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Come costruire un forno solare: guida passo per passo per un progetto sostenibile

Forno e piano cottura di una casa
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Il forno solare (anche chiamato cucina solare o barbecue solare a seconda dei casi) è una soluzione davvero molto interessante per cucinare in maniera assolutamente sostenibile. Questo strumento permette infatti di goderci un lauto pasto limitando al massimo le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Posto che i forni solari sono facilmente reperibili in tutti i negozi di elettrodomestici più forniti così come online, forse non tutti sanno che con un po’ di manualità e i materiali giusti sarà possibile costruirne uno da zero, in casa. Ecco dunque tutto quello che è necessario sapere a riguardo.

Indice contenuti

Come funziona un forno solare

Scopriamo insieme come funzionano i forni solari e soprattutto come si possono costruire in modo fai da te (e con quali materiali).
Una pizza nel forno

Quasi tutta l’energia sulla Terra proviene dal sole, la nostra stella. L’energia solare viene assorbita dalla terra, dall’acqua e dall’atmosfera e viene convertita in energia termica, cioè il calore, che crea venti e correnti nella nostra atmosfera e negli oceani. Il calore, o energia termica, può essere concentrato per creare un forno solare che può cucinare il cibo. Ma in che modo?

Un forno solare permette di trovare la combinazione perfetta tra gli effetti generati da un concentratore solare e l’effetto serra creato dai pannelli termici. Qui, i raggi luminosi del sole vengono infatti raccolti dalla lamina posizionata sul perimetro dell’oggetto si concentrano all’interno della scatola. I raggi vengono così trasformati in energia termica che aumenta lentamente la temperatura all’interno della scatola, facendo cuocere il cibo.

Proprio come un forno normale, anche quello solare è in grado di raggiungere temperature molto elevate, di conseguenza è fondamentale muoversi con cautela per non rischiare di scottarsi.

Le tipologie

Di questo prodotto ne esistono diversi tipi. Ogni design, ad ogni modo, dovrà garantire che la luce solare si concentri verso un punto centrale dove il cibo verrà cotto.

Partiamo dal primo, il forno a scatola: questa soluzione è fatta da alcuni pannelli specchiati che concentrano i raggi verso una struttura a scatola isolata, che ha una parte superiore trasparente utilizzata per accogliere la radiazione solare: all’interno della scatola verranno poi posizionate delle pentole e delle padelle dipinte di nero.

Ci sono poi i forni ibridi, che sono forni a scatola dotati di un sistema di riscaldamento elettrico supplementare, che potrà essere utilizzato di notte e quando è nuvoloso o coperto: essi, di norma, sono di dimensioni maggiori.

Un’altra opzione è rappresentata dai forni parabolici, che utilizzano uno specchio parabolico per concentrare la luce solare verso un punto centrale in cui è posizionato il contenitore di cottura e che sono in grado di generare alte temperature, ma sono più difficili da costruire rispetto ai forni a scatola.

Citiamo infine i forni a pannelli, il tipo di forno solare meno costoso. In questo caso spesso i pannelli sono fatti di cartone ondulato e ricoperti con un riflettore economico come la carta stagnola o il Mylar (una pellicola in poliestere trasparente e antiaderente) che concentrano i raggi del sole su una pentola nera, che viene mantenuta all’interno di una busta isolante di plastica.

I materiali necessari

Ecco tutto quello che sarà necessario per costruirsi in casa un forno solare a buon mercato:

  • Una scatola della pizza;
  • Carta stagnola;
  • Pellicola trasparente;
  • Nastro adesivo;
  • Forbici;
  • Righello;
  • Piattino di carta.

Procedimento

Qui invece potete trovare tutte le semplici istruzioni per dare vita al vostro personale forno solare fatto in casa.

  • Tagliate tre lati di un quadrato sul coperchio della scatola della pizza, a circa cinque centimetri di distanza dai lati;
  • Ripiegate la linguetta che avete così creato e rivestite l’interno con carta stagnola o Mylar (attenzione: il lato lucido dovrà essere posizionato verso l’esterno), fissandola con abbondante nastro adesivo;
  • Aprite la scatola e rivestite il fondo e i lati con della carta stagnola o Mylar;
  • Coprite il foro nel coperchio della scatola creato dalla linguetta con della pellicola trasparente, fissandola con del nastro adesivo.
  • Inserite il cibo che volete cucinare su un piattino di carta e posizionatelo all’interno della scatola sul fondo rivestito di stagnola;
  • Chiudete il coperchio, ripiegate la linguetta e mantenetela aperta con un righello. Mettete la scatola all’esterno, con la linguetta rivolta verso il sole.

A questo punto, potete attendere che i raggi del sole facciano il loro effetto, cucinando l’alimento che avete inserito all’interno del vostro forno solare. Non dimenticate però che, rispetto ad un forno tradizionale, bisognerà armarsi di pazienza: per riscaldare il cibo in modo adeguato potrebbe volerci fino ad un’ora!

Un consiglio utile

Con alcuni semplici materiali è possibile costruirsi un forno solare: ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.
Un cuoco al lavoro

Ovviamente, per la riuscita del progetto è fondamentale mettere il forno in funzione quando il sole è più alto nel cielo, dalle 11:00 della mattina fino alle 15:00 del pomeriggio. Portatelo fuori in un punto soleggiato e regolate la linguetta affinché la maggior quantità di luce solare possibile si rifletta sulla carta stagnola e sulla finestra coperta di plastica. Se necessario potreste dover inclinare l’intera scatola: in questo caso, considerate di utilizzare, per esempio, un asciugamano arrotolato.


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Alberto Muraro

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