Con il progetto Guardiani della Costa, docenti e studenti di circa 300 scuole italiane hanno raccolto 105mila dati scientifici su biodiversità, inquinamento e cambiamento climatico relativi all’ecosistema costiero mediterraneo.
Formare una comunità consapevole e ben preparata per agire sul nostro fragile, ma ricchissimo ecosistema costiero. Il progetto Guardiani della Costa, voluto da Costa Crociere Foundation è nato nel 2017 in collaborazione con l’ex Ministero dell’Ambiente e della Guardia Costiera, con l’obiettivo di coinvolgere nella categorizzazione, raccolta, trascrizione e analisi dei dati sull’habitat costiero studenti e docenti degli istituti secondari di secondo grado. La formazione scientifica, teorica e sul campo, oltre all’obiettivo immediato di bonificare le spiagge dai rifiuti, ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sugli impatti negativi dell’inquinamento e sull’importanza della tutela dei litorali.
La costa italiana si estende per 8.300 km, con un buon 10% costituito da porti, infrastrutture insediamenti urbani. Il resto sono 7.500 km formati per un terzo da coste alte, articolate e frastagliate, e per due terzi da coste basse, sabbiose o ghiaiose. Un habitat naturale ricco di varietà botaniche e specie animali, tutte da salvaguardare. Un vero e proprio forziere di biodiversità.
Oltre 100mila dati raccolti
In tre anni, Guardiani della Costa ha visto la partecipazione di quasi 300 scuole secondarie, circa 1400 insegnanti e oltre 12mila studenti, che hanno raccolto 105mila dati relativi alla biodiversità del Mediterraneo, costruendo una vera e propria mappatura degli organismi spiaggiati, delle specie vegetali che vivono solo e soltanto in prossimità del mare, degli organismi di scogliera e delle specie ittiche. Per monitorare le conseguenze del cambiamento climatico sono stati raccolti dati meteomarini, informazioni sulla presenza di pesci tropicali e sulla profondità della spiaggia; mentre per quanto riguarda l’inquinamento sono stati monitorati corsi d’acqua, scarichi a mare, rifiuti spiaggiati e attività di pesca.
Gli studenti hanno utilizzato l’app Guardiani della Costa per caricare dati, commenti e foto, che vengono registrati con data, ora e posizione della segnalazione. L’archivio resta disponibile e contribuisce all’inquadramento ambientale del tratto di costa selezionato, insieme alle immagini guida che possono essere utilizzate per il riconoscimento degli organismi marini e della vegetazione litoranea. L’app è su Apple Store e Google Play per il download gratuito.
Il risultato del progetto, che continua a coinvolgere le scuole secondarie, sarà l’elaborazione di una vera e propria mappa delle fragilità ambientali della costa italiana, che fotografa l’incidenza dei diversi fattori di rischio su ciascun tratto di litorale. Inoltre, i docenti e gli studenti coinvolti adottano il sito naturale che hanno studiato, trasformandosi in veri e propri Guardiani della Costa durante tutto l’anno scolastico.
Il progetto vede la partnership di Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente, Scuola di Robotica, Enea (Centro ricerche ambiente marino), Key Technologies.