Quella del bucato ecologico è una soluzione sostenibile per igienizzare e sanitizzare biancheria e vestiti. Si tratta di un tipo di lavaggio più accorto, il quale tiene in considerazione l’impatto ambientale causato dai prodotti utilizzati. La sostenibilità passa dalle nostre scelte quotidiane, ognuno di noi può – e deve, se vogliamo intraprendere finalmente la strada della transizione ecologica – giocare la sua parte, con le proprie scelte. Quella di prestare attenzione alla maniera in cui facciamo il bucato è una decisione non da poco, la quale può veramente fare la differenza, se intrapresa su scala globale.
Leggi anche: “Diritto alla riparazione elettronica, di cosa si tratta?“
L’importanza del bucato ecologico
Optare per il bucato ecologico significa adottare un insieme di comportamenti che mirano al risparmio di acqua ed energia. Non solo. Al fine di preservare l’ambiente, le fibre dei capi durante il lavaggio e la salute della pelle, si preferiranno prodotti dall’origine naturale, biodegradabili e liberi dalla presenza di sostanze inquinanti. Sono accorgimenti a cui spesso, nella quotidianità e negli automatismi legati a quest’operazione, così comune e abitudinaria, neppure si pensa. Se inizieremo ad adottarli su ampia scala, però, saremo davvero in grado di fare un’importante differenza, abbassando il consumo idrico e liberando meno sostanze chimiche nell’ambiente.
Il bucato ecologico si contraddistingue anche per la sua economicità. Riduce infatti il consumo delle risorse e promuove l’uso di prodotti di origine naturale, generalmente meno cari dei detersivi che finiscono sugli scaffali dei supermercati. Fare il bucato in questa maniera, con attenzione e accortezza verso l’ambiente, presenta dunque due vantaggi considerevoli.
6 regole da seguire per un bucato ecologico
Vediamo poche e semplici regole per iniziare, fin da subito, a rendere ecologico il nostro bucato.
Laviamo i capi soltanto se veramente necessario
Prima di riporre vestiti nel portabiancheria chiediamoci se sia davvero necessario lavarli. Non di rado, tendiamo a lavare i panni dopo averli messi una sola volta. La maggior parte dei capi, però, può essere indossata più volte prima di finire in lavatrice. Se desideriamo restituire freschezza a un maglione lavato da poco, basterà fargli prendere aria qualche minuto. Se la camicia si è sporcata, valutiamo la possibilità di rimuovere le macchie dal tessuto senza ricorrere alla lavatrice. Quando ci spogliamo, pieghiamo con attenzione i capi o appendiamoli a una gruccia, così eviteremo di stropicciarli e non saremo costretti a lavarli, e poi a stirarli, per poterli indossare ancora.
Ridurre la frequenza dei lavaggi ci darà inoltre modo di preservare meglio la qualità degli abiti. Lavare spesso i vestiti, infatti, logora le loro fibre e affievolisce la vivacità dei colori.
Carichiamo adeguatamente la lavatrice
Quando ci appropinquiamo a mettere in funzione la lavatrice, verifichiamo che il cestello sia a pieno carico. Ridurremo così il numero di cicli di lavaggio necessari, risparmiando acqua ed energia. Nel farlo, prestiamo comunque attenzione a non sovraccaricare l’elettrodomestico, in quanto potremmo compromettere le prestazioni di pulizia e ritrovarci a dover lavare di nuovo tutti i capi o parte di essi. Se non conosciamo la capacità massima di carico della lavatrice, esaminiamo il pannello di controllo. Numerosi modelli riportano la cifra espressa in chilogrammi direttamente sul prodotto. Alternativamente, consultiamo la scheda tecnica.
Dosiamo bene i detersivi e usiamo prodotti naturali
Un fattore chiave del bucato ecologico è la scelta del detersivo da utilizzare. Quelli preparati con ingredienti biodegradabili e naturali ci permettono di limitare l’emissione di agenti inquinanti nell’ambiente e conservare al meglio la qualità degli abiti. Molti prodotti presenti sul mercato contengono sostanze chimiche che inquinano e, a lungo andare, danneggiano i tessuti e aggrediscono la pelle. Bicarbonato e percarbonato di sodio sono due rimedi naturali, dalle proprietà igienizzanti e sbiancanti, che permettono di trattare gli indumenti, bianchi o colorati che siano, in modo naturale.
Impariamo a leggere l’etichetta sul flacone, sia prima dell’acquisto sia quando dobbiamo dosare la quantità di detersivo necessaria al lavaggio. Determiniamo la corretta quantità di detergente in base al carico, al livello di sporco, al tipo di tessuto e alla durezza dell’acqua. È fondamentale per evitare gli sprechi. E per ottenere un lavaggio efficiente.
Limitiamo l’uso dell’ammorbidente per un bucato ecologico
L’ammorbidente è un additivo, composto da sostanze chimiche in grado di agire sulle fibre dei tessuti, rendendole più morbide e facili da stirare. I suoi componenti sono inquinanti per l’ambiente e, se dosati in modo erroneo, irritanti per la pelle. È opportuno sapere quando utilizzarla. Seguiamo le istruzioni riportate sulle etichette, dosiamola nel modo adeguato e optiamo per alternative biodegradabili.
Se poi desideriamo profumare gli abiti, aggiungiamo qualche goccia di olio essenziale nella vaschetta dell’ammorbidente e otterremo capi profumatissimi. Le alternative ai prodotti da scsffale sono davvero numerose.
Laviamo a basse temperature
Lavare a basse temperature limita l’impatto ambientale del bucato. La lavatrice utilizzerà infatti meno energia per riscaldare l’acqua. Ciò non significa che il lavaggio sarà compromesso. Gli abiti rimarranno a contatto con il sapone più a lungo e la temperatura non elevata dell’acqua aiuterà a preservarne colori e caratteristiche.
Controlliamo sempre le etichette, evitando cicli di lavaggio non idonei e limitando le alte temperature e il prelavaggio. È meglio pretrattare a mano le macchie ostinate prima di procedere con il ciclo di lavaggio in lavatrice.
Impostiamo la centrifuga a meno giri
Impostiamo la centrifuga tra i 600 e gli 800 giri al minuto. Questo accorgimento ci aiuterà a risparmiare energia. Ricordiamo però che un ciclo di centrifuga meno potente restituirà un carico di vestiti più bagnato rispetto a uno intensivo. Determinati capi disprezzano questo trattamento e, prima di lavarli, dobbiamo deselezionare l’opzione dal pannello di controllo della tua lavatrice. L’etichetta ci segnalerà quali indumenti non vanno centrifugati.
Leggi anche: “Demanufacturing: l’industria 4.0 del riciclo“