Si tratta di un problema molto, molto comune, che devono affrontare soprattutto tutti quelli che vivono in aree particolarmente umide: stiamo parlando della muffa. Questo tipo di problematica tende ad infestare in modo particolare i muri di casa, rovinando così il loro colore e dando all’edificio un aspetto decisamente trasandato. Ma purtroppo non finisce qui: c’è infatti anche in gioco la nostra salute! In questo articolo vedremo come rimuovere la muffa in modo efficace, ma non solo. vi forniremo anche delle soluzioni del tutto naturali e più sostenibili di altre.
Per rimuovere la muffa dal muro in modo efficace, contrariamente a quello che alcuni di voi potrebbero pensare, non sono necessari per forza dei prodotti chimici, anzi. Alcuni “rimedi della nonna” possono essere altrettanto efficaci. Ecco tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione per evitare di commettere errori banali.
Tipi di muffa
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Di muffa, purtroppo, ne esistono diverse tipologie. Vediamole insieme più nel dettaglio, perché ce le potremmo ritrovare all’interno delle nostre abitazioni.
- Alternaria (Alternaria alternata)
L’Alternaria è una muffa molto diffusa all’esterno, ma può svilupparsi anche in ambienti chiusi. Presenta solitamente una colorazione scura, nera o verde scuro, e può provocare disturbi respiratori nelle persone particolarmente sensibili; - Aspergillus (Aspergillus spp.)
L’Aspergillus è una muffa molto comune che può assumere diverse tonalità, tra cui verde, giallo o bianco. Può scatenare reazioni allergiche e causare infezioni alle vie respiratorie. - Mucor (Mucor spp.)
Il Mucor è una muffa che cresce rapidamente, caratterizzata da un colore bianco o grigio. Predilige ambienti molto umidi e può provocare disturbi respiratori, soprattutto nelle persone con difese immunitarie basse; - Serpula (Serpula lacrymans)
Conosciuta anche come fungo della marcescenza bruna, la Serpula è una muffa particolarmente dannosa per le strutture in legno. Ha un aspetto tipicamente marrone-rossastro e può causare gravi danni agli edifici. - Muffa Nera (Stachybotrys chartarum)
La Stachybotrys chartarum, comunemente chiamata muffa nera tossica, può rappresentare un pericolo significativo per la salute, soprattutto per chi soffre di patologie respiratorie o ha un sistema immunitario debilitato. Si presenta sotto forma di macchie scure, di colore verde-nero, e prolifera in ambienti umidi e poco ventilati. L’inalazione delle sue spore può causare problemi respiratori, reazioni allergiche e, in alcuni casi, disturbi neurologici. Per garantire un ambiente sicuro, è essenziale identificarla e rimuoverla tempestivamente.
La prevenzione come arma naturale
Al di là delle soluzioni che proporremo nel prossimo paragrafo, è fondamentale ricordare che il modo più naturale e “green” per difendersi dalla formazione della muffa è prevenirne la formazione con una serie di semplici accorgimenti. Qui di seguito una lista di consigli utili in questo senso.
- L’importanza di una buona ventilazione: per evitare la formazione di muffa, è essenziale favorire il ricambio d’aria. Apriamo regolarmente le finestre e utilizziamo aspiratori in cucina e bagno per ridurre l’umidità;
- Evitiamo l’accumulo di umidità: le superfici umide favoriscono la proliferazione della muffa. Asciughiamo dunque frequentemente le zone della nostra casa più esposte all’acqua, come bagno, cucina e seminterrato;
- Teniamo sotto controllo le perdite d’acqua: perdite da tubature, tetti o finestre possono creare un ambiente favorevole alla muffa. Effettuiamo ispezioni periodiche e ripariamo subito eventuali danni per prevenire l’umidità in eccesso;
- Utilizziamo (se possibile) un deumidificatore: se la nostra casa tende ad avere un alto livello di umidità, soprattutto in ambienti chiusi come soffitte o scantinati, investire nell’acquisto di un deumidificatore può aiutare a mantenere un clima più asciutto;
- Puliamo regolarmente le grondaie: foglie e detriti di vario tipo possono ostruire le grondaie, causando infiltrazioni d’acqua nelle pareti e nei soffitti. Una manutenzione costante evita accumuli d’acqua che potrebbero favorire la muffa;
- Scegliamo materiali anti-muffa: quando si eseguono lavori in casa, se possibile optiamo per vernici, cartongesso e isolanti progettati per resistere alla muffa, così da ridurre il rischio di formazione;
- Limitiamo le piante d’appartamento: anche se migliorano la qualità dell’aria, le piante aumentano il tasso di umidità in casa. Evitiamo di collocarle in ambienti già soggetti a umidità elevata;
- Controlliamo i livelli di umidità: un igrometro ci permette di monitorare l’umidità interna, che dovrebbe restare tra il 30% e il 50%. Se supera questi valori, potremmo dover migliorare la ventilazione (o usare il sopracitato deumidificatore).
L’aceto
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Non c’è dubbio che una delle soluzioni naturali più utilizzate per risolvere il problema sia l’applicazione di aceto, un prodotto che non causa alcun tipo di inquinamento.
L’aceto presenta un’acidità del 5% e risulta dunque molto efficace contro la muffa, senza contare che è una soluzione atossica.
Tuttavia, è importante fare attenzione alle superfici in alluminio, ghisa, legno cerato e pietra naturale, poiché potrebbe danneggiarle.
Aceto per la muffa: i materiali
- Aceto bianco;
- Flacone spray vuoto;
- Bicarbonato di sodio;
- Una spazzola o spugna abrasiva;
- Maschera, guanti e occhiali protettivi;
Procedura per rimuovere la muffa con l’aceto
- Proteggiamoci: indossiamo guanti, maschera e occhiali per evitare il contatto con la muffa e le spore nell’aria;
- Applicazione dell’aceto: spruzziamo l’aceto puro sulla muffa e lasciamolo agire per almeno un’ora senza risciacquare;
- Preparazione della soluzione di bicarbonato: mescola un cucchiaino di bicarbonato con due tazze d’acqua in un flacone spray e agitiamo bene;
- Rimozione della muffa: spruzziamo la soluzione di bicarbonato sulla zona trattata e strofiniamo con una spazzola o una spugna abrasiva. Risciacquiamo con acqua tiepida.
- Finitura con aceto: spruzziamo nuovamente aceto o la soluzione di bicarbonato per eliminare eventuali spore residue. Lasciamo asciugare all’aria: l’odore acre scomparirà dopo qualche ora.