Uno dei materiali più utilizzati in assoluto è il polistirolo. Questo derivato del petrolio si presta a numerose destinazioni d’uso. Il motivo principale del suo successo si deve alla sua versatilità e al fatto di poter essere utilizzato in tantissimi settori e per le più disparate funzioni. Non di rado, ci ritroviamo con questo materiale in casa (magari a seguito di una spedizione o un acquisto) e non sappiamo che farcene. Non gettiamolo via, poiché può esserci davvero molto utile. Vediamo, di seguito, in quale modo sia possibile riutilizzare il polistirolo e destinarlo a nuova vita.
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Che cos’è il polistirolo?
Quando si tratta di trovare il giusto compromesso tra versatilità e duttilità in un materiale, si ricorre spesso al polistirolo. Nella terminologia tecnica, quello che definiamo comunemente con questo nome viene chiamato polistirene. Gli elementi che lo compongono sono tre: carbonio, idrogeno e aria. Questi sono legati assieme allo stirene, derivato del petrolio. Esso presenta degli elementi trasparenti e a questa caratteristica si deve la colorazione del materiale. Le tipologie di polistirene disponibili in commercio sono svariate. Tra le più diffuse abbiamo quello espanso sintetizzato (EPS), quello espanso estruso (XPS) e quello antiurto (HIPS).
L’EPS si utilizza comunemente nell’indotto degli imballaggi ed è il tipo di polistirolo che abbiamo tutti in mente. Si tratta di un ottimo isolante tecnico che riveste una certa utilità anche nell’edilizia. Lo XPS, maneggevole e privo di controindicazioni o effetti collaterali, si utilizza per realizzare cappotti termici e ha molte caratteristiche in comune con la tipologia già descritta. Presenta però una più elevata resistenza meccanica. L’HIPS antiurto si presenta come laminato plastico compatto. Di facile stampaggio e incollaggio, è spesso utilizzato per produrre piatti e bicchieri.
Perché il polistirolo
Questo materiale è completamente atossico. Non è dannoso per gli esseri viventi e non può essere aggredito da agenti esterni come funghi o batteri. In aggiunta, è molto resistente all’umidità nonché impermeabile all’acqua. C’è poi un’altra peculiarità da non sottovalutare: la sua traspiranza. Dal momento che lo si può spezzare facilmente a mano, si presta a essere impiegato praticamente ovunque, senza timori per la salute. Per quanto riguarda lo smaltimento, esistono numerose possibilità per riutilizzare il polistirolo. Vediamone alcune.
5 suggerimenti per riutilizzare il polistirolo
Proprio perchè si presta a tantissimi utilizzi, gettare via il polistirolo e disperderlo nell’ambiente è una follia. Piuttosto che creare un nuovo rifiuto, è possibile riutilizzare il materiale in diverse maniere. Ne abbiamo raccolte alcune qui di seguito. Alcune destinazioni d’uso sono veramente semplicissime, mentre per altre occorre manualità e dedizione.
Riutilizzare il polistirolo per creare una supercolla
Riciclo ideale per le noccioline da imballaggio, in polistirolo, che spesso ci vengono spedite per isolare altri prodotti. Procuriamocene una grande quantità e inseriamole in una pentola capiente. Versiamo poi del d-Limonene (olio di buccia d’arancia) e lasciamo agire finché il solvente non aggredirà il polistirolo. Sarà un processo non rapidissimo, ma dal risultato garantito: al termine dell’operazione avremo una sostanza appiccicosa, ottima da utilizzare come colla permanente. Durante la lavorazione del prodotto, tuteliamoci indossando guanti, mascherina, e abiti di scarso valore.
Polistirolo come isolante
Questo materiale è ottimo per coprire una finestra del garage che resterebbe altrimenti gelida, durante la stagione invernale. Il polistirolo è infatti un isolante capace di trattenere il freddo e proteggere gli interni da spifferi e correnti polari. Viene infatti talvolta utilizzato anche per garantire un isolamento supplementare alle serre esterne.
Se decidiamo di fare questo uso del polistirene, teniamo bene a mente che è altamente infiammabile. Evitiamo per cui di utilizzarlo laddove la sua presenza possa costituire rischio di incendio.
Festoni per compleanni all’aperto
Non buttiamo via i piatti di polistirolo, una volta terminato il pasto per il quale li abbiamo utilizzati. Laviamoli accuratamente, facciamoli asciugare e tagliamo dei triangoli dal fondo di queste stoviglie. A questo punto avremo delle resistentissime banderuole con cui comporre un festone. Dipingiamole o decoriamole come preferiamo e poi uniamole l’un l’altra attraverso un filo di spago, facendolo passare per dei fori appositamente ritagliati sulla superficie.
Riutilizzare il polistirolo per creare dei playset per i più piccoli
Un modo più ludico, per così dire, di riutilizzare il polistirolo, è quello di utilizzarlo come playset per fare giocare i bambini. Qui bisogna soltanto seguire la propria fantasia. Sfruttando le forme del polistirene che si ha a disposizione, o creandone di nuove modellandolo con le nostre mani, è possibile dare vita a vere e proprie città in miniatura dove i più piccoli potranno immaginare invasioni di dinosauri o gare di velocità tra macchinine.
Polistirolo come protezione per quello a cui teniamo
Si può riutilizzare il polistirolo, in maniera intelligente, per conservare con maggior cura gli oggetti a cui teniamo, creando attorno a loro una bolla che li protegga da urti e colpi. Il polistirene è un fido alleato quando si trasloca oppure si devono preparare delle spedizioni. Le sezioni più grandi possono essere ritagliate a piacimento con un coltello, o delle forbici, così da ottenere la forma desiderata e necessaria per riempire qualsiasi contenitore. Insomma, non solo il polistirolo presenta numerosi usi, ha anche tantissimi riusi!
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