Nel nostro Paese già in campo piattaforme ed iniziative concrete sulle rinnovabili e l’efficienza energetica.
Un’alternativa alle linee tradizionali di finanziamento e un modo per coinvolgere i cittadini nel percorso di realizzazione degli impianti per la generazione di energia rinnovabile. Il crowdfunding energetico è tutto questo. Con alcune iniziative già realizzate nel nostro Paese ed altre in corso, può essere uno degli assi nella manica per sostenere la crescita delle rinnovabili e ridurre la sindrome nimby (not in my backyard).
Cos’è il crowdfunding energetico
Di crowdfunding sentiamo parlare ormai da tempo: secondo la Banca d’Italia, è “un canale di finanziamento alternativo rispetto a quello rappresentato dalle banche o dagli altri intermediari finanziari”. Invece di chiedere i soldi alle banche o agli investitori in borsa, col crowdfunding progetti personali o professionali di singoli individui e piccole imprese possono essere finanziati direttamente da una moltitudine di soggetti, anche piccoli risparmiatori. L’incontro tra la domanda (da parte di chi ha bisogno di fondi) e l’offerta (da parte di chi vuole investire) avviene su piattaforme online, che forniscono le informazioni sui singoli progetti e gestiscono i flussi di denaro. Possiamo distinguere due tipologie di crowdfunding:
- il lending-based crowdfunding (anche chiamato peer-to-peer lending o social lending) che prevede il prestito di denaro ai promotori di un progetto attraverso la sottoscrizione di un contratto;
- l’equity crowdfunding che consente ai promotori di un progetto di raccogliere capitale di rischio; in questo caso gli investitori non fanno un prestito ma versano una somma per acquistare una quota del capitale dell’impresa diventando soci a tutti gli effetti e accettando, di conseguenza, il rischio di perdere l’intera somma investita in caso di fallimento del progetto.
La specificità del crowdfunding energetico è avere come oggetto del finanziamento progetti di generazione energetica (quasi sempre rinnovabile) o di efficientamento.
Il crowdfunding energetico in Europa
Come ha illustrato il primo studio europeo sul crowdfunding energetico realizzato da Chiara Candelise, docente dell’Università Bocconi e fondatrice del portale Ecomill, in Europa, con 29 piattaforme di crowdfunding dedicate a investimenti energetici alla fine del 2017 i progetti finanziati erano 800, per un valore di oltre 300 milioni di euro. Gran Bretagna, Francia, Olanda e Germania i Paesi protagonisti. Il crowdfunding nell’energia tipicamente offre investimenti in progetti di energia rinnovabile, dal solare, a eolico e biomassa, ma anche efficientamento dei consumi: il 70% dei finanziamenti sono stati dedicati al solare fotovoltaico. Altra caratteristica della raccolta dei fondi dal basso è il coinvolgimento dei finanziatori e del territorio in cui si vogliono realizzare le opere. Il coinvolgimento e la partecipazione agli utili possono essere, insieme all’informazione, uno dei fattori della riduzione delle ostilità verso le opere.
Le esperienze italiane
Nel nostro Paese sono tre le piattaforme di crowdfunding focalizzate su progetti energetici. Edison Crowd, esempio italiano di social lending energetico. “Il nuovo canale con cui Edison offre a tutti i cittadini la possibilità di diventare protagonisti della trasformazione energetica del proprio territorio, attraverso lo sviluppo di progetti nell’ambito delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica” spiega l’azienda. All’attivo, la piattaforma Edison ha già una centrale mini-idroelettrica sul fiume Sesia, a Palestro (Pavia), e una rete di teleriscaldamento a Barge (Cuneo). In costruzione a Quassolo (Torino), sulla Dora Baltea, un impianto mini-idroelettrico da 2.700 kW di potenza. Altra piattaforma di lending crowdfunding energetico è Ener2crowd, nata per “agevolare e finanziare progetti di efficienza energetica, fonti rinnovabili e sostenibilità”. Ecomill è “la piattaforma di equity crowdfunding che permette a cittadini, famiglie ed aziende di diventare investitori e soci di imprese e progetti nel settore dell’energia, dell’ambiente e del territorio promuovendo sostenibilità, innovazione ed aggregazione sociale”, spiega il sito web. Primo progetto lanciato da Ecomill è stato “Welfare Efficiency Piemonte”, nato per la riqualificazione energetica di un centro medico polifunzionale di Chieri (TO). Altri progetti riguardano infrastrutture di ricarica elettrica e impianti fotovoltaici.