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Come si ricicla la carta: tutte le fasi di riutilizzo

Un vortice di cartacce usate
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Oggi più che mai è di fondamentale importanza utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione nel modo più sostenibile possibile, evitando gli sprechi e promuovendo quella che in termine tecnico si chiama economia circolare, dove tutto (o quasi) può essere riutilizzato per un secondo fine. In questo contesto, ovviamente, anche il riciclo della carta risulta essere un processo cruciale per ridurre l’impatto ambientale. Con la crescente consapevolezza sull’importanza della sostenibilità, capire le fasi del riciclo della carta può risultare molto utile per contribuire a preservare gli alberi da cui produciamo la carta e tutto l’ambiente naturale nel suo complesso. Vediamo dunque insieme in che modo si ricicla la carta e quali sono le varie fasi di riutilizzo.

Indice

1. La raccolta della carta

Dalla raccolta della materia prima al suo sbiancamento, ecco tutto quello che c'è da sapere sul processo di riciclo della carta.
Fogli di carta colorata

Il processo di riciclo della carta inizia con la raccolta dei materiali. Le persone possono contribuire a questa fase separando accuratamente i rifiuti, garantendo che la carta non sia contaminata da altri materiali come plastica o cibo. I centri di raccolta dei rifiuti sono fondamentali per garantire che i materiali siano separati correttamente prima di essere inviati alle strutture di riciclo. Ovviamente, in questa fase gli individui devono essere responsabilizzati rispetto alle corrette modalità di smaltimento dei rifiuti: ad esempio, è necessario sapere che un cartone della pizza sporco di cibo, per quanto composto di questo materiale, andrà gettato nel bidone dell’indifferenziato, e non in quello della carta.

Sono essenzialmente due le fonti da cui si prende la materia prima per il riciclo della carta, vale a dire:

  • Dalla raccolta differenziata effettuata dai cittadini e dalle aziende, dove carta, cartone e cartoncini vari devono essere attentamente separati prima di essere riutilizzati nel processo produttivo e trasformati in materiale primario riciclato.
  • Dal materiale industriale già accuratamente selezionato e adatto per essere inviato alle cartiere, come per esempio gli scarti di produzione, i giornali stampati, gli imballaggi utilizzati dalla grande distribuzione e in generale da tutte le attività industriali.

I questa primissima fase si svolge un accurato processo di selezione, che permette agli operatori di eliminare eventuali impurità (potrebbero essere degli inserti metallici, dei residui di plastica ecc.). Fatto ciò, la carta selezionata viene pressata in enormi balle e consegnata alle cartiere che si occuperanno del secondo step.

2. La selezione e lo smistamento

In appositi centri, la carta viene successivamente separata da altri materiali mediante l’utilizzo di varie tecniche, come per esempio la separazione magnetica. La carta viene quindi suddivisa in diverse categorie in base al tipo e alla qualità.

3. Triturazione e pulizia

Nelle strutture dove arriva la carta riciclata in forma di balle di cellulosa, questo materiale viene successivamente gettato nel pulper.

Proprio come avviene nel processo di creazione della carta normale, i maceri vengono gettati nei pulper, vale a dire delle enormi vasche all’interno delle quali sono presenti delle grosse pale rotanti che, con l’aiuto dell’acqua, spappolano e triturano la carta da riciclare. Con questo processo si va a creare una poltiglia fibrosa nota come pasta di cellulosa. Dopo la triturazione, la pasta di cellulosa viene poi pulita per rimuovere eventuali inquinanti residui come inchiostro, colla o altri elementi contaminanti.

4. Lo sbiancamento

La pasta di cellulosa risultante può subire in un secondo momento un processo di sbiancamento per rimuovere ulteriori impurità e ottenere una tonalità più chiara di carta. Esistono diverse metodologie di sbiancamento, alcune delle quali utilizzano sostanze chimiche, mentre altre si affidano a processi ecocompatibili per garantire il massimo della sostenibilità. Dopo lo sbiancamento, la pasta di cellulosa viene trattata con prodotti chimici per migliorare le sue proprietà e renderla adatta alla produzione di carta. Spesso, ad esempio, la carta riciclata viene sottoposta a raffinazione, per rafforzare i legami tra le fibre e ottimizzarne la solidità e resistenza. La miscelazione, inoltre, può servire ad arricchire la materia prima fibrosa ottenuta con alcuni particolari additivi.

5. La formazione del foglio e l’asciugatura

A questo punto la pasta che è stata creata verrà stesa in uno strato uniforme e sottoposta ad una fortissima pressione per creare un foglio. I fogli di carta potranno dunque essere arrotolati o tagliati a dimensioni specifiche, a seconda delle esigenze del produttore. Ad ogni modo, prima di essere utilizzati andranno asciugati dagli ultimi residui di liquido legati al processo di triturazione e pulizia precedente.

La carta si può riciclare più volte?

Il processo di riciclo della carta si sviluppa a partire da vari step: ecco tutto quello che devi sapere nel merito della questione.
Un bloc notes e una matita

Il processo presentato fino a questo punto non può essere ripetuto all’infinito, in quanto con il passare del tempo le fibre coinvolte nel riciclo si indeboliscono. Tuttavia, è possibile riciclare la carta fino a 7 volte, 4 volte in più rispetto a, ad esempio, le materie plastiche. Ovviamente, ad ogni ciclo di riciclaggio della carta si andrà a peggiorare progressivamente la qualità del prodotto finale, che è stato oggetto precedentemente di vari processi di disinchiostrazione, macinatura ed essiccazione che ne hanno compresso la struttura e la solidità.

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Alberto Muraro

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