena laureato ha deciso di tornare nella città natale per portare avanti la causa della difesa del territorio insieme alla comunità dei pescatori difensori dell’ambiente. E la speranza è che il loro movimento cresca sempre di più.