Una selezione di start-up innovative organizzata da Urban Hub Piacenza, Consorzio di bonifica e Università cattolica Sacro Cuore di Piacenza, per testare nuovi progetti di sostenibilità ambientale.
È Builti, startup bolognese, la vincitrice della terza edizione della Startup Competition “Il Valore dell’Acqua 4.0”, organizzata da Urban Hub Piacenza in collaborazione con il locale Consorzio di bonifica, la Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e con il supporto di Startupiacenza (incubatore e acceleratore di startup), Art-Er (società consortile dell’Emilia Romagna per lo sviluppo dell’innovazione) e In-Er (Incubators Network of Emilia-Romagna). A sfidarsi sono state otto start-up italiane, che hanno presentato idee innovative sotto il profilo della sostenibilità ambientale nei settori delle energie rinnovabili, della gestione delle risorse idriche, dell’agricoltura, del monitoraggio dei fenomeni naturali. Builti ha proposto una piattaforma per l’asset management di infrastrutture idriche, edili, ponti e strade, in modalità software as a service, cioè un servizio in abbonamento erogato in cloud. “Un esempio della ricerca applicata che i Consorzi di bonifica applicano costantemente nelle proprie attività – ha commentato Massimo Gargano, Direttore generale Anbi – E’ da questo spirito, che nascono esperienze come Acqua Campus che, a Budrio nel bolognese, rappresenta ormai un punto di riferimento internazionale per la sperimentazione delle più efficienti tecniche irrigue e di sostenibilità idrica”.
Quali sono le start-up che hanno partecipato alla competizione Il Valore dell’acqua 4.0
Oltre alla vincitrice Builti, hanno partecipato al contest:
- Motus.ml, startup che ha presentato una soluzione di intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva e l’analisi in tempo reale;
- Windcity con una turbina acquatica a geometria variabile passiva per la produzione di energia pulita;
- I-pergola con un impianto fotovoltaico flottante double pitch realizzato con materiali ecosostenibili, sistemi di monitoraggio IoT e controllo integrato del bacino idrico;
- Ecobubble con una soluzione di plant tracking system per sistemi agrivoltaici: una piattaforma connessa ad una rete di sensori e telecamere multispettrali, supportati da intelligenza artificiale, che consente di gestire efficacemente impianti di irrigazione e tracking solare dei pannelli fotovoltaici;
- Isa, spin-off dell’Università Cattolica, che ha presentato microrganismi naturali utilizzati in agricoltura come pesticidi o fertilizzanti per la nutrizione e per la riduzione dello stress idrico;
- Mde research con un mulino 4.0 dotato di sensoristica IoT per la produzione di energia;
- Chicken Eye con una soluzione di intelligenza artificiale per il monitoraggio del benessere animale negli allevamenti avicoli.
Dopo la competizione, al via la sperimentazione dei progetti
La commissione giudicatrice era formata da istituzioni, associazioni, manager e business angels. “Per tutto il 2022 – ha aggiunto il managing director di Urban Hub Piacenza, Andrea D’Amico – abbiamo fatto scouting in Italia, ricercando le migliori soluzioni sperimentali, sviluppate da startup innovative. È importante ora testare i progetti, iniziando da quello vincitore, che oltre a ricevere una serie di servizi accessori, avrà la possibilità di avviare una sperimentazione nel comprensorio del Consorzio di bonifica di Piacenza”. “Quelle in gara – ha commentato il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Luigi Bisi – sono startup, che meritano di essere portate agli occhi dei potenziali investitori o di chi, come un Consorzio di bonifica, può essere un utilizzatore finale”.