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Quanto inquinano i social media?

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Fin dall’avvento di Myspace e di Facebook, ormai più di 15 anni fa, i social network sono entrati a far parte della nostra quotidianità a tal punto che ormai li diamo praticamente per scontati. Basta dare un’occhiata ai passeggeri su una qualunque metropolitana: tutti, o quasi, hanno le loro teste chine sui loro smartphone, impegnati a controllare le notifiche, i post degli amici, gli aggiornamenti eccetera. Quello di cui però forse non tutti sono consapevoli è che i social, al di là della possibilità di creare connessioni, sono anche degli strumenti in grado di inquinare. Ma in che modo? Qui di seguito proveremo ad analizzare la questione cercando di rispondere a questa interessante domanda.

Indice

Il concetto di inquinamento digitale

Quanto può consumare un caricatore di telefono che è ancora attaccato alla presa di corrente? Ecco cosa devi sapere a riguardo.
Un uomo al telefono

Per fare chiarezza nel merito della questione è necessario delineare a grandi linee il concetto di inquinamento digitale. Dobbiamo infatti partire dal presupposto che qualunque tipo di attività umana, anche quelle immateriali legate al mondo del web, hanno un impatto sul pianeta Terra. Certo non si possono paragonare a livello di emissioni di CO2 agli scarichi delle automobili o alle ciminiere delle fabbriche, ma si tratta comunque di elementi da prendere in considerazione quando si parla di sostenibilità.

Ecco che in questo contesto si inserisce dunque il concetto di inquinamento digitale, relativo alle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera causate dalla produzione di device elettronici quali computer, smartphone e tablet e dal loro uso.

L’impronta di carbonio dei social

Analizziamo ora più nel dettaglio l’impronta di carbonio dei social, cioè la misura precisa della quantità di emissioni di gas serra inquinanti rilasciate nell’atmosfera dal loro uso.

Questa impronta può variare enormemente a seconda del tipo di contenuto fruito/pubblicato, della tecnologia utilizzata dalla piattaforma e degli sforzi fatti per ridurre la propria impronta. Nella maggior parte dei casi si può affermare che i video e le immagini presentano un’impronta maggiore, anche se per esempio, secondo un’analisi di Greenspector il servizio di streaming video YouTube si è aggiudicato il premio per aver generato l’impatto ambientale più ridotto.

Per riuscire a calcolare le emissioni di ogni social le emissioni medie per minuto (mostrate in grammi di CO₂ equivalente) per ciascuna app sono state ottenute dalla piattaforma Greenspector e sono state misurate utilizzando uno modello di smartphone Galaxy S7. Il calcolatore dell’impronta di carbonio dei social media funziona prendendo il numero di minuti trascorsi su ciascun sito di social media e moltiplicandoli per le emissioni stimate per minuto di quel sito: l’impronta annuale si calcola dunque moltiplicando quel valore giornaliero per 365.

Questa la classifica dei social media più inquinanti in assoluto secondo quanto emerso da un recente report della piattaforma Compare the market.

1 . TikTok

Una delle piattaforme arrivate più di recente sul panorama online è anche quella più inquinante in assoluto, tra tutte. Il social cinese di proprietà della Bytedance emette 2,63 grammi di CO2 equivalente per ogni minuto che si passa a scorrere i suoi divertenti video (all’inizio c’erano i famosi balletti, ora vi si trova di tutto, dalle ricette ai vlog di viaggio). Ciò significa che, se si trascorrono solo cinque minuti al giorno sull’app, si produrranno 13 grammi dI CO2 al giorno e 4,8 chilogrammi all’anno.

2. Reddit

Dietro TikTok troviamo Reddit (piattaforma molto amata soprattutto negli Stati Uniti) con emissioni di 2,48 grammi di CO2 per ogni minuto di scorrimento. Il sito di notizie sociali è attualmente il 21° sito più popolare al mondo e si stima che il 22% degli adulti tra i 18 e i 29 anni negli USA lo utilizzi.

3. Pinterest

Medaglia di bronzo per Pinterest, che genera circa 1,3 grammi al minuto di CO2 equivalente. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un sito di condivisione di immagini che permette agli utenti di trovare ispirazione su tutto, dalla moda al fai da te.

Minimizzare il proprio impatto

Anche i social network che utilizziamo quotidianamente presentano un impatto ambientale: vediamo insieme come limitare le loro emissioni.
I loghi dei principali social network

Una volta chiarito che anche l’uso di social network ha un impatto ambientale è necessario iniziare a fare delle serie riflessioni rispetto al loro utilizzo quotidiano. Va da sé che dovremmo impegnarci a limitarlo il più possibile, proprio in un’ottica green. Ecco alcuni consigli per un uso più sostenibile degli strumenti digitali a nostra disposizione:

  • Riduciamo la quantità di email inutili che inviamo (come quelle di ringraziamento) e annulliamo l’iscrizione a qualsiasi mailing list;
  • Spegniamo il video durante le riunioni zoom: uno studio del 2012 dell’Università del New South Wales ha messo in evidenza che una videochiamata di cinque ore tra persone in diversi paesi potrebbe produrre fino a 215 kg di CO2. Se non strettamente necessario, spegniamo la nostra telecamera;
  • Scattiamo meno selfie: una singola foto emette 5 g di CO2 (che è più di una normale email);
  • Guarda i video in streaming usando solo il WiFi: usare uno smartphone per lo streaming di video utilizzando i propri dati non è solo più costoso, ma anche almeno due volte più dispendioso in termini di energia;
  • Limitiamo per quanto possibile l’accesso a tutte le piattaforme social, dedicandoci ad attività più produttive.

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Alberto Muraro

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