È possibile costruire da soli un sistema fotovoltaico con materiali quotidiani, come lattine di alluminio. In questo approfondimento illustriamo a chiunque abbia intraprendenza, e olio di gomito, come sia possibile dare vita, da 0, a un impianto solare. Nei paragrafi seguenti abbiamo posto una guida esplicativa di come si possa realizzare un sistema di questo tipo, composto di pannelli solari fai da te, in completa autonomia.
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Che cosa ci occorre?
Il primo passo per giungere alla realizzazione di pannelli solari fai da te con lattine, naturalmente, è procurarsi i contenitori necessari. Ne serve una grande quantità. Consideriamo che dovremmo usare almeno 200 lattine per una cella solare di media grandezza. Iniziamo dunque smettendo di gettare quelle contenenti la nostra bibita preferita oppure i pelati acquistati al supermercato. Possiamo anche rivolgerci a centri di raccolta, domandando se possiamo prendere i loro vuoti in alluminio.
Procuriamoci poi un chiodo e un martello. Servendocene, foriamo il fondo di ogni lattina, facendo molta attenzione a non romperla. In seguito, sfruttando delle forbici, allarghiamo il buco da cui si beve, perché avremo bisogno di infilare le lattine una nell’altra. A questo punto, laviamole a fondo, facendo attenzione a lasciarle quanto più pulite possibile, eliminando tutti i residui al loro interno prima di farle asciugare al sole, per tutto il tempo che occorre. Ora, abbiamo la base per realizzare l’impianto fotovoltaico.
Creare la cornice per ospitare i pannelli solari fai da te
Queste lattine saranno come incorniciate, all’interno di un rettangolo di legno. Possiamo farlo da noi usando strisce di legno. Saldiamole su un perimetro della dimensione che ci occorre, a seconda del numero di contenitori che abbiamo scelto di utilizzare. Riprendendo la quantità di 200 lattine, per racchiuderle ci servirà un rettangolo di 2 metri per uno. Una cella di questa dimensione è generalmente sufficiente per riscaldare una stanza o un monolocale di massimo 30 metri quadrati.
La struttura deve essere stabile, dunque utilizziamo sia viti sia colla calda per saldarla bene. Come base serviamoci di un pannello in legno perforato, che sorreggerà la struttura e utilizzeremo tutte le volte che andremo a sostituire una o più lattine. A questo punto, dobbiamo inserire i contenitori all’interno del rettangolo preparato. Impiliamole in file parallele, accertandoci che le lattine penetrino, anche leggermente, le une nelle altre. All’occorrenza possiamo usare colla calda per saldarle, ma evitiamo la vinilica. Procediamo riempiendo completamente lo spazio interno al rettangolo, che va saldato ermeticamente, sempre con la colla, al fine di evitare ogni dispersione di calore.
Il cuore del pannello è pronto ma non abbiamo ancora terminato. Procuriamoci della vernice nera e dipingiamo tutte le lattine, sulla totale interezza della loro superficie. Ciò serve a sfruttare le proprietà di questa cromia, che intrappola la luce meglio delle altre ed è dunque la più indicata per catturare i raggi solari e riscaldare efficacemente l’aria all’interno del pannello. La copertura della tinta deve essere uniforme e il colore completamente secco: la superficie delle lattine non può restare umida.
L’installazione
Giunti a questo punto, quando il pannello è stato correttamente assemblato, isolato, tinteggiato e richiuso, è possibile procedere con l’ultima fase, quella dell’installazione dei pannelli solari fai da te. Il primo step da compiere, ora, è quello di mettere il sistema in collegamento con la casa. Una cella di questo tipo, generalmente, è insufficiente per fornire riscaldamento stabile e duraturo a un ambiente ampio. Resta però un vero e proprio toccasana da collegare, per esempio, al box doccia. Per farlo, usiamo un trapano per forare il pannello ligneo che fa da base alla cella in alto e in basso. Attraverso questi due fori passeranno i tubi di entrata e uscita dell’aria.
I condotti possono essere semplici conduttori in PVC, come per esempio i tubi da irrigazione per il giardino. Le lattine devono poter guardare il sole e farsi da lui guardare: schermiamole con un pannello in plexiglass o in policarbonato trasparente. Questo strato consentirà il filtraggio dei raggi solari e fungerà da isolante, riparando il sistema da sporco e fenomeni atmosferici. Il pannello deve naturalmente essere esposto al sole, senza alcun ombreggiante a togliere luce. Il giusto orientamento è verso sud e l’inclinazione corretta è inferiore ai 45 gradi, tipicamente tra 30 e 35.
A installazione conclusa, mettiamo finalmente a circuito l’aria. Quella fredda entrerà dalla fessura praticata sul retro del pannello e posta in basso, mentre quella calda uscirà dal foro collocato più in alto. Connettiamo dunque i tubi e facciamo uscire quello foriero di aria riscaldata nel box doccia, o in un altro ambiente non troppo ampio, cosicché il riscaldamento non si disperda. Creando più pannelli, è naturalmente possibile scaldare ambienti più vasti. Le proporzioni qui riportate si riferiscono a un impianto composto da 200 lattine.
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