CorPower Ocean è una startup con una mission importante: vuole ricavare energia dall’azione delle onde marine. L’azienda ha installato il cosiddetto WEC (Wave Energy Converter) C4 nel nord del Portogallo, presso la località di Agucadoura. Il primo ciclo del programma di messa in servizio oceanico è stato completato prima dell’estate, e ha riportato risultati incoraggianti. Lo sfruttamento dell’energia delle onde del mare e della loro potenza potrebbe davvero rappresentare una nuova frontiera nel campo della produzione energetica.
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CorPower Ocean e il suo dispositivo C4
Il sito di prova portoghese era stato scelto per la sua collocazione, essendo contraddistinto da fenomeni ondosi estremamente rilevanti. I test portati avanti in loco dovevano servire a testare il dispositivo C4 su scala commerciale. Occorreva analizzare se fosse effettivamente in grado di avere un mercato. Ebbene, CorPower Ocean è riuscita a dimostrare, come si augurava, che il suo prodotto possiede la caratteristica unica di sintonizzarsi e disintonizzarsi a seconda dei differenti livelli di agitazione, se così vogliamo chiamarla, del mare. Il WEC amplifica movimento e cattura dell’energia sprigionata dalle onde regolari e limita la sua azione in presenza di moti tempestosi, che potrebbero danneggiarlo.
Il luogo prescelto per il test vede spesso cavalloni capaci di raggiungere altezze pari a 18,5 metri. Proprio per questo motivo, la scelta è stata strategica. Si voleva testare l’innovativa tecnologia di controllo di fase CorPower Ocean, non tanto il prodotto in sé. C4 non è il primo strumento capace di catturare la potenza del moto ondoso e trasformarla in energia, ma è quello che si vanta di essere il più sofisticato all’interno della sua nicchia. Finora questa tecnologia presentava due problemi. Questi ne avevano impedito l’adozione commerciale su larga scala. Produceva troppa poca energia con onde anche regolari, ma poco potenti, e ciò non garantiva la sopravvivenza alle tempeste marine.
CorPower è partita proprio da qui, imponendosi la creazione di uno strumento che si lasciasse alle spalle queste annose questioni. L’azienda con sede a Stoccolma, sembra esserci riuscita. Se gli ulteriori test che si stanno portando avanti in queste settimane confermassero il dato, potremmo trovarci agli albori di una nuova era: quella della produzione energetica a partire dalle onde.
CorPower Ocean è convinta di poter passare all’adozione su larga scala
Il sistema è stato installato ad Agucadoura nell’agosto 2023. Gli analisti di CorPower Ocean e gli ingegneri che lo hanno progettato lo hanno tenuto sotto osservazione per diversi mesi. In questo periodo, tutte le verifiche sugli aspetti chiave dell’operatività del dispositivo C4 hanno riportato risultati positivi. L’esportazione dell’energia assorbita verso la rete non ha mai dato problemi. Il controllo e il monitoraggio automatizzati hanno sempre restituito valori veritieri e i metodi sicuri di gestione e manutenzione non hanno perso la loro efficacia. Tutti i dati raccolti hanno consentito la creazione di un gemello digitale, il quale sarà ora sfruttato per prevedere il comportamento del sistema sul lungo periodo.
Il controllo di fase di cui abbiamo già scritto è stato ribattezzato WaveSpring ed è la principale innovazione del dispositivo. È infatti questo elemento a occuparsi di misurare il movimento e la potenza erogata dall’apparecchio nonché a prendere le decisioni sulla percentuale di operatività del convertitore. I dati presi sul campo e quelli simulati dal gemello digitale si stanno mantenendo allineati nella seconda fase di test attualmente in corso.
Il dispositivo reale restituisce quantità di energia superiori, sebbene di poco, a quelle indicate dal modello. Il lungo test portoghese si è concluso in tempo per effettuare la manutenzione programmata sul WEC, rimorchiato senza alcun danno e ricontrollato presso la base a terra di CorPower Ocean, collocata a Viana do Castelo.
Sintonizzazione e detonazione: due parole chiave
La capacità di sintonizzare e detonare il dispositivo in base alle condizioni dell’oceano, limitando la risposta alle tempeste e amplificando movimento e cattura di energia nelle onde regolari, è stata chiaramente dimostrata durante il periodo di funzionamento del C4 ad Agucadoura. Si tratta dell’aspetto che maggiormente interessava i progettisti, dal momento che è quello che segna un chiaro distinguo tra C4 e gli strumenti che lo hanno preceduto. La verifica dell’amplificazione del moto e della cattura di potenza da parte del sistema di controllo di fase è il risultato che rende maggiormente ottimisti gli ingegneri e i manager di CorPower Ocean.
La funzione di tuning e detuning (termini che traducono gli italiani sintonizzazione e detonazione) del C4 può essere paragonata a quella, similare, installata all’interno delle moderne turbine eoliche. Tali dispositivi presentano una funzione di pitching delle pale, allo scopo di modificare la risposta alle condizioni del vento, limitando così i carichi in caso di tempesta. In questo modo si ottimizza il rendimento in condizioni normali. Proprio come può fare C4. L’aggiunta di una funzione simile a un sistema che converte l’energia delle onde è fondamentale per renderla una fonte affidabile, oltre che competitiva, di energia pulita.
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