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Freshkills Park, laboratorio di rigenerazione territoriale

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A New York, dove c’era la più grande discarica del mondo, adesso c’è un parco di 890 ettari. Laboratorio di rigenerazione territoriale, oasi per la tutela delle specie selvatiche e spazio riconquistato per i cittadini

Freshkills Park nel 2040 sarà il parco urbano più grande mai realizzato a New York, su un’area tre volte quella di Central Park dove, fino al 2001, c’è stata la discarica cittadina. “Un modello per la bonifica sostenibile del suolo, un dono per le generazioni a venire e una fonte di ispirazione per artisti, scienziati, designer e pianificatori di tutto il mondo” scrive sul proprio sito Freshkills Park Alliance, l’associazione che si occupa della realizzazione del progetto in collaborazione con la Città di New York. Allo stesso tempo, il Parco diventerà un serbatoio di nuovo lavoro, in particolare turistico.

Il progetto

Con la decisione di chiudere la discarica di Freshkills, la Municipal Art Society ha indetto un concorso internazionale gestito dal Department of City Planning. Il progetto che ha vinto, presentato dallo studio di architettura del paesaggio Field Operations, integra oltre 890 ettari di prati, corsi d’acqua e strutture ingegnerizzate con un’ampia rete di sentieri e un sistema stradale interconnesso, che fornirà l’accesso alle diverse aree del parco. I cumuli di discarica sono sigillati con un “tappo” profondo tra i 3 e i 12 piedi, che include strati di terreno e geotessili per isolare e stabilizzare i rifiuti e prevenire il rilascio di gas in atmosfera. Col tempo, infatti, man mano che i materiali si decompongono e il gas e il percolato vengono rimossi e inviati agli impianti di trattamento, la discarica si abbassa del 10 – 15%. Scivoli di discesa e stagni di ritenzione raccolgono e gestiscono le acque piovane per prevenire l’erosione della copertura superficiale causata dall’acqua piovana. Il monitoraggio di aria, acque superficiali e sotterranee viene effettuato regolarmente.

Risorgimento ecologico

Il sito, rinaturalizzato con piante autoctone, ha assunto un grande valore ecologico e costituisce l’habitat per diverse specie di fauna selvatica, tra cui rari uccelli delle praterie. Freshkills Park offre opportunità uniche per studiare i processi di sviluppo degli ecosistemi in un ambiente urbano e per gestire in modo adattivo il paesaggio bonificato, incoraggiando la produttività delle specie. In alcune aree sono già state realizzate opere per consentire la fruizione cittadina del parco e praticare attività artistiche e di formazione, escursioni, birdwatching, equitazione, ciclismo, jogging e tour in kayak. L’investimento realizzato va oltre gli obiettivi di rigenerazione territoriale. Come spiega Freshkills Park Alliance “si punta a una piattaforma per la generazione di conoscenze applicabili a un’ampia gamma di questioni ambientali urbane: riforestazione, ripristino dell’habitat, qualità dell’acqua e del suolo, generazione di energia rinnovabili”. Un vero e proprio laboratorio diffuso.

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Redazione

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