I mobili che abbiamo nelle nostre case dovrebbero teoricamente essere destinati a durare “per sempre”. Tuttavia, qualunque elemento d’arredo (o quasi) potrebbe sicuramente essere riutilizzate in modi creativi nel caso in cui si dovesse rovinarsi in maniera considerevole, minando all’estetica generale delle abitazioni dove viviamo. Piuttosto che sprecare i materiali di questi prodotti per la casa e farli finire in una discarica, pensiamo insieme a qualche idea interessante per il loro utilizzo che ci permetta di limitare gli sprechi. Ecco dunque come riciclare i mobili: qui di seguito una semplice guida.
Indice contenuti
- L’importanza della riciclabilità dei materiali
- Come riciclare mobili: consigli utili
- Ridare nuova vita ai mobili
L’importanza della riciclabilità dei materiali
Partiamo dal presupposto che già di per sé la scelta iniziale dei materiali con cui i mobili vengono prodotti è un passaggio fondamentale. Selezionare i materiali giusti fin dall’inizio consente di ridurre il loro impatto ambientale, garantendo al contempo la longevità e la riciclabilità degli articoli che verranno poi immessi nel mercato.
Tra i materiali più validi in quest’ottica troviamo:
- Acciaio e alluminio: sono metalli resistenti, ignifughi e riciclabili all’infinito. L’acciaio è il materiale più riciclato al mondo, e garantisce risparmi energetici del 75%, mentre l’alluminio arriva al 95%. Questi materiali garantiscono qualità e longevità;
- Legno da foreste certificate: importantissimo anche l’uso di legno proveniente da foreste europee gestite in modo sostenibile e che vanta le importanti certificazioni FSC o PEFC, garanzia di protezione della biodiversità locale;
- Plastica riciclata: la plastica già usata in passato può tranquillamente essere riciclata per dare vita ad altri oggetti utili e durevoli, mobili compresi;
- Fiocchi di schiuma riciclata: i fiocchi di schiuma riciclata sono una soluzione green che garantisce ai mobili (come i divani) morbidezza e comfort.
Come riciclare mobili: consigli utili
Per chi vuole regalare una seconda vita alle proprie sedie, agli armadi, ai cassettoni e chi più ne ha più ne metta, deve conoscere alcune semplici informazioni. Vediamole qui di seguito.
- Assicuriamoci che i nostri mobili siano privi di oggetti personali all’interno. Se si tratta di un comò o una scrivania, è ovviamente importantissimo svuotare i cassetti. Per divani e poltrone, è necessario rimuovere i cuscini e controllare la presenza di monete o altro;
- Per i mobili principalmente in metallo, contattiamo un commerciante di rottami metallici per vedere se possono essere ritirati per essere riciclati. Al contrario, per tutti gli altri tipi di mobili, meglio affidarci ad un negozio di seconda mano locale per vedere se il nostro prodotto può essere donato. Anche se i nostri mobili necessitano di riparazioni, molti negozi offrono questi servizi e rivendono gli articoli. Nulla ci vieta, ad ogni modo, anche di mettere in vendita i nostri mobili su siti come Ebay, o perché no venderli in un mercatino.
- Cerchiamo di rimanere in contatto con la nostra comunità locale per capire se qualcuno ne ha bisogno o se in zona è presente un servizio di raccolta di rifiuti ingombranti. La maggior parte delle città prevede il ritiro di rifiuti di grandi dimensioni come mobili, elettrodomestici e/o elettronica almeno una volta all’anno: si ricordi però che di solito è necessario contattare chi di dovere per programmare il ritiro.
Ridare nuova vita ai mobili
Alcuni mobili che prima venivano usati per un determinato scopo possono essere presi e utilizzati in maniera completamente diversa. In questo modo, anche se per esempio sono un po’ malconci, potranno comunque essere usati in qualche modo e non sarà necessario buttarli.
Da questo punto di vista può essere una buona idea navigare un po’ su social come Instagram, Pinterest YouTube e altri social media, piattaforme sempre piene di idee creative per rinnovare mobili e modi innovativi per riciclare vecchi arredi.
Innanzitutto, è necessario ricordare che non è certo necessario buttare via un vecchio divano solo perché sembra troppo usurato o ha iniziato a cedere. Consideriamo dunque non solo di riciclare certi articoli di arredo simili ma anche di ripararli grazie ad un servizio di ritappezzeria di fiducia. Artigiani esperti possono stringere le cinghie della seduta, imbottire di nuovo i cuscini e sostituire componenti e tessuti ormai troppo logori.
Nulla ci vieta, se abbiamo un po’ di manualità, di cimentarci nella ritappezzeria in modo fai da te. Testate imbottite e sedie rivestite in tessuto sono tra i pezzi più facili da rinnovare. Spesso bastano giusto del tessuto nuovo, una pistola per la colla a caldo, vernici speciali, dei punti metallici e un po’ di tempo per far sembrare i vecchi mobili come nuovi.
Rispetto al riciclo vero e proprio, per il resto, si potrebbe pensare per esempio di riciclare un tavolo della sala da pranzo come banco di lavoro per il proprio garage o la propria officina, oppure come superficie per piegare i vestiti in lavanderia. Una o due mani di vernice o di vernice protettiva per esterni potranno inoltre trasformare sedie della sala da pranzo in eccezionali mobili per un dehors.
Insomma, con un pizzico di creatività e di inventiva è possibile cambiare i nostri arredi con un approccio green che oggi, in piena crisi climatica, è senza dubbio più importante che mai.