Secondo il Forum sui finanziamenti per le soluzioni basate sulla natura delle Nazioni Unite è necessario triplicare l’attuale livello degli investimenti in soluzioni basate sulla natura entro il 2030, per fronteggiare il cambiamento climatico e il degrado del territorio.
I finanziamenti per le soluzioni basate sulla natura devono triplicare entro il 2030. Il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, Inger Andersen, al Forum sui finanziamenti per le soluzioni basate sulla natura che si è tenuto a Cairns, in Australia, a fine settembre, è stato chiaro: “solo 133 miliardi di dollari sono destinati a soluzioni basate sulla natura e gli investimenti devono triplicare entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici, di tutela della natura e di neutralità di degrado del territorio”. Una posizione rafforzata dall’appello lanciato nella stessa occasione dal vice segretario esecutivo per i cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, Ovais Sarmad, che ha chiesto di portare il clima e la natura in prima linea nelle agende nazionali e internazionali e di metterli al centro di tutte le decisioni finanziarie, pubbliche e private. Invitando, inoltre, i Governi a dare ascolto alle voci delle comunità locali, dei piccoli agricoltori, delle popolazioni indigene, delle donne e dei giovani. “Molte nazioni – ha dichiarato – hanno già incluso le soluzioni basate sulla natura nei loro Piani d’azione nazionali per il clima e le hanno inserite nei loro Piani nazionali di adattamento. Tuttavia, i Paesi in via di sviluppo e le comunità locali hanno bisogno di un maggiore sostegno finanziario e tecnico per queste attività”. Le soluzioni basate sulla natura sono azioni volte a proteggere gli ecosistemi naturali che apportano benefici alle persone, contribuendo al contempo ad affrontare i cambiamenti climatici e a proteggere la biodiversità. “La crisi climatica e quella della natura – ha sottolineato Sarmad – sono inestricabilmente legate e si aggravano di giorno in giorno; poiché sono collegate è logico che le soluzioni basate sulla natura siano al centro della soluzione di entrambi”.
Piantare mangrovie per mitigare il climate change e tutelare la biodiversità
Nell’ambito del Forum – che ha visto il coinvolgimento di governi, fondi per il clima, istituzioni finanziarie, società civile, think tank e settore privato – sono stati illustrati alcuni progetti efficaci nell’utilizzare le soluzioni basate sulla natura. Un esempio, l’iniziativa australiana Jaragun Ecoservices, che protegge un bacino idrografico vicino Cairns, danneggiato dai nutrienti e dai sedimenti che lo sviluppo agricolo ha riversato nell’ecosistema sensibile del fiume, dove ranger indigeni lavorano al ripristino delle mangrovie e di altre specie autoctone. La protezione o la piantumazione delle mangrovie nelle aree costiere riduce l’impatto delle tempeste sulle vite umane, assorbe il carbonio e, allo stesso tempo, fornisce un habitat per pesci, uccelli e altre piante.
I finanziamenti sono decisivi per lo sviluppo delle soluzioni basate sulla natura
Banche e fondi di sviluppo possono avere un ruolo determinante nell’adozione di soluzioni basate sulla natura, contribuendo a ridurre il rischio degli investimenti, fornendo finanziamenti agevolati o proponendo strumenti finanziari innovativi in grado di attrarre finanziamenti privati o migliorare quelli pubblici. Un esempio è il Green Sukuk, green bond indonesiano che destina il 100% dei proventi al finanziamento o al rifinanziamento di progetti verdi, che affrontano il cambiamento climatico. Gli esperti concordano sul fatto che l’azione collettiva sulle soluzioni basate sulla natura può essere catalizzata attraverso un’azione governativa che integri questi approcci nella pianificazione nazionale. Ma sono necessari i finanziamenti. Risultati e conclusioni saranno presentati dal Comitato permanente per le finanze in corso alla Cop 27 di Sharm el-Sheikh in Egitto.