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Come salvare le api: azioni per proteggere i nostri impollinatori preferiti

Salvare le api: due api su un fiore
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Le api e gli altri impollinatori, nessuno escluso, scompaiono. Tanto per cambiare, è l’attività antropica a ucciderli. Questi insetti finiscono sterminati dalla nostra cupidigia, dalla necessità del tutto e subito che ci porta ad avvelenare campi con pesticidi e sostanze chimiche in nome della massima resa, senza preoccuparci minimamente del prezzo che paghiamo tutti. Se a questi comportamenti aggiungiamo perdita di habitat e crisi climatica, anch’esse legate all’uomo, ci troviamo di fronte a una situazione drammatica per questi volatili. Possiamo però fare comunque qualcosa, se desideriamo salvare le api. In questo articolo, abbiamo raccolto alcuni consigli concreti.

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Possiamo impegnarci in prima persona per salvare le api

Salvare le api: una colonia di api
Vediamo quali azioni possiamo intraprendere per salvare le api

Nell’attesa, speriamo non inutile, che la politica prenda provvedimenti esecutivi, noi privati cittadini possiamo darci da fare con azioni piccole e circoscritte, che possono però contribuire a preservare le api rimaste e ripopolare le colonie in sofferenza. Basta armarsi della volontà di voler contribuire in prima persona. Nel 2021 è stata chiusa l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Salviamo le api e gli agricoltori. La petizione chiedeva alla Commissione di eliminare gradualmente i pesticidi sintetici in Europa, ripristinare la biodiversità nelle aree agricole e utilizzare i sussidi della PAC per avviare l’agricoltura dell’UE sulla strada dell’agroecologia. 

Mentre attendiamo di vedere se a Bruxelles ci si attiverà in qualche modo per rispondere all’iniziativa, concentriamoci su quanto possiamo fare nel nostro piccolo. Di seguito, elencheremo alcuni compiti e azioni che possiamo portare a termine per impattare in maniera seria e concreta sul benessere e la sopravvivenza delle api e degli altri insetti impollinatori.

Piantiamo fiori graditi alle api

Tra le principali minacce per le api abbiamo la mancanza di un habitat dove possano trovare cibo nutriente. Specie in città, dove le aree verdi sono rare. La questione non riguarda soltanto chi possiede un orto oppure un giardino: basta infatti piantare i fiori graditi agli impollinatori in vasi e fioriere, lasciandoli sul balcone o nel cortile condominiale. Le piante preferite dalle api sono la calendula, il tulipano, la margherita, la lavanda, la lupinella, la facelia, la borragine, il timo, il grano saraceno, il girasole, la malva, il tagete, il finocchio annuale, il rosmarino, l’aneto, la pastinaca, il coriandolo e l’erba medica. Ve ne sono anche altre, per una lista davvero lunga, ma queste sono quelle probabilmente più facili da procurarsi.

Prediligiamo, tra quelle elencate, le piante autoctone della nostra zona. Se ci è possibile, preferiamo i fiori con singole cime, i quali producono tendenzialmente più polline e attirano maggiormente le api. Un altro aspetto importante è cercare di avere a disposizione qualcosa che fiorisca tutto l’anno, quindi faremmo bene a preparare un calendario che includa fioriture primaverili, estive e autunnali.


Quando un albero fiorisce, fornisce centinaia – se non migliaia – di fiori da cui gli impollinatori possono nutrirsi. Gli alberi non sono solo una grande fonte di cibo per le api, ma anche un loro habitat essenziale. Le foglie degli alberi e la resina forniscono il materiale per la nidificazione, mentre le cavità naturali rappresentano ottimi rifugi. Rafforziamo gli habitat delle api piantando alberi da frutto. Forniranno loro nettare e uno spazio in cui rifugiarsi.

Non utilizziamo prodotti chimici in orto o in giardino


Per salvare le api, è fondamentale limitare l’utilizzo di prodotti chimici, altamente nocivi per gli impollinatori. Pesticidi sintetici, fertilizzanti, erbicidi e soprattutto neonicotinoidi (banditi dal 2018, ma di cui i campi europei sono ancora impregnati, in molti Paesi) intaccano il sistema nervoso centrale, causando la paralisi e la morte delle api e dei loro colleghi. Trattiamo le nostre colture con prodotti organici e soluzioni naturali, come per esempio il compost. Ricorriamo poi ai servigi degli insetti benefici che tengono lontani i parassiti, come le coccinelle e le mantidi religiose.

Oltre a evitare di farne uso noi, dobbiamo anche fare in modo che l’industria utilizzi meno prodotti di questo tipo. Come possiamo fare? Scegliamo frutta e verdura biologiche, evitando di finanziare l’agricoltura delle multinazionali che impiega dosi massicce di pesticidi e fertilizzanti, danneggiando il suolo e gli insetti impollinatori. Ricordiamoci sempre che è il consumatore quello che detiene il maggior potere.

Per salvare le api, costruiamo loro un hotel!


Non esistono solo le api mellifere ma anche tante altre specie di api solitarie. Pur non producendo miele, anche queste sono fondamentali per l’impollinazione. Questi insetti solitari non vivono in colonie, ma nidificano all’interno di piccoli spazi, come steli, cavi o buchi nel legno. Con la deforestazione e la conseguente perdita di habitat i piccoli impollinatori fanno fatica a trovare la giusta location per costruirsi una casa. Ecco perché possiamo aiutarli, realizzandone una al posto loro allo scopo di ospitarli nel nostro giardino, orto, cortile o balcone.

Ci basterà creare una cornice e inserire all’interno pezzi di legno alternati a piccoli rametti e/o canne di bambù. I legnetti dovranno essere forati, per agevolare l’ingresso delle api. Se non abbiamo una manualità tale da costruire una cornice, possiamo prendere una vecchia tazza o contenitori simili e riempirli di legno forato, andranno benissimo come albergo per le api!

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Mattia Mezzetti

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