A Seattle il primo esempio storico di riqualificazione di un sito industriale dismesso e trasformato in area per attività ludiche, culturali e politiche
Archi di cemento allineati come megaliti dell’età della pietra, torri di ferro arrugginito, collegate da reticoli di grossi tubi e avvolte dalla vegetazione. I macchinari che emergono da un lontano passato industriale, riverniciati con colori vivi, sono immersi nel verde: nel prato i bambini scorrazzano, qualcuno pratica lo yoga o ammira le barche a vela che scivolano sulle acque del Lago Union. È il Gas Works Park di Seattle, primo esempio di recupero di un’area industriale in era contemporanea. In questo lembo di terra che si affaccia sull’acqua, la produzione del gas dal carbone e dal petrolio è stata a ciclo continuo dal 1906 al 1956: 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno. Cinquant’anni di produzione e inquinamento. Già dal 1962 però, i cittadini di Seattle iniziano a riappropriarsi degli 8 ettari di terreno su cui insiste l’impianto.
Risanamento conservativo
E’ cresciuta l’erba a Gas Works Park, ma si è conservata anche l’ossatura in ferro e cemento dell’impianto che permetteva la gassificazione del carbone e la produzione di energia per scaldare le case di Seattle e alimentare le sue intenzioni industriali.
Quello del Gas Works Park è l’unico impianto di gassificazione del carbone rimasto integro negli Stati Uniti, iscritto dal 2013 nel registro nazionale dei luoghi storici. Gli abitanti di Seattle e dintorni, che ne hanno respirato i veleni, chiedevano la sua demolizione e l’edificazione di strutture sportive. Ha vinto invece un progetto di riciclo funzionale, attento a preservare la memoria di un frammento della rivoluzione industriale americana e realizzato a valle di una bonifica profonda, supportata dal bio-risanamento per ridurre le infiltrazioni degli idrocarburi. Il disegno, la bonifica, il recupero e la nuova funzionalizzazione hanno portato il Gas Works Park a vincere l’American Society of Landscape Architects Presidents Award of Design Excellence.
Oggi accanto al vecchio impianto sorge una collina artificiale dove volano gli aquiloni, i grossi tubi fanno da sfondo alla location di film e concerti, il parco accoglie la linea di partenza e di traguardo di manifestazioni sportive e i raduni politici. Dopo il gas, l’agorà post industriale.