Il fitness sostenibile è la nuova frontiera del benessere: allenarsi rispettando l’ambiente, tra palestre ecologiche, attrezzature green e pratiche outdoor che riducono l’impatto sul pianeta.
Negli ultimi anni, il concetto di sostenibilità si è esteso a vari aspetti della vita quotidiana, tra cui anche l’attività fisica. Il fitness sostenibile sta guadagnando terreno, con la nascita delle palestre ecologiche e l’utilizzo di tecnologie che sfruttano l’energia cinetica in palestra. Oggi quindi non si parla solo di allenarsi per il benessere del corpo, ma anche per il bene dell’ambiente. L’integrazione tra benessere fisico e rispetto per la natura è diventata una priorità per molte strutture e città in tutto il mondo. Vediamo come funziona il fitness sostenibile e i principali esempi a oggi.
Palestre ecologiche: cosa sono e come funzionano
In una palestra tradizionale ci sono alti consumi di energia, dalle luci all’aria condizionata, dagli schermi accesi alla musica e non solo. Già nel 2007 però il California Fitness Club di Hong Kong usò per la prima volta una tecnologia in grado di convertire l’energia cinetica in energia elettrica. Nel 2008 in Oregon, Adam Boesel, fondatore di The Green Microgym, aprì la prima palestra ecologica in cui le spin bike sono in grado di convertire il movimento cinetico degli atleti in energia elettrica.
Da quel momento in poi lo stesso principio si è applicato ad altri attrezzi, stepper, cyclette, tapis roulant, che diventano attrezzature in grado di recuperare l’energia prodotta dai movimenti dei praticanti. In linea generale, un allenamento di un’ora si può convertire in ben 200 watt di elettricità!
Il settore dei macchinari green sta vendendo un interesse crescente da parte di aziende celebri nel settore, come Techogym e SportsArt. Le attrezzature da palestra green sono progettate per essere efficienti, durature e, soprattutto, per ridurre le emissioni di CO2. Un esempio sono e le attrezzature cardiovascolari in grado di autoalimentarsi e di conservare parte dell’energia prodotta che può essere usata successivamente dal resto della struttura.
Le palestre ecologiche non si limitano solo ad aspetti legati all’energia, ma puntano anche sulla sensibilizzazione degli utenti. Oltre a scegliere attrezzature da palestra green, molte di queste strutture utilizzano prodotti ecologici per la pulizia e sono progettate con materiali riciclati. Anche l’abbigliamento sportivo si fa eco-friendly, con brand come Allbirds che realizzano scarpe da ginnastica usando fibre naturali o materiali di riciclo. In questo modo, l’allenamento non solo contribuisce alla salute individuale, ma anche alla salvaguardia del nostro pianeta.
Il fitness all’aperto come scelta ecologica e urbana

Sempre più persone stanno riscoprendo il fascino dell’eco-gym e degli sport outdoor, che permettono di allenarsi in un contesto naturale e benefico per l’ambiente. L’eco-gym è una forma di allenamento che si svolge all’aria aperta, in spazi verdi urbani, dove le attrezzature sono progettate per essere sostenibili e integrarsi con l’ambiente circostante.
Questi allenamenti non solo evitano il consumo di energia elettrica, ma offrono anche l’opportunità di vivere la natura e l’ambiente in modo consapevole. Utilizzare la bicicletta per il trasporto quotidiano, fare yoga nei parchi cittadini o allenarsi in circuiti all’aperto sono solo alcune delle pratiche che stanno guadagnando sempre più popolarità.
Esempi di progettazione sostenibile per lo sport in città
In alcune città, l’attenzione alla sostenibilità ha portato alla creazione di spazi sportivi innovativi che puntano a ridurre al minimo l’impatto ecologico. Milano, ad esempio, è una delle città italiane che sta investendo in progetti di fitness sostenibile, sia all’aperto che nelle strutture al chiuso. Un esempio è la palestra Green Active: qui il 10% di ogni abbonamento viene devoluto all’associazione APS Green Healthy che tutela le api, a ogni abbonato viene donato un seme da piantare e vengono organizzate gare di gruppo con lo scopo di raccogliere i rifiuti in città.
Sempre a Milano, nel Parco Sempione, è stata inaugurata un’area fitness sostenibile grazie alla collaborazione tra Levissima e AMSA. Utilizzando 7 tonnellate di plastica e lattine riciclate, sono state allestite 15 stazioni con attrezzi come step, leg extension, barre per trazioni e vogatori. Alcuni attrezzi dispongono di QR code che rimandano a video dimostrativi degli esercizi, realizzati dal coach Daniele Vecchioni. Questo progetto promuove l’attività fisica e uno stile di vita sano nel rispetto dell’ambiente
Anche Stoccolma si distingue come esempio di progettazione urbana sostenibile. La capitale svedese ha creato parchi sportivi dove le strutture per il fitness sono integrate in modo armonioso con la natura circostante. Queste aree sono dotate di attrezzature che permettono di produrre energia, come pedane che convertono il movimento fisico in elettricità, e spazi all’aperto dove l’allenamento è completamente ecologico. Stoccolma ha inoltre implementato un sistema di gestione dell’acqua piovana per il raffreddamento delle strutture sportive e per l’irrigazione dei parchi, creando un esempio virtuoso di sostenibilità urbana.
A Londra sono presenti 3 eco gym nate dal progetto di Terra Hale. Qui gli ambienti sono realizzati in materiali sostenibili come il legno riciclato o la gomma riconvertita e gli asciugamani sono biodegradabili. La start-up inglese Biofit è celebre per progettare gli interni delle palestre con arredo biofilico e materiali green. Ma esempi importanti di approccio al fitness sostenibile si vedono anche negli USA dove grandi catene come Planet Fitness hanno messo in campo progetti per ridurre le loro emissioni inquinanti.
Il fitness sostenibile sta diventando sempre più una realtà concreta, praticato all’interno o all’esterno. Le città stanno iniziando a comprendere che uno sport ecologico e consapevole può essere un potente strumento per ridurre l’impatto ambientale e promuovere un benessere globale.