Una riunione straordinaria del Consiglio regionale del Lazio ha fatto il punto della situazione sulla bonifica della Valle del Sacco.
Entro 60 giorni saranno bandite tutte le procedure di gara per gli interventi di caratterizzazione delle aree interessate. È la notizia più importante data oggi dall’assessore al Ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani, durante la seduta del Consiglio regionale del Lazio sullo stato di lavori per la bonifica della Valle del Sacco. L’emergenza ambientale in quest’area è dovuta alla presenza di rifiuti chimici e industriali ed è emersa in tutta evidenza nel 2005, con la morte di diversi bovini per avvelenamento. Nel 2006 l’amministrazione Marrazzo dichiarò lo stato di emergenza. “Ma solo negli ultimi anni – ricorda Valeriani ripercorrendo le vicende del proprio territorio – siamo riusciti a ottenere l’intervento del governo nazionale con la dichiarazione della zona come Sito di interesse nazionale, la sottoscrizione nel 2019 di un accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e lo stanziamento di oltre 53 milioni di euro”. Sono 22 i comuni compresi all’interno del Sin. Un’area enorme.
Le opere avviate
“Per quanto riguarda il piano di caratterizzazione delle aree agricole – ha affermato Valeriani in Consiglio – siamo all’affidamento della gara. Mentre per il piano di monitoraggio delle acque è stato sottoscritto un accordo con Arpa, Ispra, Istituto superiore di sanità e Asl. Stessa cosa per quanto riguarda la definizione dei valori di fondo di acqua e suolo. La valutazione epidemiologica, in convenzione con il servizio sanitario regionale e l’Arpa, è già in corso da un anno. Sono in corso le gare per la classificazione e messa in sicurezza di una prima parte delle aree industriali contaminate. Per gli altri siti, al fine di ridurre i tempi, si userà la procedura dell’accordo quadro”. In fase di ultimazione sarebbe anche l’accordo integrativo per la messa in sicurezza dell’ex discarica “Le Lame” e di due comprensori industriali di Colleferro. Entro 60 giorni, in conclusione, saranno bandite tutte le procedure di gara per gli interventi di caratterizzazione. Infine, la nomina del commissario straordinario, Lino Bonsignore, responsabile dell’attuazione degli interventi, permetterà – secondo l’assessore – di rispettare il cronoprogramma dei lavori di bonifica. Favorendo maggiore interlocuzione e informazione rispetto alle amministrazioni locali e ai cittadini. C’è tempo fino al 31 dicembre per chiudere le gare e avviare i lavori, pena la perdita dei fondi.
Le voci critiche
Antonio Aurigemma consigliere di FdI e primo firmatario della richiesta che ha portato alla seduta straordinaria ha sottolineato le gravi inadempienze da parte dell’amministrazione regionale. “Sono passati tre anni – ha detto – dalla sottoscrizione dell’accordo di programma fra Regione e ministero dell’Ambiente e tutto è ancora fermo. Rischiamo di perdere buona parte dei finanziamenti previsti”. Le richieste del consigliere sono quelle di istituire un tavolo permanente con i sindaci interessati e aprire un sito web per informare costantemente i cittadini. E stufo e amareggiato si dice Pasquale Ciacciarelli della Lega, perchè “a oggi non è stata realizzata neanche la minima parte dell’accordo di programma”. “I commissari spesso sono fonte di ulteriore spesa e non accelerano le procedure. Intanto – ha dichiarato Fabrizio Ghera di FdI – vanno bloccate tutte le autorizzazioni di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti su cui c’è la contrarietà netta delle amministrazioni locali”.