La Commissione europea ha finanziato otto progetti comunitari, tra cui ClimaxPO: progetto di adattamento ai cambiamenti climatici destinato a migliorare la situazione del fiume italiano, da settimane sotto i livelli di guardia.
Le immagini del Po in secca che campeggiano sui media da diverse settimane sono tra i segnali più allarmanti delle conseguenze prodotte dai cambiamenti climatici. E proprio al fiume più importate d’Italia è rivolto uno degli otto progetti per contrastare i cambiamenti climatici per i quali la Commissione europea ha da poco deciso un investimento da oltre 116 milioni di euro complessivi. Si tratta del programma Life, che mobilita risorse a sostegno di progetti che possono aiutare l’Europa a diventare il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050 e ad attuare con successo il Green Deal comunitario.
I progetti contro il cambiamento climatico finanziati dalla Commissione europea
Gli otto progetti oggetto di finanziamenti riguardano quattro macro-aree:
- conservazione e ripristino della natura – ad esempio, in Belgio verranno ampliate le aree protette e si lavorerà per sviluppare piani d’azione per gli habitat naturali;
- qualità dell’acqua e gestione dei rifiuti – uno dei progetti è in corso in Slovacchia, per promuovere la gestione sostenibile delle foreste e della pesca;
- adattamento ai cambiamenti climatici – in Estonia ad esempio, verrà sostenuto il piano nazionale di sviluppo per l’adattamento ai cambiamenti climatici con azioni per proteggere corsi d’acqua e ambiente naturale;
- mitigazione del cambiamento climatico – in Spagna verrà finanziata un’iniziativa di decarbonizzazione dei trasporti.
ClimaxPO: il progetto di adattamento climatico attraverso la gestione intelligente delle risorse idriche
Per l’Italia verrà finanziato il progetto ClimaxPO, che punta a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione delle risorse idriche intelligente, attuando le misure della Strategia nazionale adattamento e resilienza ai cambiamenti ambientali. In particolare, si inizierà migliorando governance e attività di coordinamento degli interventi, per poi agire sulla sicurezza idrica e sulla resilienza ai cambiamenti climatici nel bacino fluviale, attraverso azioni pilota selezionate e replicabili. Un ruolo decisivo è attribuito alla formazione e sensibilizzazione dei cittadini sui comportamenti virtuosi da adottare. Il progetto durerà nove anni e e prevede un investimento di quasi 18 milioni di euro, di cui 11 milioni circa dal contributo europeo e 7 dai beneficiari. La prima fase del progetto prevede coordinamento della pianificazione e miglioramento della governance, capacity building, coinvolgimento degli stakeholders, sviluppo di strumenti di intervento e metodologie comuni. La seconda fase consisterà con l’implementazione della strategia di adattamento e resilienza ai cambiamenti climatici, con la diffusione di buone pratiche e l’aggiornamento delle policy. Infine, è prevista la fase della replicazione e istituzionalizzazione, con il coordinamento dei finanziamenti per l’attuazione della Strategia nazionale di adattamento e resilienza ai cambiamenti climatici, nonché lo sviluppo continuo delle capacità e il coinvolgimento degli stakeholder.