L’appello: “Però, serve un quadro normativo più stabile e favorevole agli investimenti con una crescita annua del solare sostenuta e indirizzata agli impianti di taglia medio-grande”
Il solare apre nuovi spazi di collaborazione tra aziende italiane e tedesche, in particolare per gli impianti di taglia medio-grande, a patto che l’Italia introduca un quadro normativo più stabile e favorevole agli investimenti. A chiederlo è AHK Italien, la Camera di commercio italo-germanica, su incarico del ministero per l’Economia e la Protezione del Clima tedesco.
“In un position paper che abbiamo presentato lo scorso anno, abbiamo già sottolineato l’importanza di una pianificazione a lungo termine per le Fer, di un quadro di maggior chiarezza e stabilità legislativa, nonché di una velocizzazione dei decreti attuativi e degli iter di autorizzazione per i nuovi impianti. Si pensi, ad esempio, al caso delle comunità energetiche e al loro potenziale”, ha ricordato il consigliere delegato AHK Italien, Jörg Buck.
“Anche in ottica italo-tedesca, secondo quanto emerge da uno studio che abbiamo realizzato con Ipsos e presentato il mese scorso, le aziende vedono un ampio margine di rafforzamento della partnership tra i nostri due Paesi proprio nell’ambito della transizione verde, e chiedono ulteriori misure di facilitazione agli investimenti. A livello bilaterale, ciò significa diventare ancor di più “due Paesi un ecosistema”, con strategie armonizzate che vadano a incentivare la collaborazione tra le eccellenze, piccole o grandi che siano, che già abbiamo nelle filiere italiana e tedesca”.