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Grande barriera corallina in pericolo: strategie di salvaguardia

Un pesce spunta da una formazione di coralli
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La Grande Barriera Corallina (in inglese “Great Barrier Reef”) è una gigantesca estensione di coralli composta da un totale di oltre 2.900 barriere coralline singole e da 900 isole e che si estende nellOceano Pacifico per oltre 2.300 km al largo delle coste dell’Australia. Si tratta di un habitat dallo straordinario valore naturale, con una ricchezza di specie incredibile, la cui incolumità è però da ormai diversi decenni messa a rischio a causa delle attività umane: l’innalzamento della temperatura dei mari causata dal riscaldamento globale ha avuto come risultato uno sbiancamento senza precedenti della Grande Barriera Corallina e la morte di gran parte dei suoi coralli.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2016 sulla prestigiosa rivista Nature dallo scienziato David Wachenfelf “la Barriera Corallina è praticamente morta e se non si interverrà per limitare il riscaldamento globale […] la sua fine giungerà molto presto”.

Cosa possiamo fare, dunque, per salvare questo angolo di mondo così ricco di vita? Ci sono certamente speranze e strategie che possono essere adottate per la salvaguardia delle barriere coralline, vediamo quali.

Indice

1. Istituire aree marine protette

Una delle strategie più efficaci per la salvaguardia delle barriere coralline è l’istituzione di aree marine protette: si tratta di spazi in cui le attività umane, come la pesca e il turismo, sono regolamentate per ridurre al minimo l’impatto negativo sugli ecosistemi marini. Le aree marine protette consentono alle barriere coralline di guarire e favoriscono la crescita di nuovi coralli.

2. Migliorare le pratiche di pesca sostenibile

La pesca eccessiva rappresenta una delle principali minacce per le barriere coralline. La pesca con metodi distruttivi, come le reti a strascico, può danneggiare gravemente gli habitat corallini. Per salvaguardare le barriere coralline, è dunque fondamentale promuovere pratiche di pesca sostenibile, come la limitazione delle catture e la regolamentazione delle dimensioni delle reti.

3. Ridurre l’inquinamento ambientale e quello degli oceani

Non c'è dubbio che uno degli habitat più delicati al mondo sia la Grande Barriera Corallina: vediamo in che modo possiamo proteggerla.
Formazione corallina sott’acqua

L’inquinamento causato da scarichi industriali, agricoli e urbani può danneggiare in maniera irreversibile le barriere coralline. L‘acqua inquinata può portare a un aumento delle alghe nocive, che competono con i coralli per lo spazio e le risorse. La riduzione dell’inquinamento costiero è fondamentale per la salute a lungo termine delle barriere coralline.

4. Combattere il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico rappresenta una delle minacce più gravi per le barriere coralline (e non solo). L’innalzamento delle temperature dell’acqua oceanica, causato dalle emissioni di gas serra, può portare come già anticipato allo sbiancamento dei coralli, una condizione che li indebolisce e li rende più vulnerabili alle malattie e agli impatti ambientali. La riduzione delle emissioni di gas serra è fondamentale per combattere questa minaccia.

5. Restaurare le barriere coralline

Restaurare le barriere coralline è diventata una delle nostre priorità. Gli sforzi di restauro possono includere la coltivazione di coralli in aree apposite e il loro successivo trapianto nelle barriere coralline danneggiate. Questa pratica aiuta a rafforzare le barriere coralline esistenti e a ripristinare l’habitat della vita marina. Si parla in questo caso del cosiddetto “giardinaggio marino“.

6. Formazione e sensibilizzazione

La formazione e la sensibilizzazione su questi temi sono fondamentali per coinvolgere la popolazione nella salvaguardia delle barriere coralline. La consapevolezza dell’importanza di questi ecosistemi e delle minacce che li mettono a rischio può motivare le persone a prendere azioni quotidiane per proteggerli. I programmi educativi, le campagne di sensibilizzazione e le iniziative di coinvolgimento della comunità svolgono dunque un ruolo chiave in questo senso.

7. Regolamentazione del turismo

Siamo ancora in tempo per salvare la barriera corallina? La risposta è sì ma serve uno sforzo non indifferente. Ecco perché.
Una ricca formazione di coralli sott’acqua

Il turismo costiero è un’importante fonte di reddito per molte regioni, ma può anche rappresentare una minaccia per le barriere coralline. L’accesso incontrollato ai siti di immersione e snorkeling, oltre a pratiche distruttive come il contatto fisico con i coralli, può danneggiare gli ecosistemi corallini. La regolamentazione del turismo, con limiti di accesso e regole per la protezione degli habitat corallini, è essenziale per ridurre l’impatto negativo degli esseri umani sulla barriera corallina.

8. Monitoraggio e ricerca

La raccolta di dati e la ricerca scientifica sono fondamentali per comprendere meglio le barriere coralline e le minacce che le affliggono. Il monitoraggio costante delle condizioni delle barriere coralline aiuta a identificare tempestivamente i problemi e a prendere misure correttive. Inoltre, la ricerca contribuisce allo sviluppo di nuove tecnologie e strategie di conservazione.

9. Coinvolgere le comunità locali

Le comunità locali che vivono vicino alle barriere coralline giocano un ruolo chiave nella loro protezione. Coinvolgere queste comunità nelle decisioni riguardanti la gestione delle risorse marine e nel monitoraggio delle barriere coralline può favorire una gestione più sostenibile e la protezione di questi preziosi ecosistemi.

10. Promuovere la collaborazione internazionale

Le barriere coralline non conoscono confini nazionali, e le sfide che affrontano richiedono la cooperazione internazionale. Gli sforzi congiunti tra nazioni per affrontare il cambiamento climatico e i controlli sulla qualità delle acque internazionali sono fondamentali per la salvaguardia delle barriere coralline.

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Alberto Muraro

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