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L’India e l’emergenza inquinamento: un dramma senza fine

Taj Mahal
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Chiunque abbia mai avuto occasione di visitare almeno una volta una delle principali città dell’India, come per esempio Bombay o Nuova Delhi, racconta di essersi trovato a dover respirare un’aria a dir poco malsana, carica di polvere e di fumi di scarico dei migliaia di mezzi che circolano in queste gigantesche e affollatissime metropoli. Si tratta di luoghi dove purtroppo l’attenzione alle tematiche climatiche è ancora piuttosto ridotta e dove non si stanno facendo abbastanza passi avanti per limitare i danni legati alla contaminazione da polveri sottili ed emissioni di anidride carbonica. Proviamo dunque a delinare insieme qual è l’attuale situazione inquinamento in India e cosa si sta cercando di fare a riguardo.

Indice contenuti

Una situazione drammatica

L'India è tra i Paesi con l'inquinamento atmosferico più elevato: scopri quali misure si stanno adottando per affrontare questa grave emergenza.
Donne su un carretto in India

Per capire la portata del problema vi basti sapere che a novembre 2021 l’area della capitale è stata colpita da livelli di inquinamento atmosferico senza precedenti, che ha persino costretto le autorità locali a chiudere le scuole e a sospendere i cantieri per circa una settimana. Si tratta, tra l’altro, proprio di una delle città indiane inserite in una triste lista nera delle più inquinate in assoluto.

In inverno la situazione peggiora, e questo principalmente a causa del debbio, una particolare pratica che porta la popolazione del posto a bruciare vegetazione e residui agricoli per fertilizzare i terreni negli stati vicini: i fumi generati dalla combustione si combinano così con delle temperature più rigide a la mancanza di vento fa il resto.

Va comunque ricordato che questo tipo di problematica non è certo esclusiva dell’area di Delhi: il problema interessa infatti l’intero subcontinente. Secondo stime recenti, circa un terzo dei decessi annui in India – oltre 2,5 milioni di persone – è legato all’inquinamento atmosferico. Numeri inaccettabili, ai quali è necessario trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, prima che molte altre vite umane vengano perse per sempre.

Lo scarso interesse delle autorità

La questione inquinamento in India non.è solo legata ai comportamenti della popolazione, che pure giocano un loro ruolo centrale. Ciò che preoccupa è anche l’approccio delle autorità indiane, che non sembrano essere così interessate alla risoluzione della problematica.

Emblematico, da questo punto di vista, è stata la posizione presa dall’India in occasione della Chiunque abbia mai avuto occasione di visitare almeno una volta una delle principali città dell’India, come per esempio Bombay o Nuova Delhi, racconta di essersi trovato a dover respirare un’aria a dir poco malsana, carica di polvere e di fumi di scarico dei migliaia di mezzi che circolano in queste gigantesche e affollatissime metropoli. Si tratta di luoghi dove purtroppo l’attenzione alle tematiche climatiche è ancora piuttosto ridotta e dove non si stanno facendo abbastanza passi avanti per limitare i danni legati alla contaminazione da polveri sottili ed emissioni di anidride carbonica. Proviamo dunque a delinare insieme qual è l’attuale situazione inquinamento in India e quali sono le possibili soluzioni.

I dati

Guardando alle ultime statistiche, la situazione appare davvero preoccupante.

L’intera popolazione indiana, composta da 1,4 miliardi di persone (il 100% degli abitanti del paese), è esposta a livelli pericolosi di PM2.5 (particolato fine) nell’aria, il più dannoso tra gli inquinanti, prodotto da numerose fonti come le ciminiere o i tubi di scarico di auto, moto e mezzi pesanti.

Non si tratta solo di una questione legata alla salute delle persone (l’inquinamento può infatti causare seri problemi respiratori, dall’asma ai tumori ai polmoni): gli effetti dell’inquinamento sugli esseri umani hanno anche un forte impatto sull’economia. Nel 2019, le perdite economiche legate alla riduzione della produttività, causata da morti premature e malattie attribuibili all’inquinamento atmosferico, sono state stimate in 28,8 miliardi di dollari (con un intervallo tra 21,4 e 37,4 miliardi) e 8 miliardi di dollari (tra 5,9 e 10,3 miliardi), rispettivamente. Complessivamente, la perdita economica ha raggiunto i 36,8 miliardi di dollari (tra 27,4 e 47,7 miliardi), pari all’1,36% del prodotto interno lordo (PIL) del Paese.

Chi si sta muovendo per cercare di trovare una possibile soluzione, tra gli altri, è stata la Banca Mondiale, che da tempo sta promuovendo l’adozione di strumenti per la gestione e pianificazione delle aree di bacino atmosferico, con l’obiettivo di sostenere strategie statali e regionali per il controllo della qualità dell’aria. Questo impegno mira a sviluppare i primi Piani d’Azione Statali per la Qualità dell’Aria in India e il primo Piano d’Azione Regionale di ampia portata per i bacini atmosferici delle Pianure Indo-Gangetiche, che interesserà sette stati e territori dell’Unione.

L’intervento del Governo locale

L'India è tra i Paesi con l'inquinamento atmosferico più elevato: scopri quali misure si stanno adottando per affrontare questa grave emergenza.
Bandiera indiana al tramonto

Anche in India, in realtà, c’è chi sta cercando di cambiare le cose, o perlomeno di tamporare una situazione molto delicata.

Nel Paese il Governo sta infatti iniziando ad adottare importanti misure per contrastare l’inquinamento atmosferico, tra cui il rafforzamento degli standard sulle emissioni di veicoli e industrie, la promozione delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici, e la distribuzione di GPL a milioni di famiglie.

Il Programma Nazionale per l’Aria Pulita (NCAP) punta a migliorare la qualità dell’aria con obiettivi temporali specifici, concentrandosi su 132 città che non rispettano gli standard di inquinamento. Il programma fornisce un quadro per sviluppare piani di gestione della qualità dell’aria, con politiche mirate a diversi settori.

Nel 2020, il governo ha stanziato 1,7 miliardi di dollari per 42 città con oltre un milione di abitanti, subordinando i fondi a una riduzione annua del 15% dell’inquinamento. Questo sistema di finanziamento basato sulle performance è il primo al mondo nel suo genere.

Per garantire un’azione coordinata a livello regionale, il Parlamento ha istituito nel 2021 la Commissione per la Gestione della Qualità dell’Aria nella Regione della Capitale Nazionale e nelle aree limitrofe.



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Alberto Muraro

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