Chiunque ha sentito almeno una volta pronunciare il termine omicidio, ma se invece parlassimo di “ecocidio?” Avete mai pensato alla possibilità che posta esistere un (grave) reato simile? Anche se non se ne parla mai abbastanza è un concetto che ha iniziato a diffondersi a partire dagli anni ’70, in riferimento a danneggiamenti volontari e consapevoli dell’ambiente tramite azioni mirate. Vediamo insieme di cosa stiamo parlando esattamente e come potrebbe cambiare la tutela della sostenibilità.
Indice contenuti
- Il termine ecocidio: la storia
- Il reato di ecocidio in Europa
- Le sanzioni previste
- L’ecocidio come crimine contro l’umanità?
Il termine ecocidio: la storia
La definizione di ecocidio ha preso forma attraverso un processo avviato nel novembre 2020, quando la Stop Ecocide Foundation ha convocato un Panel di Esperti Indipendenti su richiesta di parlamentari svedesi appartenenti ai partiti di governo. Questa iniziativa rispondeva alla crescente preoccupazione internazionale per l’impatto ambientale delle attività umane e alla necessità di definire il concetto di ecocidio come crimine internazionale.
Prima della stesura della definizione, è stata intrapresa un’ampia consultazione pubblica, coinvolgendo vari attori e sensibilità per garantire che il lavoro del Panel fosse rappresentativo e ampiamente accettato. Questo processo culminò nel giugno 2021, quando il Panel completò il suo lavoro con una definizione consensuale di ecocidio. Tale definizione è stata accolta come un risultato innovativo, diventando rapidamente un punto di riferimento per discussioni legali, accademiche e diplomatiche in tutto il mondo.
Il percorso che ha portato alla definizione mostra il ruolo cruciale della cooperazione internazionale e della sensibilizzazione su temi ambientali, e all’interno di questo processo la Svezia ha avuto un ruolo significativo, ponendosi come catalizzatore del dibattito.
La definizione così formulata è dunque la seguente: “Con il termine ecocidio ci si riferisce ad atti illeciti o sconsiderati commessi con la consapevolezza che esiste una probabilità significativa di causare gravi danni all’ambiente, che siano diffusi o di lunga durata, a seguito di tali atti”.
Il reato di ecocidio in Europa
Il 24 ottobre 2024 l’Unione Europea ha finalmente approvato una nuova direttiva contro i crimini ambientali. Tra i nuovi reati inseriti figurano il commercio illegale di legname, il depauperamento delle risorse idriche, le gravi infrazioni delle normative dell’UE sulle sostanze chimiche e l’inquinamento causato dalle imbarcazioni. I parlamentari hanno voluto includere nel documento anche i cosiddetti “reati qualificati“, ovvero quelli che provocano la distruzione di un intero ecosistema e possono essere per l’appunto equiparati all’ecocidio, come ad esempio incendi boschivi di ampia portata o la contaminazione estesa di aria, acqua e suolo. Inoltre, sono considerati gravi reati anche l’incitamento, il favoreggiamento e il tentativo di compiere tali azioni illecite.
Le sanzioni previste
Nella sua nuova normativa, l’Unione Europea ha anche tenuto a sottolineare in che tipo di guai legali si potrebbero cacciare degli eventuali trasgressori.
L’UE ha infatti precisato che i crimini ambientali commessi da individui o rappresentanti di aziende saranno puniti con pene detentive, il cui periodo potrà variare in base alla gravità, alla durata oppure ancora alla reversibilità del danno causato. Per i reati qualificati la pena massima prevista è di 8 anni di carcere, che sale a 10 anni se il reato dovesse provocare il decesso di una persona, e a 5 anni per altre violazioni.
Tutti i responsabili saranno obbligati a risarcire i danni causati e a ripristinare l’ambiente compromesso, oltre a poter essere soggetti a multe anche molto salate. Per le aziende, l’entità della sanzione sarà calcolata in base alla natura dell’infrazione, con un importo pari al 3% o al 5% del fatturato globale annuo, oppure compreso tra 24 e 40 milioni di euro. Gli Stati membri avranno la facoltà di decidere se perseguire crimini commessi al di fuori del proprio territorio.
L’ecocidio come crimine contro l’umanità?
Contrariamente ad un qualunque altro reato, che per quanto grave resta confinato ad un ambito ristretto, chi decide in maniera consapevole di fare del male al pianeta Terra deve sapere che sta danneggiando, di fatto, tutto il genere umano.
Da qui la richiesta da parte di alcuni attivisti di far diventare l’ecocidio un vero e proprio crimine contro l’umanità. In occasione di una recente conferenza stampa sulla legge sull’ecocidio, a proposito, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti si è così espresso:
“La nostra proposta di legge sull’ecocidio segna un passo significativo nella lotta per la tutela dell’ambiente e la responsabilizzazione nei confronti dei crimini contro la natura. L’ecocidio è un reato che ha il potenziale per cambiare radicalmente il modo in cui affrontiamo la crisi climatica e la protezione dell’ambiente. […] Quella che presentiamo oggi, pensiamo debba essere la base per un patto internazionale, che la definizione proposta possa servire come base di riflessione per un emendamento allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Lo Statuto, entrato in vigore nel 2002, si occupa dei crimini ritenuti di interesse e rilevanza internazionale, ossia genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e crimini di aggressione, a cui proponiamo di aggiungere l’ecocidio. In un mondo che vede troppi casi drammatici di ecosistemi distrutti per mano dell’uomo in nome di interessi criminali, è nostro dovere predisporre gli strumenti normativi per agire contro questo crimine”
Una simile proposta è in realtà già arrivata in tempi non sospetti anche dalle isole Vanuatu, Samoa e Fiji, che hanno sottoposto la medesima richiesta alla Corte penale internazionale, mettendo di conseguenza sullo stesso piano la distruzione dell’ambiente e i crimini di guerra.
Philippe Sands, avvocato internazionale e co-presidente del panel che ha definito legalmente l’ecocidio, ha dichiarato al quotidiano Guardian di essere sicuro che prima o poi questo traguardo sarà raggiunto. D’altra parte, come abbiamo visto in precedenza, l’Unione Europea si è già attivata in quest’ottica. Le prospettive per vedere l’ecocidio diventare un crimine contro l’umanità sembrano essere positive, bisogna solo cercare di capire quando ciò accadrà.