Sappiamo molto bene quanto gli scarichi delle automobili e in generale i mezzi di trasporto basati su fonti di energia non rinnovabili abbiamo contribuito ad aumentare in modo vertiginoso le emissioni di CO2 nell’atmosfera e, di conseguenza, a generare il fenomeno del riscaldamento globale. Oggi più che mai dunque abbiamo come imperativo morale quello di trovare delle soluzioni alternative, che ci permettano di assicurare un futuro prospero e sicuro alle nuove generazioni. Alcune città, come la splendida Parigi, si stanno attivando da tempo in quest’ottica: pensiamo ad esempio all’interessante progetto del Plan Vélo, del quale parleremo in maniera approfondita qui di seguito
Indice
Cos’è il Plan Vélo
A lanciare il progetto è stata, a settembre del 2022, l’ormai ex Prima Ministra francese Élisabeth Borne. L’obiettivo della politica e del Governo francese tutto era spingere la popolazione locale a mettersi in sella alla propria bicicletta il più possibile, piuttosto che utilizzare un’auto o un autobus. Si è trattato di un progetto legato ad un’altra iniziativa legata alla mobilità parigina lanciato nel 2018.
Sono essenzialmente tre gli elementi al centro del Plan Vélo, che sarà in vigore fino alla fine del 2027.
- Rendere le biciclette più facilmente accessibili a tutti e a tutte, dai più giovani fino alle persone più anziane;
- Fare della bicicletta (ma anche della camminata a piedi!) un’alternativa interessante rispetto all’uso dell’automobile individuale per gli spostamenti di prossimità, spingendo al suo utilizzo combinato con i mezzi pubblici quando si parla di distanze più lunghe;
- Trasformare le biciclette in un volano dell’economia supportando gli stakeholder di tutta la filiera interessati alla crescita di questo settore
Un progetto di successo
Per fortuna, l’idea (promossa anche dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, tuttora in carica) è stata accolta con un’enorme entusiasmo da parte degli abitanti della capitale francese. E i dati, da questo punto di vista, parlano davvero chiarissimo e non potrebbero farci più piacere di così.
Tra l’ottobre del 2022 e l’ottobre 2023, il numero di ciclisti per le strade parigine è addirittura raddoppiato, e questo nonostante il meteo della città non sia sempre particolarmente clemente. Viva soddisfazione è stata manifestata a proposito da parte del vicesindaco (appartenente al partito dei Verdi) David Belliard, che ha spiegato entusiasta come il ciclismo sia ormai diventato parte integrante dell’identità parigina.
Gli investimenti (ingenti, va detto!) sono dunque stati ampiamente ripagati: basti pensare a proposito che Hidalgo e il suo Comune hanno stanziato ben 150 milioni di euro per raddoppiare il numero di piste ciclabili e creare una massa critica di infrastrutture dedicate. Ma c’è di più.
Il Plan Vélo di Parigi in realtà include anche azioni concrete per garantire una maggior sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, per sostenere le città e le comunità impegnate nello sviluppo della camminata e della bicicletta, combattere il furto delle biciclette e proporre soluzioni di parcheggio sicure per le biciclette. Inoltre, ai già ingenti fondi investiti dalle autorità parigine si andranno ad aggiungere anche altri 2 miliardi di euro da parte del Governo francese, che si augura di raggiungere un investimento complessivo di 6 miliardi di euro entro la fine del progetto. Qui di seguito saranno evidenziate le principali azioni concrete realizzate grazie a questo denaro fino ad oggi.
Gli obiettivi
Con il suo Plan Vélo, la città di Parigi si è dunque voluta imporre come un modello di sostenibilità da seguire, anche in considerazione del fatto che nel 2024 la città ospiterà le Olimpiadi e dovrà dunque fare la migliore impressione possibile alla comunità internazionale. Questi i principali obiettivi che la capitale francese si è imposta di raggiungere con l’interessante iniziativa Plan Vélo:
- 30.000 nuovi spazi dedicati nei luoghi pubblici, di cui 1.000 riservati alle cargo bike;
- 40.000 nuovi spazi sicuri vicino alle stazioni, o nei punti intermodali, con accesso gratuito e sicuro, sotto l’egida di Île-de-France Mobilités entro il 2030;
- 10.000 nuovi posti sicuri negli spazi pubblici esclusi i punti intermodali (velobox o altra tipologia, parcheggi residenziali custoditi accessibili tramite abbonamento);
- 50.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato (proprietari e comproprietà sociali, imprese, ecc.).
- 1.500 posti nei siti della Città di Parigi (parcheggio per gli agenti della Città);
- Obbligo di parcheggio custodito per ogni nuova costruzione/ristrutturazione di edifici privati, uffici, esercizi aperti al pubblico e incentivi nel caso in cui non siano previsti grandi cantieri;
- La creazione di parcheggi temporanei per adattarsi alla domanda specifica dei grandi eventi.
La speranza a questo punto è che, seguendo il virtuoso esempio francese, anche molte altre metropoli e grandi città del mondo (comprese le italiane, Roma, Milano, Napoli etc.) possano intraprendere iniziative simili che, ricordiamo, vanno anche in una direzione legata alla salute dei cittadini. Svolgere un’attività fisica regolare come un giro in bicicletta ha infatti un impatto estremamente positivo sul nostro sistema cardiovascolare e contribuisce a mantenerci in forma, aiutandoci a bruciare calorie.