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Biometano: al via gli incentivi alla produzione

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Oltre 1,7 miliardi di euro di incentivi alla produzione di biometano, con l’obiettivo di promuovere una capacità produttiva di 2 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2024 e dare una spinta alla transizione ecologica.

Incentivare la produzione di biometano, sia attraverso la realizzazione di nuovi impianti che la riconversione di strutture già esistenti per la generazione di biogas. È l’obiettivo del Decreto direttoriale n.23 emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il 13 gennaio – in attuazione di un precedente decreto del 2022 – e scritto a quattro mani con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Biometano: quale tipo viene incentivato

Il Decreto definisce biometano il combustibile gassoso ottenuto dalla purificazione (depurazione e raffinazione) del biogas, in modo da risultare idoneo per l’immissione nella rete del gas naturale. Sono quindi esclusi i combustibili gassosi prodotti tramite processi di metanazione dell’idrogeno e della CO2, e tramite processi di gassificazione delle biomasse, come ad esempio il syngas. In sostanza, è incentivabile esclusivamente il biometano prodotto da impianti agricoli o da impianti a rifiuti organici, che rispetti le caratteristiche di qualità e sia conforme ai requisiti di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra previsti dalle norme.

Biometano: quali sono gli incentivi alla produzione

Il Decreto rientra tra le azioni previste per dare attuazione alla misura del PNRR a sostegno della produzione di biometano: l’investimento 1.4, “sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l’economia circolare”, considerato una componente essenziale per la realizzazione della transizione ecologica. Gli incentivi saranno riconosciuti in forma di:

  • contributo a fondo perduto – calcolato come percentuale delle spese ammissibili, fino ad un massimo del 40% dell’investimento sostenuto;
  • tariffa incentivante – applicata alla produzione netta di biometano.

Con l’assegnazione di contributi in conto capitale per gli investimenti e tariffe incentivanti per la produzione netta di biometano, per oltre 1,7 miliardi di euro, il GSE stima di promuovere una capacità produttiva di circa 2 miliardi di metri cubi l’anno di biometano entro il 2024, dieci volte in più rispetto all’attuale produzione.

Come accedere agli incentivi per la produzione di biometano

Gli incentivi per la produzione di biometano previsti dal Decreto verranno assegnati mediante procedure competitive pubbliche (aste a ribasso) e le domande di partecipazione dovranno essere presentate attraverso il sito del Gestore dei Servizi Energetici. Naturalmente per accedere agli incentivi per la produzione di biometano sarà richiesto il rispetto di requisiti soggettivi, riferiti cioè al soggetto richiedente, e di requisiti oggettivi, inerenti all’intervento di realizzazione dell’impianto di produzione di biometano; in funzione della categoria di intervento (nuova costruzione o riconversione), della tipologia di impianto (impianto agricolo o impianto a rifiuti organici), della destinazione d’uso del biometano prodotto (usi nel settore dei trasporti o altri usi). Sarà il GSE a verificare il rispetto dei requisiti di accesso agli incentivi, sia alla presentazione della domanda di partecipazione alla procedura competitiva, sia in fase di entrata in esercizio dell’impianto. Il Decreto contiene gli schemi di avviso pubblico per ciascuna delle procedure previste, i modelli per le istanze di partecipazione, la documentazione da inviare per la verifica del rispetto dei requisiti, i contratti-tipo da stipulare tra il GSE e i soggetti richiedenti. La prima procedura competitiva per l’accesso agli incentivi per la produzione di biometano verrà lanciata già nel primo trimestre di quest’anno.

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