Sono in arrivo 200 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione per finanziare 67 progetti in 52 Comuni nelle province di Napoli e Caserta. Ora vanno aperti i cantieri.
Il nome scelto è decisamente ambizioso: “Dalla Terra dei Fuochi al Giardino d’Europa”. È stato battezzato così il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) Terra dei Fuochi, sottoscritto a fine gennaio dal ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, dai ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture, della Cultura, della Transizione ecologica e dai Comuni interessati. Con poco meno di 200 milioni di euro, il contratto finanzia 67 progetti proposti da 52 Comuni delle province di Napoli e Caserta, proprio nell’area tristemente nota come la Terra dei fuochi. I soldi arrivano dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. L’agenzia per la Coesione territoriale avrà la funzione di responsabile unico del contratto, mentre Invitalia sarà il soggetto attuatore. Con la firma del Contratto, ha detto il ministro, “concludiamo un percorso che avvia la resurrezione economica, sociale e ambientale di questo territorio, perché consegniamo risorse per 200 milioni di euro che serviranno a finanziare progetti di qualità tesi alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione ambientale e al rafforzamento del tessuto sociale”. Rispetto alle precedenti iniziative ha detto Carfagna, “c’è che questa volta i progetti già ci sono, così come i fondi, e vanno solo aperti i cantieri”.
Riqualificazione dei Regi Lagni
L’investimento più importante, per 36 milioni di euro circa, sarà utilizzato per la riqualificazione dei Regi Lagni, il reticolo di canali artificiali sviluppato nel periodo borbonico e ormai in uno stato di profondo degrado. Per il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, il “tratto distintivo di questo originale contratto è proprio la bonifica dei Regi Lagni, una bomba ecologica”. I fondi serviranno per la progettazione e realizzazione di parte dei lavori per la sistemazione idraulica del bacino del Volturno e la sua valorizzazione paesaggistico ambientale. Ne nascerà, secondo la ministra per il Sud, “il più importante parco fluviale del Continente. E immaginiamo fin d’ora una gara europea che coinvolga i più qualificati studi di architettura rurale e del paesaggio per riqualificare circa 450 chilometri quadrati di territorio e restituirli al turismo, a un’agricoltura pulita e sostenibile”.
Gli altri progetti di bonifica della Terra dei fuochi
Tra i progetti finanziati dal CIS, quello per la rigenerazione dell’area litoranea e del lungomare di Giugliano (circa 9 milioni di euro); la riqualificazione della viabilità rurale a Casal di Principe (2 milioni); la rigenerazione viaria e la realizzazione di una pista ciclabile tra la Reggia di Carditello e la “Balzana” (bene confiscato alla camorra e destinato a parco agroalimentare) nel Comune di Santa Maria la Fossa (8 milioni). E poi la realizzazione degli itinerari storico rurali del “Parco agricolo delle Quadre dell’Ager Campanus” a Marcianise (6 milioni). Quasi 2 milioni di euro andranno all’Agenzia Area nolana per la realizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale finalizzato alla prevenzione del fenomeno dei roghi tossici e dello smaltimento abusivo dei rifiuti. Altri 2,5 milioni di euro sono destinati all’iniziativa, presentata dal Comune di Caivano, per la creazione di un incubatore di progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale.