La grandine è un fenomeno atmosferico piuttosto violento con il quale, purtroppo, dovremo probabilmente iniziare a fare sempre più i conti in futuro. Il cambiamento climatico che incalza ci costringe infatti a prendere in considerazione la possibilità che grossi chicchi di ghiaccio cadranno spesso dal cielo in futuro, con conseguenze a volte persino molto pericolose.
Oltre agli agricoltori e chi possiede un’auto e non ha la fortuna di avere un garage, la grandine è un fenomeno che spaventa molto anche tutti i possessori di pannelli solari, strumenti tecnologicamente avanzati in grado di aiutarci a risparmiare sulla bolletta dell’energia sfruttando i raggi UV del sole. I dubbi, d’altra parte, sono anche piuttosto leciti: nel momento in cui una grandinata dovesse abbattersi su un’abitazione il suo impianto fotovoltaico potrebbe essere a rischio? Proviamo a rispondere a questa domanda spiegando anche tutto quello che è necessario fare per prevenire eventuali problemi.
Indice
Come sono fatti i pannelli solari
Prima di addentrarci più nel dettaglio del merito della questione può risultare utile spiegare in che modo i pannelli solari vengono assemblati, evidenziando dunque tutte le loro varie parti. Un pannello fotovoltaico è così costruito:
- Le celle solari vengono montate a partire da alcune sottili fette di silicio che vengono trattate con particolari sostanze chimiche per produrre una carica elettrica quando vengono esposte alla luce solare;
- Le celle vengono collegate tra loro in serie e racchiuse tra strati di vetro e plastica EVA;
- Gli strati vengono poi riscaldati per riuscire ad ottenere una tenuta stagna;
- Gli strati sigillati vengono inseriti all’interno di una struttura metallica, e i fili vengono collegati in una scatola di giunzione in plastica sul retro del pannello, con due fili che escono dalla scatola di giunzione per trasportare l’elettricità ad altri pannelli o a un inverter solare.
A prima vista, i pannelli solari potrebbero apparire piuttosto fragili, come se fossero delle semplici finestre (la superficie è infatti costituita da un particolare tipo di vetro antiriflesso con uno spessore che, in media, si attesta sui 3,2 millimetri). In realtà, la tecnologia dietro ad essi è molto più complessa e la stragrande maggioranza dei pannelli è stata ideata anche per resistere a diversi tipi di intemperie, grandine compresa.
È importante sottolineare che i vari elementi e materiali che andranno a formare il pannello solare vengono sottoposti a un processo di fusione sotto vuoto, che genera un pacchetto compatto successivamente incorniciato con profili in alluminio. La suddetta cornice non solo aumenta ulteriormente la resistenza del pannello, ma lo rende in grado di resistere a urti e sollecitazioni meccaniche estreme.
Come proteggere i pannelli fotovoltaici dalla grandine
Detto ciò, questo non significa ovviamente che un cittadino che ha deciso di installare dei pannelli sul tetto della propria abitazione (anche alla luce dell’investimento fatto) non debba tutelarsi da eventuali brutte sorprese. Gli ultimi dati riguardo al fenomeno, d’altra parte, ci portano necessariamente a fare delle riflessioni: basti pensare che tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023, secondo i dati forniti da SIMA, in Italia si sono verificati 432 eventi climatici estremi di grave entità.
Come proteggersi, dunque? Prima di tutto, selezionando il pannello giusto: per quanto possa sembrare una frase scontata, in realtà è cruciale scegliere fin da subito dei prodotti che assicurino la massima resistenza possibile alla grandine. È in generale consigliabile preferire pannelli realizzati con silicio monocristallino o policristallino. Bisogna inoltre ricordare che la scelta di un vetro temperato per i propri pannelli può essere un’idea valida: si tratta infatti un tipo di materiale appositamente progettato per essere più resistente alla rottura.
Anche un’installazione corretta gioca un ruolo fondamentale: sarebbe sempre meglio regolare l’angolazione dei pannelli solari in modo che assorbano meglio gli impatti e limitare i danni. L’angolazione varia generalmente in base alla Regione dove si trova l’abitazione: sarà dunque più pronunciata al Settentrione rispetto che al Mezzogiorno. Attenzione anche al fatto che alcune zone più di altre sono per loro natura molto esposte a eventi climatici particolarmente intensi.
Se necessario, in aggiunta, possiamo considerare la possibilità di stipulare un’assicurazione.
I tipi di rete antigrandine
Ovviamente a nostra disposizione sul mercato ci sono diversi strumenti che ci possono garantire una sicurezza aggiuntiva: è il caso delle reti antigrandine, una soluzione che può eventualmente essere integrata, cioè progettata appositamente in modo da non compromettere l’efficienza energetica dei pannelli. Attualmente sul mercato ne esistono fondamentalmente di tre tipi: le Raschel Drap Hail Netting, le Raschel Quad Crossover Knitted Hail Netting e le Leno Hail Netting. Le varianti a nostra disposizione si distinguono per il modo in cui sono costruite e le loro proprietà, legate alle diverse apparecchiature e metodologie impiegate nel processo di tessitura. Quella probabilmente più diffusa è però la varietà Leno: il motivo è legato al fatto che, possedendo una trama più larga, consente una minore interferenza con l’assorbimento della luce solare.