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Paul Watson: chi è il fondatore di Sea Shepherd

Nave ferma nel porto
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Per alcuni è un pirata, per altri invece un eroe: stiamo parlando di Paul Watson, il fondatore della Sea Sheperd, una delle più importanti associazioni ambientaliste che in giro per il mondo lotta contro la caccia indiscriminata alle balene (e non solo!). Scopriamo insieme la sua storia eccezionale e perché la sua figura è così importante oggi da un punto di vista della protezione ambientale.

Indice contenuti

Di cosa si occupa Sea Sheperd

Scopriamo insieme tutte le curiosità riguardanti la vita di Paul Watson, il coraggioso fondatore dell'organizzazione ambientalista Sea Sheperd.
Una grande nave incagliata

La principale missione di Sea Sheperd, fin da quando è stata fondata nel 1977, è proteggere e conservare gli oceani e la fauna marina del mondo. L’organizzazione si impegna dunque a difendere tutta la fauna marina, e quindi non soltanto le balene di cui spesso si parla, ma anche i delfini, gli squali e le razze, fino ai pesci e al krill, senza eccezioni di sorta.

Poiché la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata a livello mondiale supera per dimensioni il traffico di droga e causa enormi danni agli oceani, la risposta concreta di Sea Sheperd è l’Azione Diretta: stiamo parlando di un approccio collaborativo dei suoi membri con i Governi di tutto il mondo per affrontare decenni di sfruttamento e disattenzione. Attraverso l‘uso di navi, tecnologie avanzate, determinazione e un impegno costante verso soluzioni concrete e quotidiane, l’organizzazione combatte contro bracconieri, organizzazioni criminali e pescherecci industriali che violano le leggi e minacciano la sopravvivenza delle specie marine. I suoi equipaggi e volontari lavorano instancabilmente per mettere fine ad una devastazione degli oceani che sembra davvero essere senza fine, nonostante gli sforzi messi in campo fino ad oggi.

Le principali battaglie di Sea Sheperd

Sono tantissimi i fronti su cui Sea Sheperd si è mossa nel corso degli ultimi anni. Dal guidare la lotta globale per porre fine al massacro dei globicefali e dei delfini dai fianchi bianchi nelle Isole Faroe, passando alla collaborazione con il Governo messicano in difesa della vaquita, una particolare specie di focena seriamente a rischio di estinzione. Nell’Alto Golfo di California, la M/V Seahorse e il suo equipaggio hanno inoltre operato in modo instancabile eliminando completamente la pesca illegale dall’area protetta e salvaguardando così le specie più in pericolo. La Seahorse ha inoltre svolto anche un ruolo cruciale nel salvataggio dei leoni marini, liberandoli dalle reti mortali usate nella pesca illegale.

Sea Shepherd ha altresì collaborato strettamente con la Marina Messicana per intercettare i trafficanti coinvolti nel commercio del pesce totoaba, mettendo i bastoni tra le ruote alle operazioni del mercato nero che minacciano sia il totoaba che le vaquitas.

Le missioni più recenti che vale la pena di citare si sono focalizzate tra le altre cose anche sull’Antartide, dove Sea Shepherd continua a monitorare la pesca eccessiva di krill, una minaccia significativa per le balene e la salute generale dell’ecosistema dell’Oceano Meridionale. Attraverso questi sforzi, i suoi membri stanno smascherando pratiche di pesca e caccia alle balene illegali, non regolamentate e inumane, fermandole sul nascere e facendo in modo che chi sfrutta la vita marina debba affrontare conseguenze legali anche molto gravi.

La storia di Paul Watson

Nato il 2 dicembre 1950 a Toronto, in Canada, Paul Watson è il fondatore di Sea Sheperd.

Fin da quando era piccolo, Watson mostrò una particolare inclinazione per la difesa degli animali selvatici, tanto è vero che all’età di nove anni distruggeva le trappole per castori posizionate dai cacciatori tra i boschi, interferiva con la caccia dei cervi e delle anatre e impediva ad altri ragazzi di uccidere uccelli. Negli anni ’60 entrò nella Guardia Costiera canadese e acquisì così maggiore esperienza di navigazione lavorando nelle marine mercantili di Regno Unito, Canada, Norvegia e Svezia.

Immediatamente, a partire dal momento in cui ha fondato la sua associazione, è apparso chiaro a tutti come si trattasse di un personaggio, per così dire, controcorrente: Watson adottò infatti tattiche coraggiose e non convenzionali per proteggere gli animali dai cacciatori. Tra i suoi gesti più eclatanti, ricordiamo quando si posizionò con un gommone Zodiac tra un gruppo di capodogli e l’arpione di una nave baleniera sovietica o quando bloccò le rotte delle navi per la caccia alle foche camminando sul ghiaccio davanti a loro. Tra le altre cose, è sbarcato sulle prime pagine dei giornali anche per essersi ammanettato a mucchi di pelli di foca destinati al carico sulle navi. Inizialmente membro di Greenpeace, Watson lasciò l’organizzazione a cause di divergenze sulle metodologie utilizzate e nel 1977 fondò la Sea Shepherd Conservation Society.

I problemi legali

La storia di Paul Watson, ambientalista fondatore dell'organizzazione Sea Sheperd è davvero molto interessante: ecco tutto quello che c'è da sapere.
Una balena che esce dall’acqua

Proprio a causa dei suoi metodi non esattamente ortodossi, in passato Watson ha avuto più di qualche grana legale.

Molti balenieri infatti lo accusarono addirittura di ecoterrorismo, e persino alcuni ambientalisti lo ritennero fin troppo radicale. Arrestato più volte, nel 2012 fu anche detenuto in Germania a seguito di una richiesta di estradizione avanzata dalla Costa Rica per un incidente del 2002 legato, secondo Watson, alla pesca illegale di squali.

Dopo essere stato rilasciato su cauzione, lasciò la Germania per evitare il rischio di estradizione. In quegli stessi anni, l’Istituto Giapponese per la Ricerca sui Cetacei (ICR), accusato da molti di celare attività di caccia commerciale, avviò azioni legali contro Watson e la Sea Shepherd. Nel 2012, a seguito di un’ingiunzione emessa da un tribunale statunitense che gli impediva di avvicinarsi alle baleniere giapponesi, Watson si dimise dalla leadership dell’organizzazione e si trasferì in Francia, dove gli fu concesso asilo politico.

Dopo 4 anni, Watson fece finalmente ritorno negli Stati Uniti e riprese il ruolo di presidente della Sea Shepherd. Nonostante la sezione australiana dell’organizzazione avesse espresso la volontà di proseguire le attività di contrasto contro i balenieri giapponesi, nel 2017 Watson annunciò che non sarebbero state intraprese ulteriori spedizioni contro di loro, sottolineando il vantaggio tecnologico utilizzato dai balenieri per proteggere le loro flotte.



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Alberto Muraro

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