La discarica di Novellara oggi è un centro che fornisce energia a 15mila persone grazie a biogas e fotovoltaico, all’insegna di sostenibilità e innovazione
Nata quasi 40 anni fa per volontà di otto Comuni della provincia reggiana, per oltre dieci anni la discarica di Novellara (provincia di Reggio Emilia) è stata gestita direttamente dal Comune. Dopo anni di abbancamento dei rifiuti, quando si inizia a parlare di dismissione del sito per esaurimento, su alcune porzioni di terreno vengono installati tre impianti fotovoltaici.
È l’inizio della svolta green. I tre impianti hanno una potenza di 2.155 kWp di picco e l’energia prodotta, corrispondente al fabbisogno di 2.500 persone, viene immessa in rete. Dopo arriva la valorizzazione dei rifiuti. Il biogas che si forma dalla fermentazione dei rifiuti, con una percentuale del 50 – 55% di metano, grazie ad un cogeneratore si trasforma in energia elettrica e termica. Il gas è utilizzato per riscaldare una serra di 5mila metri quadri gestiti da una cooperativa sociale che coltiva basilico e alga spirulina. L’energia elettrica, che insieme a quella prodotta dagli impianti fotovoltaici ammonta a 15 milioni di kWh l’anno, soddisfa il fabbisogno di 15mila abitanti, con un risparmio di circa 5mila tonnellate equivalenti di petrolio e una riduzione di 14 tonnellate di CO2 all’anno. In ultimo, il Centro investe sulla formazione, per sviluppare le competenze degli operatori in tema di sostenibilità e gestione dei rifiuti. Da discarica a centro di produzione di energia rinnovabile, sostenibile e innovativo. Un contributo decisamente prezioso per la terra e la comunità emiliana.